E’ stata l’europarlamentare Rosa D’Amato a presentare all’Unione Europea due interrogazioni a risposta scritta. Tutelare Capodichino, aprire Grazzanise secondo le conformità imposte dal per valutare l’impatto acustico aeroportuale, sono le priorità.
L’eurodeputata dei Verdi evidenzia, in sintesi, l’articolato del
REGOLAMENTO (UE) N. 598/2014 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 16
aprile 2014, del Regolamento UE 139/2014, il ritardo nelle conformità al
calcolo ECAC (documento 29 ECAC) delle emissioni sonore delle flotte aeree,
l’importanza delle reti di centraline per il monitoraggio nelle fasi di decollo
e atterraggio, nell’adempienza coerente dei criteri non solo omologati e
certificati ma, anche del tutto trasparenti.
Nel sito Facebook dell’europarlamentare, a riguardo, si
legge:
“L’aeroporto di Capodichino decolla ma la quiete e la
sicurezza dei residenti dell’area ne risentono. E non poco. Come spiegano i
cittadini del Comitato No-Fly Zone di Napoli, nel 2015 furono 52.000 i
movimenti di aerei registrati a Capodichino.
L’anno scorso hanno raggiunto quota 90.000.
Un aumento
esponenziale, quasi un raddoppio, che trascina con sé ricadute economiche,
certo, ma al contempo genera pesanti limiti alla qualità della vita quotidiana
delle decine di migliaia di napoletani che vivono a ridosso dello scalo.
Non a caso, Il Comitato ha già chiesto al Governo italiano
il reinserimento dello scalo di Grazzanise nel Piano Nazionale degli Aeroporti
per alleggerire il traffico attuale di Capodichino. Non solo, lo stesso Comitato si è rivolto
all’autorità giudiziaria per verificare potenziali pericoli per la popolazione.
Il sorvolo a bassa quota, a parte il pericolo costante,
limita fortemente le quotidiane e ordinarie attività domestiche, altrove banali
come “parlare al telefono, conversare, studiare, ascoltare la televisione o
radio’. E tutto ciò - spiegano - con un’ insopportabile frequenza che si
ripete dalle 6 alle 23!
Sicurezza e qualità della vita, dunque.
Le ragioni dei cittadini sono oggettive e sacrosante.
Ed è il momento che le autorità preposte ne prendano atto e
procedano con un’azione di snellimento del traffico di Capodichino, scalo ormai
saturo mentre a Grazzanise ci sono spazi, pista e collegamenti stradali
adeguati.
Della questione, dati e leggi alla mano, sto interessando la
Commissione Europea attraverso due interrogazioni, affinché anche da Bruxelles
si possa indicare la giusta rotta - è proprio il caso di dirlo - a tutela dei
residenti dell’area di Capodichino e non solo.
Le interrogazioni riguardano infatti lo scalo napoletano e
la situazione generale degli aeroporti italiani sul piano della sicurezza."
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