venerdì 29 luglio 2022

L'inquinamento "gassoso" degli aeroporti potrebbe essere "seriamente sottovalutato"?

"L'inquinamento degli aeroporti potrebbe essere stato "seriamente sottovalutato", suggerisce lo studio .I risultati dell'aeroporto internazionale di Los Angeles suggeriscono che l'inquinamento colpisce un'area più ampia che si pensava in precedenza e che l'impatto è peggiore rispetto al traffico stradale. L'analisi è stata proposta da Susan Perry | Scrittore collaboratore di MinnPost - 2 giugno 2014"

Proponiamo la traduzione integrale dell'articolo:

"L'anidride solforosa ultrafine, l'ossido di azoto e altre particelle tossiche possono incorporarsi in profondità nei polmoni e quindi entrare nel flusso sanguigno.

Secondo uno studio pubblicato la scorsa settimana sulla rivista Environmental Science & Technology, il traffico aereo pesante può inquinare l'aria per un'area significativamente più ampia rispetto a quanto riportato in precedenza e in quantità equivalenti a quella prodotta da molte centinaia di miglia di traffico autostradale. che è pubblicato dall'American Chemical Society.

I risultati suggeriscono, affermano gli autori dello studio, che "le aree di impatto sulla qualità dell'aria dei principali aeroporti potrebbero essere state seriamente sottovalutate".

Gli autori avvertono inoltre che "una frazione significativa degli abitanti delle città che vivono vicino agli aeroporti probabilmente riceve la maggior parte della loro esposizione [a particelle] all'aperto dagli aeroporti piuttosto che dal traffico stradale".

L'inquinamento atmosferico degli aerei - l'anidride solforosa ultrafine, l'ossido di azoto e altre particelle tossiche che vengono create dalla condensazione dei vapori di scarico caldi del jet - è un problema per la salute. Le particelle possono radicarsi in profondità all'interno dei polmoni e quindi entrare nel flusso sanguigno. L'infiammazione che provocano è sospettata di peggiorare molte condizioni polmonari, come l'asma e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), e di contribuire allo sviluppo di malattie cardiache.

Un nuovo studio del Massachusetts, pubblicato anche la scorsa settimana, ha rilevato, ad esempio, che i bambini che vivono vicino all'aeroporto internazionale Logan di Boston avevano una probabilità fino a quattro volte maggiore di mostrare segni di asma non diagnosticato rispetto ai bambini che vivono in comunità più lontane, anche dopo aver preso conto socioeconomico e altri fattori. Inoltre, gli adulti che vivevano nei quartieri confinanti con l'aeroporto avevano quasi il doppio delle probabilità di avere la BPCO rispetto ai loro coetanei più lontani. A differenza di altri studi, tuttavia, lo studio del Massachusetts non ha riscontrato un rischio più elevato di malattie cardiache tra le persone le cui case erano vicine all'aeroporto. (Tutti questi studi sono osservazionali, il che significa che sono in grado di mostrare solo un'associazione tra inquinamento aeroportuale e aumento del rischio di malattie; non dimostrano un nesso causale. Altri fattori, non controllati negli studi, possono anche spiegare il risultati.)

Fino a 10 miglia di distanza

Precedenti studi che hanno studiato la quantità di inquinamento da particelle di materiale legato agli aeroplani che esiste nelle comunità vicino agli aeroporti hanno campionato l'aria solo entro un paio di miglia dagli aeroporti. Per il presente studio, i ricercatori della University of Southern California (USC) e dell'Università di Washington a Seattle hanno trascorso 29 giorni a misurare i livelli di inquinanti atmosferici guidando attraverso quartieri fino a 10 miglia dall'aeroporto internazionale di Los Angeles (LAX). La maggior parte delle misurazioni sono state raccolte tra le 11:00 e le 16:00, alcune delle ore più trafficate dell'aeroporto, quando arrivano dai 40 ai 60 jet all'ora. Ma i campioni sono stati raccolti anche al mattino presto ea tarda notte, quando il traffico aereo era molto più basso.

L'aeroporto di Los Angeles è il sesto aeroporto più trafficato del mondo in termini di "movimento" (voli) e il terzo più trafficato del Nord America, dietro l'aeroporto internazionale Hartfield-Jackson di Atlanta e l'aeroporto internazionale O'Hare di Chicago, secondo l'Airports Council Internazionale. (L'aeroporto di Minneapolis-St. Paul è classificato 11° in Nord America e 16° nel mondo.)

Gli scienziati hanno scoperto che su un'area di 23 miglia quadrate - un'area che inizia alle estremità delle quattro piste di Los Angeles e poi si estende a est per oltre 10 miglia sottovento rispetto all'aeroporto - le concentrazioni di particelle di materia erano il doppio di quelle nelle vicinanze aree al di fuori dell'area di impatto LAX.

Hanno anche scoperto che le concentrazioni erano cinque volte superiori su una sezione di 9 miglia quadrate dell'area dell'impatto e all'interno di un'area di quasi 2 miglia appena ad est dell'aeroporto, le particelle inquinanti hanno raggiunto concentrazioni 10 volte superiori a nelle aree non impattanti.

"Il modello spaziale coerente e distintivo delle concentrazioni elevate era allineato ai venti occidentali prevalenti e alle traiettorie dei jet di atterraggio, e seguiva approssimativamente la forma dei contorni del rumore dei jet di atterraggio", osservano gli autori dello studio, "indicando che i jet di atterraggio probabilmente sono un fattore importante contribuisce alla grande estensione spaziale sottovento delle concentrazioni di elevazione [particelle]”.

Gli autori hanno anche calcolato che la quantità di inquinanti prodotti da LAX è equivalente all'inquinamento da particelle di 174-491 miglia di autostrada. Per contestualizzare quel numero, il numero totale di miglia in autostrada nella contea di Los Angeles, dove si trova LAX, è di circa 930.

"Pertanto", concludono gli scienziati, "LAX dovrebbe essere considerata una delle più importanti fonti di inquinamento [di particelle] a Los Angeles".

Lo studio è stato finanziato dal National Institute of Environmental Health Sciences. Troverai l'abstract dello studio sul sito Web di Scienze e tecnologie ambientali".

giovedì 28 luglio 2022

Aeroporti, Piano di Emergenza Esterno-PEE e impianti a Rischio di Incidente Rilevante (RIR)

Un quadro indispensabile a predisporre le misure di intervento del “rischio aeronautico” associato alla definizione del Piano di Emergenza Esterno-Piano di Protezione Civile necessita la conoscenza ed identificazione territoriale della distribuzione regionale aziende RIR suddivise in Stabilimenti di Soglia Superiore (SSS) e Stabilimenti di Soglia Inferiore (SSI).

Se l'inventario nazionale degli stabilimenti a Rischio di incidente rilevante è predisposto dalla Direzione Generale per le Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali - Divisione III - Rischio rilevante e autorizzazione integrata ambientale in base ai dati comunicati dall’ ISPRA a seguito delle istruttorie sulle notifiche inviate dai Gestori degli stabilimenti soggetti al D.Lgs. 105/2015, ogni “Comune aeroportuale” di prima e seconda fascia dovrebbe mettere a disposizione della cittadinanza, in ottemperanza a quanto previsto dall'art.23 del D.Lgs.105/2015 "Attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose", le informazioni sui rischi di incidente rilevante per i cittadini e lavoratori notificate dai gestori degli stabilimenti interessati.

Ecco quindi l’indispensabilità e l’urgenza che, all’adeguamento Piano emergenza Aeroportuale-PEA e  l’adeguamento del Piano Emergenze Esterno/Piano Protezione Civile-PEE.

Il documento ENAC, Il Piano di Emergenza Aeroportuale l’implementazione del Reg. 139/2014, Direzione centrale vigilanza tecnica Ing. Claudio Eminente, rileva:

“FONTI NORMATIVE DEL PIANO DI EMERGENZA AERONAUTICA

• Annesso 14 ICAO Annex 14 – Chapter 9 9.1 Aerodrome Emergency Planning

• Doc 9137-PART 7 – Airport Emergency Planning

• Codice della Navigazione - Artt. 718, 726, 727

• Regolamento 139/2014 – Annex IV (ADR.OPS.B.005 Aerodrome emergency planning)

• Circolare ENAC APT 18 del 30 gennaio 2008

• Disposizione DG ENAC del 9.5.2019 prot. 53162

• Ordinanza di adozione dei singoli piani aeroportuali

EMERGENZE AERONAUTICHE AL DI FUORI DEL SEDIME

In tali evenienze si fa ricorso alle disposizioni del Codice di Protezione Civile, emanato con il D.Lgs n. 1 del 1 gennaio 2018 che individua come soggetti competenti in caso di emergenze:

- i prefetti, che coordinano i servizi di emergenza in occasione di eventi avversi e adottano i necessari provvedimenti

- le autorità territoriali di protezione civile (sindaci, sindaci metropolitani e presidenti di Regione), i quali predispongono e attuano i piani territoriali

- il Dipartimento di protezione civile indirizza, che promuove e coordina le attività delle amministrazioni dello Stato relative alle emergenze

- il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il quale assicura gli interventi di soccorso tecnico indifferibili e urgenti, di ricerca e salvataggio, assumendone la direzione e la responsabilità nell’immediatezza degli eventi.”

Nel frattempo dal web https://www.protezionecivile.gov.it/it/comunicato-stampa/eu-modex-italy-2022-la-protezione-civile-europea-si-esercita-milano-Comunicato Stampa, lo scorso 10 luglio 2022 si rileva la seguente nota:

“EU-Modex Italy 2022: la Protezione Civile Europea si esercita a Milano 3 giorni di esercitazione internazionale con squadre da Francia, Romania e Italia

Si è conclusa domenica 10 luglio l’esercitazione internazionale Modex-Italy 2022, organizzata a Milano dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, nell’ambito del Programma annuale Modex (MODule EXercise) del Meccanismo Unionale di Protezione Civile. L’esercitazione, iniziata venerdì 8 luglio, ha visto la partecipazione di 2 squadre USAR (Urban Search and Rescue) europee, provenienti da Francia e Romania oltre alla squadra USAR Italiana.

Lo scenario principale, collegato al piano di emergenza per i Giochi olimpici invernali Milano-Cortina 2026, ha visto, grazie alla disponibilità e all’impegno dell’Azienda Trasporti Milanesi ATM, la simulazione del collasso di un tunnel della linea della metropolitana, nei pressi della fermata San Donato Milanese, dovuto ad un incidente aereo, con coinvolgimento di un convoglio ferroviario.

L’esercitazione, coordinata dal Dipartimento, è stata definita e gestita per conto del CON (Centro Operativo Nazionale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco) dalla Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco della Lombardia in qualità di “executive partner” e in collaborazione con la Città Metropolitana e il Comune di Milano, Prefettura e Questura di Milano, ENAC, ANSV, Polizia Scientifica, e le società di gestione ATM S.p.A., SEA S.p.A.

Il particolare impianto esercitativo proposto e la possibilità di collaborazione con i componenti delle altre strutture di protezione civile europee, è stata una preziosa opportunità per testare la capacità organizzativa territoriale e aumentare le conoscenze relative a nuovi sistemi e metodi di coordinamento delle emergenze, con l’obbiettivo di implementare interoperabilità e cooperazione tra le componenti del soccorso urgente.

I Vigili del Fuoco, impegnati da anni nel sistema Europeo di Protezione Civile, con unità specializzate sul Meccanismo Europeo di protezione civile e in esercitazioni internazionali hanno inoltre gestito il Centro di Controllo dell’Esercitazione “ExCon” e coordinato, insieme ai colleghi del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, tutti gli eventi pianificati monitorando la sicurezza degli operatori e di tutto lo staff tramite l’ausilio di nuove tecnologie.

Osservatori internazionali e delegati della Commissione Europea hanno seguito i tre giorni di esercitazione”.

mercoledì 27 luglio 2022

Malpensa: lettera del Comitato Cittadini Varallo Pombia ai SINDACI CUV

Masterplan2035, Cargo City, Protocollo CUV e fotovoltaico, la brughiera del Parco del Ticino, sono le questioni prevalenti per il futuro dell'infrastruttura aeroportuale e la coesistenza con il territorio e la Comunità insediata. 

"COMITATO DEI CITTADINI DI VARALLO POMBIA PER L’AEROPORTO DI MALPENSA

www.comitatoaereivarallopombia.it

PEC: comitato@pec.comitatoaereivarallopombia.it

Varallo Pombia,11 luglio 2022

ALL’ATTENZIONE DEL SIGNOR SINDACO

OGGETTO: MASTERPLAN MALPENSA 2035

Egregio Signor Sindaco,

ad oltre un mese dalla ratifica del Protocollo - Strumento di Pianificazione Strategica del Masterplan Malpensa2035

- di compensazione tra 44 ettari del Cargo City allocati nella Brughiera e la edificazione di un impianto fotovoltaico di 15/20 ettari è indispensabile evidenziare alcune inadempienze e/o carenze di base per la formulazione di tale accordo.

Tali inadempienze rendono del tutto indispensabile ed urgente sospendere il “Protocollo” in essere; Protocollo la cui valutazione è eventualmente praticabile solo al completamento dell’iter procedurale disposto dalle normative ENAC e dal Regolamento UE 139/2014, con l‘inevitabile parallelo congelamento, in itinere, del Masterplan2035 di Malpensa.

Al fine di dettagliare le modalità e finalità di tale impegno appare risolutivo rilevare come lo stesso CUV, abbia, con la lettera del 9 febbraio 2022, avanzato richieste prioritarie al fine di garantire uno sviluppo “equilibrato e sostenibile” (rif. “Masterplan Aeroporto Malpensa: richieste prioritarie Sindaci del CUV”).

Il Protocollo prevede una proposta unilaterale e del tutto anomala, senza una preliminare verifica della praticabilità nel contesto degli standard infrastrutturali ed operativi ICAO-EASA-ENAC.

La nota: “Interventi di riqualificazione energetica di edifici pubblici e di impianti di illuminazione - Ipotesi Impianto fotovoltaico in sedime con utilizzo parziale dell’area di 20ha tra Cargo City e SS336”, appare una anomala iniziativa, COMITATO DEI CITTADINI DI VARALLO POMBIA PER L’AEROPORTO DI MALPENSA del tutto avulsa alle considerazioni di SEA ed ENAC, soggetti competenti a “verifiche preliminari per potenziali ostacoli e pericoli alla navigazione aerea”.

Ecco, quindi, che la procedura tecnica preliminare alla “valutazione di compatibilità ostacoli comprenda la verifica delle potenziali interferenze dei nuovi impianti e manufatti, quali aerogeneratori impianti fotovoltaici, impianti a biomassa, etc., la quale deve essere sempre sottoposta all’iter valutativo di ENAC (ENAC Verifica_Preliminare_Revo_Febbraio_2015).

Tale valutazione comporta analisi e rilievi, di non breve periodo, ed una certificata approvazione da parte di ENAC, che debba risultare preliminare a qualsivoglia intesa/protocollo di “compensazione”. La predetta approvazione non risulta ancora agli atti dei nove Comuni del CUV-Consorzio Urbanistico Volontario di Malpensa.

Il succitato “Protocollo”, ritenuto prerequisito decisivo per il parere positivo del CUV e della Regione Lombardia al Masterplan35, ovvero alla pianificazione del Cargo City nei 44 ettari della Brughiera, deve inoltre essere sottoposto nello specifico all’Art. 9 del REGOLAMENTO (UE) N. 139/2014 DELLA COMMISSIONE del 12 febbraio 2014 che stabilisce i requisiti tecnici e le procedure amministrative relativi agli aeroporti ai sensi del regolamento (CE) n. 216/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio.

Lo stesso “Art. 7 - Deviazioni dalle specifiche di certificazione, l’Arti. 8 - Protezione delle aree limitrofe all’aeroporto ed il succitato Art. 9 - Monitoraggio delle aree limitrofe all’aeroporto - riportano:

“Gli Stati membri assicurano che si svolgano delle consultazioni con riguardo alle attività umane e all’uso del suolo, quali:

a) ogni sviluppo o modifica dell’uso del suolo nell’area dell’aeroporto;

b) ogni sviluppo che possa creare turbolenze indotte da ostacoli che potrebbero essere pericolose per le operazioni degli aeromobili;

c) l’utilizzo di luci pericolose, ambigue o fuorvianti;

d) l’uso di superfici fortemente riflettenti che possono provocare abbagliamento;

e) la creazione di aree che potrebbero attirare fauna selvatica nociva per le operazioni degli aeromobili;

f) le fonti di radiazioni non visibili o la presenza di oggetti in movimento o fermi che possono interferire o avere effetti negativi sulle comunicazioni aeronautiche e sui sistemi di navigazione e sorveglianza.”

Appare in sostanza, inevitabile, nel quadro di una policy del Masterplan2035 che confermi l’attuale assetto, come solo la verifica preliminare e completamento del l’iter valutativo dell’impianto fotovoltaico (ed equivalenti), con la conseguente approvazione da parte di ENAC e la definizione dei tempi esecutivi, possano costituire premessa ad un eventuale “Protocollo” di intesa di compensazione per la concessione dei 44 ettari della Brughiera destinati al Cargo City.

Comitato dei Cittadini di Varallo Pombia per l’Aeroporto di Malpensa

Il Presidente

Avv. Ferruccio Gallanti"

martedì 26 luglio 2022

Asiago: 25 luglio, precipita aliante in decollo

L’incidente è avvenuto intorno alle ore 13:00, all'aviosuperficie "Romeo Sartori" di Asiago, in provincia di Vicenza. Il pilota, Alberto Casagrande, di 47 anni è la vittima dello schianto al suolo. Nella fase del decollo l’aliante monoposto ASW19, non ha preso quota precipitando poche decine di metri oltre il fine pista. L’aliante, secondo alcune testimonianze, sarebbe stato sganciato dal verricello per il decollo, precipitando.

L’ANSV ha diramato il seguente comunicato:

"L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha disposto l’apertura di un’inchiesta di sicurezza e l’invio di un proprio investigatore sul sito dell’incidente che, oggi 25 Luglio 2022, presso l’aeroporto di Asiago (VI), ha coinvolto, durante il decollo, l’aliante monoposto ASW19 marche di identificazione D-6063.
Deceduto il pilota; distrutto l’aeromobile".

lunedì 25 luglio 2022

ENAC e Aeroporti di Puglia, verso la prima infrastruttura “spaziale” del Belpaese

Con il Comunicato Stampa n. 43/2022 “CRIPTALIAE SPACEPORT”, FIRMATO PROTOCOLLO D’INTESA GROTTAGLIE, VIA A SPAZIOPORTO E SVILUPPO INNOVAZIONE

Comunicato congiunto ENAC - REGIONE PUGLIA - AEROPORTI DI PUGLIA

Da Grottaglie lo spazio sarà sempre più vicino, grazie al Protocollo d’Intesa firmato questa mattina da Regione, ENAC e Aeroporti di Puglia. Il Protocollo permette di avviare le azioni per la costituzione di un nuovo soggetto giuridico denominato “Criptaliae Spaceport” (dall’antica denominazione di Grottaglie), per consentire ad ENAC, Aeroporti di Puglia e agli altri soggetti pubblici coinvolti (ENAV e Autorità per l’Aviazione Militare - Military Aviation Authority), di essere in grado di intercettare la domanda di servizi innovativi del comparto aerospaziale, di natura pubblica e privata, nell’ambito della cornice istituzionale centrale (Governo, ENAC) e locale (Regione Puglia).

Attraverso la firma del Protocollo, si consolida quindi la specializzazione dell’aeroporto di Grottaglie come piattaforma logistica e tecnica integrata. Il ‘Marcello Arlotta’ infatti è da considerarsi non solo Spazioporto per lo sviluppo strategico nazionale dell’autonomo accesso allo Spazio (voli suborbitali, aviolanci, rientri alla base di operazioni spaziali, ecc.), ma anche test bed aeronautico per lo sviluppo, sperimentazione e certificazione di progetti di ricerca industriali e scientifici in ambito aeronautico/aerospaziale, nonché infrastruttura e area attrezzata dedicata allo sviluppo industriale del comparto.

“Un’eccellenza unica in Europa sorge nel cuore del Sud d’Italia – ha affermato il Presidente dell’ENAC Pierluigi Di Palma promotore della costituzione dell’associazione /fondazione Criptaliae Spaceport. – Il progetto che oggi avviamo insieme agli Aeroporti di Puglia ed al suo Presidente Antonio Vasile ha l’ambizione di traghettare verso il futuro prossimo l’ecosistema dell’aerospazio.

Spazio e aerospazio sono due settori fondamentali e strategici per l’interesse del Paese e il cuore del progetto Criptaliae Spaceport ha per obiettivo primario la promozione della “New Space Economy” che consentirà lo sviluppo di un polo tecnologico integrato, con importanti ricadute occupazionali ed economiche. Il futuro è già qui e noi siamo pronti a cogliere la sfida stimolando anche l'insediamento di aziende start up innovative: perché non soltanto i concetti e le idee di mobilità aerea avanzata e di aerospazio ma anche le loro realizzazioni, saranno elementi naturali nella quotidianità delle nuove generazioni”.

ENAC vuole investire su questo progetto ingenti risorse e la Regione Puglia del Presidente Michele Emiliano e dell’assessore Alessandro Delli Noci intende fare altrettanto per favorire insediamenti produttivi legati alle nuove tecnologie aerospaziali nello scalo di Grottaglie. Un progetto che, peraltro, rientra nella ZES (Zona Economica Speciale) che può dare ulteriori benefici fiscali e procedurali alle imprese disposte a scommettere sul futuro”.

“Giornate come questa sono importanti – ha dichiarato il Presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile - perché fanno la storia. La firma di oggi è un impegno a continuare a percorrere la strada del futuro e a non mollare. Che da Grottaglie dovesse partire la sfida dell’aerospazio era già chiaro quando l’ENAC ha deciso di utilizzare l’aeroporto come primo Spazioporto d’Italia. In Puglia e al Sud abbiamo le giuste competenze per far sì che il settore aerospaziale sia uno strumento di consolidamento del sistema di sviluppo regionale. Penso all’impatto economico dello spazioporto di Grottaglie, che sono certo potrà avere ricadute non solo sul territorio pugliese, ma anche su quello nazionale. Noi di Aeroporti di Puglia abbiamo colto la sfida, abbiamo messo in campo tutte le nostre competenze per vincerla e per offrire alla comunità i benefici che ne deriveranno”.

“Abbiamo appena firmato un accordo importantissimo – ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia - nel quale l'Ente proprietario e strategico del volo in Italia entra ufficialmente nella fase di realizzazione di una infrastruttura, in collaborazione con Aeroporti di Puglia e con la Regione, per rendere operativo lo spazioporto. Siamo nella fase in cui il sogno dei pugliesi sta incominciando a diventare realtà. Grottaglie ha avuto la forza di reggere l'incredulità, l'ironia e qualche volta qualche piccola cattiveria subita in questo percorso, perché non tutti credevano in questa opzione. Invece noi abbiamo insistito ma sappiamo che ci vorrà tempo, perché uno spazioporto è la costruzione di una cultura scientifica che ha bisogno di tempo per realizzarsi. Grottaglie si è dedicata a questa opzione, non era semplice, il sindaco ci ha sempre sostenuto e di questo lo ringraziamo. Come ringrazio Aeroporti di Puglia perché un soggetto che dovrebbe gestire solo gli aeroporti sta affrontando una grande sfida. Noi ci siamo messi a disposizione, dopodiché seguiamo la Repubblica Italiana in questo suo sogno”.

Il Protocollo permetterà anche di sviluppare la funzione dell’Aeroporto di Grottaglie di centro di eccellenza nel campo aeronautico/aerospaziale, attraverso la promozione dello scalo nel panorama internazionale del mercato aerospaziale, anche al fine dell’attrazione degli investimenti e il supporto alla programmazione nazionale e regionale, al fine dell’individuazione delle necessarie risorse finanziarie per la concreta attuazione dell’iniziativa.

venerdì 22 luglio 2022

Piemonte, 20 luglio: scompare un aliante, 21 luglio ritrovati i resti!

Il velivolo era decollato dal campo volo dall'aeroporto turistico di Collegno alle 10.30 di ieri ed è scomparso dopo una ultima segnalazione nella zona della Cima 4 Denti a Chiomonte. I resti dell’aliante stati ritrovati nel primo pomeriggio di giovedì 21, sul versante ovest della Punta Charrà intorno a quota 2.700 metri, nel territorio di Bardonecchia.

“L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha disposto l’apertura di un’inchiesta di sicurezza sull’incidente che ha coinvolto l’aliante LAK17 marche di identificazione F-CLHA. L’aliante, che risultava disperso da ieri dopo essere decollato dall’aeroporto di Torino-Aeritalia, è stato ritrovato oggi 21 luglio, nei pressi di Bardonecchia (TO), in una zona impervia della frazione di Melezet.  Deceduto il pilota; distrutto l’aeromobile.”

giovedì 21 luglio 2022

Scie di condensazione generate dai propulsori: test in volo di Airbus UpNext

Ancora una iniziativa Airbus per verificare gli effetti delle scie di condensazione delle flotte aeree in crociera, ad alta quota,. Con la seguente nota Airbus ha illustrato sul sito web il progetto.

“L'aliante Arcus-J è in qualche modo un valore anomalo nel mondo dell'aviazione. È configurato come qualsiasi aliante in grado di volare libero grazie ai suoi 20 metri di apertura alare, ma con l'ulteriore vantaggio di un motore a reazione PBS TJ-100 retrattile per ottimizzare l'auto-lancio dell'aliante e le lunghe capacità di cross-country.

Tutto è iniziato nel 2016. Bob Carlton della compagnia statunitense Desert Aerospace ha convertito l'Arcus-M, un aliante a motore, in quello che ora è conosciuto come un "aliante a reazione Arcus-J". Dopo aver adattato l'aliante, Bob e il proprietario dell'Arcus-J, Dennis Tito, si sono lanciati e si sono imbarcati per il primo volo significativo al mondo a lunga volata in un aliante a reazione.

Oggi ci sono solo pochi alianti Arcus-J al mondo. Ora, due di questi alianti sono stati chiamati a intraprendere la missione Blue Condor, un progetto Airbus UpNext che si concentra sull'analisi delle scie di condensazione e di altre emissioni di un motore a combustione di idrogeno confrontandole con quelle prodotte da un motore a cherosene convenzionale della stessa classe di potenza . Il progetto Perlan, insieme ad Airbus e ai suoi partner tecnici, modificherà un aliante e, grazie all'esperienza di pilotaggio ad alta quota di fama mondiale di Perlan, opererà gli alianti al loro limite durante ogni fase della missione.

Una campagna di prove di volo in tre fasi

La prima fase del progetto Blue Condor prevede la modifica di un aliante Arcus-J. Gli ingegneri di Airbus stanno sostituendo il sedile del pilota posteriore con un sistema di propulsione a idrogeno. Due serbatoi di idrogeno gassoso da 700 bar forniranno carburante al motore a combustione di idrogeno turbojet. Il secondo aliante Arcus-J rimarrà invariato, operando con il suo motore turbojet esistente.

Una volta completamente modificato, l'aliante dovrebbe effettuare il suo primo volo nel luglio 2022. L'obiettivo di questa prima campagna di test di volo è convalidare la configurazione complessiva della piattaforma, nonché la gestione del volo in condizioni reali. Una seconda campagna di test di volo è prevista per novembre 2022 durante la quale l'aliante modificato opererà esclusivamente ad idrogeno.

La terza campagna di test di volo, prevista per l'inizio del 2023, vedrà un Grob Egrett - un altro aereo rinomato per le sue capacità di test di lunga durata e ad alta quota - guidare i due alianti all'altitudine di prova, rilasciarli e quindi rispecchiare ogni loro movimento a velocità di 80-85 nodi durante i test back-to-back. In tal modo, il Grob Egrett agirà come un velivolo da "inseguimento", acquisendo dati critici grazie ai sensori di emissioni e alla strumentazione associata forniti dal partner chiave DLR, il centro aerospaziale tedesco.

"Il progetto Blue Condor è una pietra miliare importante nel nostro viaggio ZEROe in quanto lancerà la prima serie di test in volo utilizzando un motore a combustione di idrogeno presso Airbus", spiega Mathias Andriamisaina, capo dei Dimostratori a emissioni zero di Airbus. "Queste campagne di test di volo forniranno un'eccellente base di conoscenze sull'impatto dell'idrogeno sul comportamento del motore, sulle scie di condensazione e su altre emissioni non di CO2. Ciò informerà senza dubbio la direzione dei futuri test di volo utilizzando la prossima piattaforma di test ZEROe A380.

Uno sguardo approfondito alle scie di condensazione dalla combustione dell'idrogeno

L'analisi delle proprietà delle scie di condensazione nei campi vicini e lontani è un obiettivo fondamentale del progetto Blue Condor. In effetti, attualmente esistono pochissime ricerche sulle scie di condensazione prodotte dalla combustione dell'idrogeno.

Le scie di condensazione, o "scie di condensazione", sono nuvole di cristalli di ghiaccio che possono formarsi dietro un aereo in alta quota. Sebbene la combustione dell'idrogeno possa produrre scie di condensazione a seconda delle condizioni atmosferiche ambientali, differiscono significativamente da quelle prodotte dai motori a combustione convenzionali. E poiché la combustione dell'idrogeno emette circa 2,6 volte più acqua rispetto allo standard JetA/A1, è necessaria un'analisi approfondita per comprendere il suo pieno impatto sulle scie di condensazione.

La formazione e la misurazione della scia di condensazione è molto complessa. L'alta quota e gli ambienti freddi offrono condizioni meteorologiche ideali per la formazione naturale di scie di condensazione a causa delle temperature statiche e dell'umidità relativa in quota. Quando si analizzano le proprietà delle scie di condensazione, è interessante una varietà di elementi, inclusi i seguenti:

Dimensione, distribuzione, densità e numero dei cristalli di ghiaccio

Vapore acqueo nell'atmosfera

Le prime due campagne di test di volo di Blue Condor saranno effettuate in Nevada, USA. Il terzo sarà condotto nel North Dakota, USA, in collaborazione con l'Università del North Dakota, per sfruttare le condizioni meteorologiche ideali.

Caratterizzazione delle scie di condensazione: un'area di ricerca chiave di Airbus

La caratterizzazione della scia è di notevole interesse per qualsiasi futuro programma di aeromobili a combustione di idrogeno. Il progetto Blue Condor è quindi una pietra miliare dell'iniziativa ZEROe, facendo luce su un aspetto chiave del volo a idrogeno. I risultati delle tre campagne di test di volo di Blue Condor, infatti, giocheranno un ruolo essenziale nella preparazione delle basi per le fasi di test di volo del dimostratore ZEROe utilizzando la piattaforma A380.

Inoltre, gli obiettivi del progetto Blue Condor completano perfettamente il percorso di Airbus”.

mercoledì 20 luglio 2022

Airbus promuove Lol per Direct Air Carbon Capture and Storage (DACCS): è solo marketing?

In data 18 luglio 2022 a Farnborough Airbus e alcune delle principali compagnie aeree – Air Canada, Air France-KLM, easyJet, International Airlines Group, LATAM Airlines Group, Lufthansa Group e Virgin Atlantic – hanno firmato lettere di intenti (LoI) per esplorare opportunità per una futura fornitura di crediti di rimozione del carbonio dalla tecnologia di cattura diretta del carbonio nell'aria.

Numerosi lanci e articolo dei media hanno riferito:

“Direct Air Carbon Capture and Storage (DACCS) è una tecnologia ad alto potenziale che prevede il filtraggio e la rimozione delle emissioni di CO2 direttamente dall'aria utilizzando ventilatori ad alta potenza. Una volta rimossa dall'aria, la CO2 viene immagazzinata in modo sicuro e permanente in serbatoi geologici. Poiché l'industria aeronautica non è in grado di catturare alla fonte le emissioni di CO2 rilasciate nell'atmosfera, una soluzione diretta di cattura e stoccaggio del carbonio nell'aria consentirebbe al settore di estrarre la quantità equivalente di emissioni dalle sue operazioni direttamente dall'aria atmosferica.

Le rimozioni di carbonio tramite la tecnologia di cattura diretta dell'aria completano altre soluzioni che offrono riduzioni di CO2, come il Sustainable Aviation Fuel (SAF), affrontando le emissioni residue che non possono essere eliminate direttamente.

Nell'ambito degli accordi, le compagnie aeree si sono impegnate ad avviare negoziati sul possibile preacquisto di crediti di rimozione del carbonio verificati e durevoli a partire dal 2025 fino al 2028. I crediti di rimozione del carbonio saranno emessi dal partner di Airbus 1PointFive, una sussidiaria di L'attività Low Carbon Ventures di Occidental e il partner di distribuzione globale della società di cattura diretta dell'aria Carbon Engineering. La partnership di Airbus con 1PointFive include il preacquisto di 400.000 tonnellate di crediti di rimozione del carbonio da consegnare in quattro anni.

"Stiamo già riscontrando un forte interesse da parte delle compagnie aeree per esplorare rimozioni di carbonio convenienti e scalabili", ha affermato Julie Kitcher, vicepresidente esecutivo per le comunicazioni e gli affari aziendali di Airbus. "Queste prime lettere di intenti segnano un passo concreto verso l'uso di questa promettente tecnologia sia per il piano di decarbonizzazione di Airbus che per l'ambizione del settore aeronautico di raggiungere emissioni nette di carbonio pari a zero entro il 2050".

“Siamo entusiasti di collaborare con Airbus. I crediti di rimozione del carbonio dalla cattura diretta dell'aria offrono un percorso pratico, a breve termine e a basso costo che consente all'industria aeronautica di portare avanti i suoi obiettivi di decarbonizzazione", ha affermato Michael Avery, presidente di 1PointFive.

"Air Canada è orgogliosa di supportare l'adozione precoce della cattura e dello stoccaggio diretti dell'aria mentre noi e l'industria aeronautica avanzamo sulla strada della decarbonizzazione", ha affermato Teresa Ehman, Senior Director, Environmental Affairs di Air Canada. “Mentre siamo agli inizi di un lungo viaggio e molto resta da fare, questa tecnologia è una delle tante leve importanti che saranno necessarie, insieme a molte altre, tra cui carburante per aviazione sostenibile e aeromobili sempre più efficienti e di nuova tecnologia, decarbonizzare l'industria aeronautica".

“La sostenibilità è parte integrante della strategia del Gruppo Air France-KLM. Mentre attiviamo tutte le leve già a nostra disposizione per ridurre la nostra impronta di carbonio, incluso il rinnovo della flotta, l'incorporazione di SAF e l'eco-piloting, siamo anche partner attivi nella ricerca e nell'innovazione, facendo avanzare le conoscenze sulla tecnologia emergente al fine di migliorarne il prezzo e l'efficienza. Oltre alla cattura e allo stoccaggio della CO2, la tecnologia apre prospettive molto interessanti per la produzione di carburante sintetico sostenibile per l'aviazione. La lettera di intenti che firmiamo oggi con Airbus incarna l'approccio collaborativo che l'industria aeronautica ha avviato per trovare soluzioni efficaci che soddisfino la sfida della nostra transizione ambientale. Solo insieme possiamo affrontare l'emergenza climatica", ha affermato Fatima da Gloria de Sousa, VP Sustainability Air France-KLM.

Jane Ashton, Direttore della Sostenibilità di easyJet, ha dichiarato: “La cattura diretta dell'aria è una tecnologia nascente con un enorme potenziale, quindi siamo molto lieti di far parte di questa importante iniziativa. Riteniamo che le soluzioni per la rimozione del carbonio saranno un elemento essenziale del nostro percorso verso lo zero netto, integrando altri componenti e aiutandoci a neutralizzare eventuali emissioni residue in futuro. In definitiva, la nostra ambizione è raggiungere il volo a zero emissioni di carbonio e stiamo lavorando con partner di tutto il settore, incluso Airbus, su diversi progetti dedicati per accelerare lo sviluppo della futura tecnologia aeronautica a zero emissioni di carbonio”.

DACCS: come funziona

Un impianto di cattura diretta dell'aria – o DAC, in breve – si comporta come un albero su larga scala e altamente efficiente: aspira l'aria dall'atmosfera ed estrae la CO2 ivi presente. Nel 2030 ce ne saranno probabilmente dozzine in tutto il mondo. Torniamo ai giorni nostri, tuttavia, e questa tecnologia è ancora agli inizi.

Carbon Engineering sta cercando di cambiarlo. L'azienda canadese ha sperimentato una tecnologia di cattura diretta dell'aria nel suo impianto pilota a Squamish, in Canada, e ora ha puntato su un'implementazione su larga scala. 1PointFive, il partner statunitense autorizzato di Carbon Engineering, sta sviluppando queste strutture su scala megaton negli Stati Uniti e altrove. L'impianto DAC, destinato a diventare operativo nel 2024 nel bacino del Permiano, dovrebbe catturare fino a un milione di tonnellate di CO2 dall'aria all'anno una volta pienamente operativo. Ciò equivale all'incirca al lavoro – o capacità di assorbimento – di circa 40 milioni di alberi.

La tecnologia è semplice: una grande ventola aspira l'aria in un contattore dell'aria, che è modellato sulle torri di raffreddamento industriali. L'aria passa su sottili superfici di plastica con una soluzione non tossica di idrossido di potassio che scorre su di esse per intrappolare le molecole di CO2 come sale di carbonato.

Il sale carbonato viene separato dalla soluzione utilizzando un reattore a pellet. I pellet di carbonio vengono quindi riscaldati in un calcinatore per rilasciare la CO2 come gas puro. Infine, i pellet lavorati vengono idratati in un dispositivo chiamato "slaker" e riciclati per essere utilizzati nella soluzione di cattura originale.

La CO2 pura catturata può quindi essere immagazzinata sottoterra o riutilizzata per la produzione, ad esempio, di carburante Power-to-Liquid attraverso un processo complementare chiamato AIR TO FUELSTM. Il primo, noto come stoccaggio o sequestro del carbonio, prevede l'iniezione di CO2 in formazioni saline a più di un chilometro sotto la superficie terrestre. Di conseguenza, la CO2 viene immagazzinata in modo permanente e sicuro nel sottosuolo.

Cattura e conservazione diretta del carbonio nell'aria: come funziona? (infografica)

Portare rimozioni di carbonio convenienti e scalabili nell'aviazione

Nell'ottobre 2021, l'industria aeronautica ha adottato l'obiettivo climatico a lungo termine di zero emissioni nette di carbonio entro il 2050. Molteplici soluzioni di decarbonizzazione: innovazione tecnologica nella progettazione degli aeromobili, nuovi combustibili come idrogeno e SAF, miglioramenti dell'efficienza nelle operazioni aeroportuali e nella gestione del traffico aereo, e misure basate sul mercato – sono stati tutti stanziati per aiutare a raggiungere questo obiettivo. Ma questi da soli non saranno sufficienti per ridurre le emissioni di CO2 dell'aviazione ai livelli richiesti.

Secondo l'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), la semplice eliminazione delle emissioni non sarà sufficiente affinché il mondo raggiunga lo zero netto entro il 2050: sarà anche necessaria la rimozione della CO2 dall'atmosfera. E poiché industrie difficili da abbattere come l'aviazione non possono catturare le proprie emissioni alla fonte, la cattura diretta dell'aria è considerata una soluzione più adatta per le emissioni negative.

Questo è il motivo per cui Airbus ha collaborato con 1PointFive per portare le rimozioni di carbonio dalla tecnologia di cattura diretta dell'aria all'industria aeronautica. In effetti, Airbus ha preacquistato 100.000 tonnellate di emissioni di carbonio all'anno in quattro anni – o 400.000 tonnellate in totale – da 1PointFive come parte di un prelievo iniziale.

Diverse compagnie aeree hanno mostrato interesse a collaborare con Airbus in quest'area con l'obiettivo di promuovere la cattura diretta dell'aria come percorso essenziale, tra l'altro, per raggiungere l'obiettivo di zero netto del settore. Mentre l'industria aeronautica affina ulteriormente il suo percorso verso lo zero netto, sono partnership come queste - che riuniscono le parti interessate chiave sia all'interno che all'esterno del settore - che saranno essenziali per avvicinare sempre più alla realtà i viaggi aerei a impatto climatico zero.”

martedì 19 luglio 2022

Aeroporto Capodichino, dopo tre ore la pista 06/24 di nuovo operativa: urgono ordinanze specifiche

L'aeroporto "Ugo Niutta" di Napoli-Capodichino nel pomeriggio di lunedì 18 Luglio è stato chiuso al traffico, dalle ore 16.00 alle 18.45 – ore locali – per un guasto/malfunzionamento al sistema freni/carrello di un aereo antincendio Canadair.

Impossibilitati ad operare i voli in arrivo sono stati dirottati sugli scali alternati di prossimità che sono risultati in prevalenza Fiumicino e Bari. Bloccati a terra, invece, gli aerei parcheggiati davanti al terminal passeggeri di Capodichino che avrebbero dovuto decollare.

Quanti voli e quanti passeggeri sono stati coinvolti? I disagi e una mancata informativa sulla situazione in atto, i tecnici della società Babcock, azienda che gestisce la flotta dei Canadair, cercavano di rimuovere, spostare il velivolo dalla pista verso una zona di manutenzione, ha creato malumori sia tra i passeggeri in attesa a Capodichino quanto tra quelli posizionati negli scali dirottati, ma con destinazione Capodichino.

Le criticità emerse, probabilmente, hanno reso evidente come un malaugurato “incidente minore ed accessorio”, qualificabile come “disservizio operativo” possa determinare una sorta di “tilt” nel traffico aereo in & out per la maggior infrastruttura aeroportuale del centro-sud del Belpaese.

La mono pista del Niutta e la configurazione lay-out piste-raccordi paralleli ha, tuttavia, evidenziato una “vulnerabilità e fragilità” che abbisogna di procedure  tecniche da attivare all’occorrenza. Sul piano della continuità delle operazioni di volo e sul versante di una rete di sistematiche e puntuali informazioni da dettagliare ai passeggeri interessati.

Se, infatti, il PIANO DI EMERGENZA AEROPORTUALE, ha stabilito le “Norme e procedure per gli stati di  Allarme - Emergenza – Incidente” entro il sedime dello scalo, una specifica Ordinanza ENAC per il soccorso a terra in caso di incidenti ad aeromobili civili, militari e/o di Stato che abbisognano di una specifica manutenzione di urgenza, dovrebbe valutare scenari di equivalenti criticità . Come quello emerso con il Canadair al Niutta, di ieri 18 luglio 2022.

Al fine di evitare estesi disservizi operativi con ripercussioni plurime sullo stesso scalo quanto sugli aeroporti alternati, destinatari del trasferimento dei voli passeggeri con necessità di riprotezione del traffico aereo interessato.

lunedì 18 luglio 2022

Grecia, crash cargo Antonov 12BK impegnato in un atterraggio di emergenza

L’impatto con il suolo è avvenuto ad una distanza di circa 16km ad ovest della pista dell’aeroporto di Kavala (Grecia). In realtà l’Antonov 12BK, volo 3032, immatricolato UR-CIC, della aerolinea Meridian (Ucraina) era decollato dalla pista di Nis Airport (INI/LYNI), Serbia alle 18.36 UTC del 16 Luglio, con scalo Amman e destinazione finale Amman/Dacca, (Riyadh e Ahmedabad?) per il trasporto di 11.5 tonnellate di armi, munizioni, materiale militare/bellico.

Mentre era in crociera alla quota FL 210, causa una avaria/piantata motore, alle 21.26 ora locale (19.26 UTC), sorvolando il mare Egeo, il quadrimotore (aveva fatto il primo volo nel 1971) con una inversione di rotta di 180° ha chiesto un atterraggio di emergenza sulla pista di Kavala.

L’elevato carico ed una perdita costante di quota di 3/4000 piedi/minuto ha impedito di raggiungere la pista prevista per l’atterraggio di emergenza. Nell’impatto che ha distrutto il velivolo causando una serie di esplosioni – durate a lungo e documentate da numerosi video – si sono registrate 8 vittime: gli stessi componenti dell’equipaggio.

Testimonianze dirette avrebbero riportato l’esistenza di fuoco in volo nella zona di uno dei propulsori, con estensione alla stessa ala. Incendio che si sarebbe aggravato con l’impatto di cavi di alta tensione in prossimità del terreno.

I media internazionali, tuttavia, si sono solo parzialmente focalizzati sulla dinamica dell’incidente, riportando la notizia correlata alle 11.5 tonnellate di ordigni e armamento militare imbarcato e sulla reale provenienza e destinazione.  Perciò sulla rete di voli “militari-misti” spesso operativi su tratte europee, di giorno e di notte, in questa fase di rifornimento armi nel conflitto russo ucraino. Perciò anche sulla loro trasparenza, relativo rischio operativo, aeroporti di destinazione e sul loro numero.

venerdì 15 luglio 2022

Malpensa Masterplan 2035, una MOZIONE M5S in Lombardia: a tutela della Brughiera

 Questa “Mozione” è pervenuta il 6 luglio 2022 ore: 08.48 alla Regione Lombardia

“Al Signor Presidente del Consiglio regionale Egr. avv. Alessandro Fermi

OGGETTO: revisione del masterplan “Malpensa 2035” e istituzione di un SIC/ZPS nell’area della brughiera del Gaggio.

Il Consiglio regionale della Lombardia

PREMESSO CHE

- L’area a brughiera a sud dell’aeroporto di Malpensa, denominata Brughiera del Gaggio o Brughiera di via Gaggio, è un’area a elevata naturalità, che rappresenta un habitat unico e di grande valore ecologico per il sud d’Europa.

- L’area è oggi ricompresa nel perimetro del Parco naturale lombardo della Valle del Ticino, primo parco regionale italiano e primo parco fluviale d’Europa, e si estende sul territorio comunale di Lonate Pozzolo (VA). Per le sue caratteristiche ambientali e di biodiversità dovrebbe essere tutelata anche come SIC - Sito di Importanza Comunitaria - e come ZPS - Zona di Protezione Speciale - ai sensi delle Direttive europee Habitat e Uccelli.

- Sono state rilevate 230 specie di uccelli, delle quali ben 79 nidificanti nell’area della brughiera; le specie di interesse comunitario sono 61, quelle migratrici e/o svernanti sono 48 (inserite nell’allegato I della Direttiva Uccelli. E’ anche presente una numerosa popolazione di lepidotteri - Coenonympha oedippus – considerata la farfalla europea più minacciata di estinzione ed inclusa nell’allegato II e IV (Specie animali e vegetali di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa) della Direttiva Habitat; la Coenonympha oedippus è stata trovata in riproduzione nella brughiera di Malpensa per parecchi anni consecutivi.

PREMESSO ANCHE CHE

- In Europa, le brughiere risultano essere sempre più rare, specialmente nelle aree fortemente urbanizzate, come quelle del nord Milano e della Provincia di Varese. La brughiera del Gaggio rappresenta un esempio ancora vivo di questo prezioso ambiente naturale e contribuisce a definire la forma del paesaggio tipico di queste zone e della valle del fiume Ticino.

- La brughiera del Gaggio, in Italia, rappresenta nel suo insieme l’unico momento che permette di valutare la velocità dei cambiamenti climatici.

- La brughiera del Gaggio prende nome dall’omonima strada (Via Gaggio) che la attraversa, mettendo in comunicazione l’abitato di Lonate Pozzolo con la sua frazione Tornavento, la quale lo prende a sua volta dall’antico mulino di Gaggio. Si tratta di una via storica risalente a diversi secoli orsono, di grande importanza per i collegamenti tra il Ticino e il territorio, testimone durante il secolo scorso dell’avvento dell’aereo, fungendo anche da campo di volo per scopi militari. La Brughiera del Gaggio, assieme a Cascina Malpensa sono stati i luoghi ove sono germinati i primi semi che, nel corso dei decenni, hanno dato vita all’aeroporto internazionale della Malpensa. 

- Anche per questi motivi, la brughiera del Gaggio e l’omonima via dovrebbero essere tutelati.

PRESO ATTO CHE

- In data 25 ottobre 2011, il Parco lombardo della Valle del Ticino inoltrò a Regione Lombardia la richiesta di riconoscimento SIC/ZPS dell’area della brughiera in oggetto.

- Regione Lombardia si è sempre rifiutata di inoltrare al Ministero competente la richiesta di istituzione di un SIC/ZPS, pur avendo, nell’ambito della procedura di infrazione 2012/4096, commissionato lo Studio di area vasta Malpensa alla società Eupolis Lombardia, studio che ha portato alle medesime conclusioni del Parco Ticino: la brughiera deve essere tutelata.

- Vista la mancata risposta di Regione Lombardia, il Parco del Ticino, in data 26 Marzo 2015, ha chiesto al Presidente del Consiglio e al Ministero dell’Ambiente, un “intervento sostitutivo”, ai sensi dell’art. 120 della Costituzione Italiana e dell’art. 8 della Legge 05/06/2003, n. 131.

OSSERVATO CHE

- La distruzione, anche parziale, della brughiera del Gaggio provocherebbe la sottrazione di habitat di interesse comunitario, sottrazione di habitat di specie di uccelli di interesse comunitario e sottrazione di habitat di specie animali di interesse comunitario in via di estinzione, determinando con ogni probabilità un’ulteriore procedura di infrazione comunitaria.

- Anche nella relazione istruttoria del maggio 2013, redatta dalla Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale (VIA) del Ministero dell’Ambiente, valutativa del precedente masterplan per Malpensa, si individuavano severe criticità a danno della brughiera e in particolare essa riportava: “La distruzione della brughiera comporterebbe la scomparsa dell'habitat di specie animali in via d'estinzione e ciò potrebbe comportare infrazione comunitaria con potenziali sanzioni da parte della Comunità Europea”.

- Il precedente masterplan, presentato nel 2010, venne ritirato dallo stesso proponente, per evitare un parere negativo da parte del Ministero dell’Ambiente.

VALUTATO CHE

- Il recente protocollo di intesa, relativo al masterplan 2035 dell’Aeroporto della Malpensa, firmato, in data 6 giugno 2022, da Regione Lombardia, ENAC, SEA, Comuni del consorzio urbanistico volontario (CUV) e Provincia di Varese, prevede l’espansione verso sud della cosiddetta Cargo City, al di fuori dell’attuale sedime aeroportuale.

- L’intervento previsto nel masterplan e nel protocollo di intesa comporterà l’urbanizzazione di 44 ettari di terreno della brughiera del Gaggio, che saranno dedicati alla costruzione di capannoni, piste di raccordo e aree di sosta per aeromobili, al servizio del traffico aereo dedicato al trasporto merci.

CONSIDERATO CHE

- Al fine di individuare soluzioni alternative per lo sviluppo della Cargo City, il Parco del Ticino, nei recenti incontri con Regione Lombardia, ENAC, SEA, CUV e Provincia di Varese, ha presentato uno studio/analisi dal titolo Approfondimenti condotti dal Parco del Ticino in merito alle soluzioni alternative 2 e 2A.

- In questo rapporto si legge: “L’ipotesi progettuale rappresentata (alternative 2 e 2A) rende evidenza di come, ottimizzando gli spazi a disposizione, si possano evitare ulteriori espansioni, con inutile spreco di suolo.” Si legge, inoltre: “si ribadisce la valutazione negativa della previsione progettuale alternativa 7, come già espresso in sede istruttoria, avendo ulteriormente verificato la percorribilità di soluzioni alternative interne al sedime aeroportuale, o comunque tali da determinare una limitata espansione extra sedime rispetto all’alternativa 7”.

- Con atteggiamento ostile e non disponibile all’ascolto, ENAC e SEA, come anche la stessa Regione Lombardia, non hanno preso in considerazione le due proposte avanzate dal Parco del Ticino, al contrario hanno ostinatamente continuato a sostenere che l’alternativa da loro proposta (alternativa 7) fosse l’unica praticabile.

- Di fronte all’impossibilità di intavolare un dialogo costruttivo con i principali attori, il Parco del Ticino si è visto costretto ad assumere un atteggiamento più rigido e distaccato, abbandonando il tavolo rotondo organizzato tra gli enti coinvolti.

- Il protocollo di intesa relativo al masterplan 2035 dell’Aeroporto della Malpensa, firmato, in data 6 giugno 2022, oltre a non essere stato sottoscritto dal Parco Ticino, è stato sottoscritto solo da una parte dei Comuni contermini all’aeroporto della Malpensa o posti nelle immediate vicinanze.

TUTTO CIO’ PREMESSO, AL FINE DI SALVAGUARDARE LA BRUGHIERA DI MALPENSA E LONATE E OTTENERE L’ISTITUZIONE DI UN SIC/ZPS NELL’AREA DELLA BRUGHIERA DEL GAGGIO, IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE, IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA E GLI ASSESSORI COMPETENTI A:

- sospendere il protocollo di intesa, relativo al masterplan 2035 dell’Aeroporto della Malpensa,  firmato in data 6 Giugno 2022 da Regione Lombardia, ENAC, SEA, CUV e Provincia di Varese;

- valutare, oltre al danno ambientale, anche il probabile danno economico, derivante dalle sanzioni di una possibile procedura di infrazione comunitaria;

- rivalutare la fattibilità delle due soluzioni proposte dal Parco del Ticino e interamente ricomprese entro l’attuale perimetro del sedime aeroportuale;

- affermare che la Brughiera del Gaggio o Brughiera di via Gaggio, è un’area a elevata naturalità, che rappresenta un habitat di grande valore ecologico per il sud d’Europa e pertanto va salvaguardata e non deve essere utilizzata come area di espansione del Cargo City;

- attivare conseguentemente la revisione del masterplan “Malpensa 2035”;

- inoltrare, al Ministero competente, entro 30 giorni dalla data di approvazione della presente  

mozione, la richiesta di istituzione di un SIC/ZPS sull’area a sud dell’aeroporto della Malpensa, occupata dalla brughiera denominata Brughiera del Gaggio;

I Consiglieri,

f.to, Roberto Cenci

f.to, Massimo De Rosa

Milano, 6 luglio 2022

giovedì 14 luglio 2022

EASA e la fatica professionale dei controllori di volo ATC: urgente uno studio

Lo studio, proposto sul web EASA, in sintesi, illustra i tre obiettivi principali:

a-per valutare l'attuazione dei regolamenti dell'UE su questo tema, in particolare il regolamento di esecuzione (UE) 2017/373 della Commissione adottato il 1 marzo 2017 e applicato a partire da gennaio 2020, che imponeva ai fornitori di servizi di traffico aereo requisiti specifici legati allo stress, alla fatica degli ATCO e sistemi di turnazione, come parte dei loro sistemi di gestione della sicurezza

b- condurre ricerche in questo settore al fine di fornire orientamenti e valutare la necessità di un possibile ulteriore sviluppo delle relative norme e prassi europee;

c-mirare a misurare e/o anticipare il possibile impatto dell'introduzione di nuove tecnologie (quali AI, machine learning, realtà virtuale, ecc.) sull'idoneità professionale degli ATCO.

 

1. Valutazione dell'attuazione dei Regolamenti UE

Lo studio mirerà a valutare come vari Regolamenti dell'UE (in particolare gli articoli 40.1 e 48 del regolamento di base AESA, l'allegato IV del regolamento (UE) 2017/373 nella sua sottoparte A, sezione 3, e il regolamento (UE) 2015/340) relative alla fatica ATCO sono state attuate nei 27 Stati membri e nei loro ANSP. Lo studio dovrebbe valutare in che modo i regolamenti dell'UE relativi alla fatica ATCO sono stati attuati dagli ATSP dell'UE, quali misure e azioni sono state messe in atto e quanto sono stati efficaci ed efficienti i rispettivi interventi sulla fatica. Dovrebbe inoltre valutare i vantaggi complessivi forniti dal sistema e dai regolamenti dell'aviazione comune dell'UE in questo settore rispetto a cinque anni fa. Valuterà infine se e come il documento ICAO 9966 "Manual for the Oversight of Fatigue Management Approaches" è stato attuato all'interno dell'UE e includerà proposte per la sua ulteriore attuazione, in considerazione del quadro normativo dell'UE esistente;

 

2. Azione di ricerca

Lo studio indagherà in particolare, attraverso fonti esistenti, o ove non disponibili, attraverso attività di ricerca dedicate, l'impatto sulla fatica ATCO di vari parametri, come il ruolo ATCO, la complessità dello spazio aereo controllato, il volume di traffico e l'ambiente operativo, i dati demografici dell'ATCO (età, sesso, esperienza, ecc.), l'esistenza di modalità operative degradate, ecc. Lo studio dovrebbe anche esaminare i principi della scienza della fatica che potrebbero essere applicati per costruire sistemi di turni ATC e valuterà l'analisi di sicurezza disponibile dati sugli eventi legati alla fatica (incidenti e incidenti).

Lo studio integrerà l'indagine con un benchmark con altri domini professionali che presentano caratteristiche simili (come piloti/limitazioni del tempo di volo) e con uno o due paesi non UE che hanno un'esperienza rilevante in questo campo;

 

3. Misurare e anticipare l'impatto di nuove tecnologie e concetti

 Lo studio identificherà le nuove tecnologie che potrebbero essere pronte per essere implementate in ATM/ANS nei prossimi 10 anni e che potrebbero influenzare le singole posizioni ATCO (come AI, realtà virtuale, apprendimento automatico) e dimostrerà come potrebbero influire sulle prestazioni umane. Lo studio valuterà anche in che modo i requisiti operativi legati all'Operazione per singola persona o al nuovo concetto di servizi ATS remoti potrebbero influire sulle conclusioni relative alla fatica derivanti dalla valutazione delle modalità tradizionali di fornitura di ATC".

mercoledì 13 luglio 2022

Lufthansa A321 con avaria al motore atterra, in emergenza, a Palermo

Il volo Lufthansa Malta Francoforte, volo LH1311, operato da un A321, immatricolato D-AIRL era in rotta ad una quota di FL 340, in una posizione a circa 40 miglia, quando per una imprecisata avaria ad un propulsore i piloti hanno richiesto un atterraggio di emergenza. Il volo era partito da Malta con due ore di ritardo alle 19.14 locali del 12 luglio.

L’Airbus 321-100 è atterrato sulla pista 07 della pista del Falcone-Borsellino dopo 23 minuti dalla richiesta.

I passeggeri sono stati riprotetti su un altro volo Lufthansa, un Airbus A321-200, immatricolato D-AIDW che con la tratta LH-245 the, nella mattinata del 13 Luglio, dopo 15 ore ha portato a destinazione gli stessi passeggeri.

martedì 12 luglio 2022

Aviazione Generale, 11 luglio, precipita un aliante

L’incidente è avvenuto lunedì pomeriggio, ha riguardato un aliante senza motore, in prossimità dell’aviosuperficie di Torre Alfina, Castel Viscardo, Terni, Umbria. Il ventenne pilota era impegnato nella fase di atterraggio con un aliante Margański & Myslowski Swift S-1 della Blue Team, immatricolato OE-5607. Il velivolo, schiantatosi con un impatto violento, è risultato completamente distrutto ed i soccorsi, rapidamente intervenuti, non hanno potuto che riscontrare il decesso del pilota.

“L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha disposto l’apertura di un’inchiesta di sicurezza e l’invio di un proprio investigatore sul sito dell’incidente”

lunedì 11 luglio 2022

SEA e Easyjet sottoscrivono una lettera di intenti: più efficienza e sostenibilità

Il quadro di riferimento è un volo a zero emissioni entro il 2050, ecco un accordo che prefigura una operazione, almeno al momento, una sorta di politica di ecomarketing, anche redditizio.

In poche ore la lettera di intenti, di oggi 11 Luglio 2022, è apparsa su quasi tutti i media del Belpaese.

Il piano di collaborazione per lo sviluppo di una gestione più efficiente e sostenibile delle operazioni aeroportuali degli Sea-Società esercizi aeroportuali e easyJet, aerolinea prevalente sui due scali Lombardi, è ambizioso e rappresenta una nota ed un impegno condivisibile da ogni cittadino: dai passeggeri ai cittadini residenti nell’intorno dei due scali di Linate e Malpensa.

Lorenzo Lagorio, country manager di easyJet Italia sostiene:

"La decarbonizzazione dell'aviazione rappresenta uno sforzo trasversale all’intero settore che tutte le parti coinvolte devono intraprendere in maniera congiunta. Aderendo alla campagna Race to Zero delle Nazioni Unite lo scorso anno, easyJet ha confermato il suo impegno di voler raggiungere le zero emissioni nette entro il 2050. La compagnia ha inoltre recentemente annunciato un target intermedio di riduzione delle emissioni di CO2 del 35% rispetto all'anno fiscale 2020, da raggiungere entro il 2035 . L'accordo firmato con Sea dimostra la volontà della nostra compagnia di voler ricercare continuamente modi per rendere le proprie operazioni sempre più sostenibili e di volerlo fare lavorando a stretto contatto con tutti i partner coinvolti. Spinti dal desiderio di imprimere un vero cambiamento nel settore dell’aviazione, non vediamo l’ora di iniziare a lavorare insieme a progetti innovativi in grado di rendere gli aeroporti di Malpensa e Linate ancora più efficienti e sostenibili".

Armando Brunini, amministratore delegato di Sea replica:

"Sea, da tempo impegnata nella tutela dell’ambiente, è consapevole che se si vuole centrare l’obiettivo di un trasporto aereo a emissioni zero entro il 2050, occorre accelerare le iniziative e moltiplicare le collaborazioni. Questo accordo con easyJet, prima compagnia aerea per voli e passeggeri a Malpensa, permetterà di fare un salto di qualità su vari fronti impattanti la sostenibilità ed in particolare sulla progressiva introduzione di carburanti sostenibili".

Ma da un lato si rileva come le emissioni di anidride carbonica generate dai voli, nella zona aeroportuale, in decollo ed atterraggio, non solo in crociera stanno influendo sul cambiamento climatico e le aerolinee con flotte aeree di ultima generazione riducono le emissioni di CO2, ma quel è il livello, l’impatto delle combustioni in genere (CO2, Nox, PM 2.5 e 10) nell’intorno delle piste?

Quali centraline atmosferiche e quante sono state localizzate nell’intorno di Linate e di Malpensa? Con quali risultati?

Ecco in attesa del 2050 perché non fornire i dati attuali, a fronte dell’esponenziale crescita del traffico aereo, quali recessioni e/o progressioni sono stati registrati nel corso degli ultimi 20anni?

venerdì 8 luglio 2022

La grandine rompe i finestrini, dal decollo dal Nicelli un DA62 in emergenza a Tessera

Nella giornata di Giovedì 7 Luglio, un DA62 (Diamond DA62),  un bimotore ad elica da 6 posti della Diamond Aircraft Industries, dopo il decollo dalla pista dell’aeroporto Nicelli del Lido di Venezia con destinazione la Germani, è dovuto atterrare in emergenza sul vicino aeroporto di Venezia Tessera.

I piloti alla guida del velivolo da sei posti, erano decollati in una situazione meteo critica e, probabilmente, avversa dall’aeroporto attiguo dell’isola del Lido di Venezia, Una grandinata improvvisa avrebbe colpito il DA62già nella fase di involo per il decollo, causando una immediata rottura dei vetri-finestrini anteriori del cockpit. Una circostanza che ha determinato una richiesta di emergenza con atterraggio sulla pista dello scalo intercontinentale di Venezia Tessera.

Il bimotore si è arrestato in pista ed è stato immediatamente soccorso. I due piloti, colpiti dai frantumi dei vetri, erano – riportano alcuni media – cosparsi di sangue delle schegge. Una miglior condizione avevano riportato i due passeggeri imbarcati.

giovedì 7 luglio 2022

Aeroporti, scioperi, voli cancellati, ritardi e disagi: un comunicato ENAC

ENAC interviene sui gestori aeroportuali: garantire azioni rigorose ed efficaci a tutela dei passeggeri

(comunicato del 7 luglio 2022)

L’ENAC interviene a sostegno dei passeggeri e dei loro diritti in questi giorni di difficoltà del trasporto aereo. In seguito ai recenti disservizi registrati presso alcuni scali nazionali, l’ENAC ha dato disposizione ai gestori aeroportuali affinché siano attivate in modo rigoroso ed efficace tutte le azioni utili per garantire una corretta e tempestiva assistenza ai passeggeri in caso di ritardi e cancellazioni.

Ai responsabili delle Direzioni Aeroportuali ENAC, è stato chiesto di incrementare la presenza e il presidio del personale dell’Ente negli aeroporti in modo che possano rappresentare un punto di riferimento per chiunque si trovi ad avere bisogno di informazioni o aiuto: indosseranno una pettorina con la scritta ENAC per essere facilmente individuabili. Sarà anche loro compito segnalare alle Direzioni eventuali problematiche o inefficienze.

È stata data disposizione affinché i punti ristoro dei terminal restino aperti anche oltre l’orario normale nel caso in cui siano annunciati o previsti ritardi o cancellazioni. I gestori degli aeroporti, inoltre, dovranno sempre assicurare la presenza di taxi e di mezzi di trasporto pubblico.

“Noi siamo impegnati nel tutelare i viaggiatori, li aiutiamo a rivendicare i loro diritti. Dobbiamo evidenziare che dai dati Eurocontrol nella settimana a cavallo tra giugno e luglio, tra i primi dieci aeroporti che determinano disservizi e ritardi non c’è uno scalo italiano e, comunque, i problemi derivano anche dai conflitti che, oggi, ci sono a livello di compagnie continentali, specialmente low cost – afferma il Presidente ENAC, Avvocato dello Stato Pierluigi Di Palma – Le nostre società aeroportuali sono impegnate a tutelare soprattutto i cittadini rimasti a terra e nelle ultime settimane sono stati erogati circa 450 milioni di euro di risarcimento. Come ha suggerito anche il ministro Giovannini, in questo periodo per prudenza è bene viaggiare con il bagaglio a mano”.


mercoledì 6 luglio 2022

Malpensa, Cargo City e Protocollo: il Comitato Varallo Pombia chiede la sospensione

Con il comunicato del 4 Luglio il Comitato Cittadini Varallo Pombia richiede un intervento immediato:

"Il Comitato Varallo ha in corso l’invio di una Lettera ai destinatari, CUV, SEA, ENAC, e soggetti interessati, per la immediata sospensione del Protocollo sottoscritto dai Sindaci del CUV, in relazione al Masterplan35 di Malpensa che impegna l’acquisizione di 44 ettari della Brughiera per l’insediamento del Cargo City.

Le evidenze prescrittive della seguente documentazione:

-Policy per l'installazione e la gestione di impianti fotovoltaici in aeroporto – 2010;

- Disposizione 0000035/GENDISP/DG del 14 aprile 2010 - Installazione impianti fotovoltaici in aeroporto;

-Linee guida Numero: 2022/001-APTPRO 28 Rev. 3 – Allegato 2e - SOSTENIBILITA’ E RESILIENZA NELLE INFRASTRUTTURE AEROPORTUALI;

- LG–2022/002-APT – VALUTAZIONE DEGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI NEI DINTORNI AEROPORTUALI Ed. n. 1 del 26 aprile 2022;

- Regolamento UE 139/2014;

impongono, infatti, l’espletamento preliminare delle suddette compatibilità di safety, risk assessment, habitat ed ambientali, con il coinvolgimento degli interlocutori indicati.

L’attivazione dello stesso impianto fotovoltaico, che è stato imposto e ritenuto preliminare allo scambio con la occupazione dei 44 ettari della Brughiera, ed alla formulazione di un eventuale Parere allo stesso Masterplan 2035, deve essere, pertanto, adeguatamente analizzato, verificato, circostanziato ed, infine, deliberato.

martedì 5 luglio 2022

Week end di cancellazioni dei voli e ritardi: il ruolo di Codici & ItaliaRimborsi

Nel contesto di una estate bollente, tra COVID, siccità e lo stress caotico nelle aerolinee e nei aeroporti dove emergono criticità nel ground e flight staff disponibile, proseguono le cancellazioni dei voli, i ritardi a catena e le sorti delle stesse aziende-airline.

A supporto dei passeggeri rimasti a casa, intrappolati nei terminal aeroportuali in attesa del volo che non arriva, intervengono le associazioni dei consumatori. In questa nota segnaliamo il ruolo di CODICI e di ItaliaRimborsi.

Nei loro siti web è possibile trovare supporto per la richiesta del risarcimento dei biglietti e del disagio sopportato in questi frangenti. Proponiamo a riguardo due comunicati stampa distinti:

“Codici: ritardi e voli cancellati, l’estate torrida dei passeggeri

Comunicato stampa -  23 Giugno 2022: Due casi, un campanello d’allarme.

Ritardi e tagli

Negli ultimi giorni il trasporto aereo ha registrato pesanti disagi per i passeggeri. Il riferimento è ai ritardi accumulati da diversi voli WizzAir, balzati agli onori della cronaca anche per il coinvolgimento di politici e vip, ed alla notizia del taglio di voli da parte di EasyJet per mancanza di personale.

Diritti calpestati

“La vicenda dei voli WizzAir è la cartina tornasole di un settore che vede troppo spesso i consumatori subire pesanti disagi – osserva Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e, come se non bastasse, sono costretti ad affrontare un percorso ad ostacoli per vedere riconosciuti i propri diritti, ottenendo rimborsi e indennizzi. Un discorso analogo quello di EasyJet. La compagnia riduce i voli promettendo prenotazioni alternative ai passeggeri. Il problema è che troppo spesso alle parole non seguono i fatti, che gli impegni per ridurre i disagi restano tali. L’esperienza della pandemia, in questo senso, è paradigmatica. I diritti sono stati trattati dalle compagnie come optional. È ora di cambiare rotta. I passeggeri devono essere rispettati e tutelati”.

Le cancellazioni di WizzAir e EasyJet

“Nelle ultime settimane si è registrato un numero notevole di voli cancellati – afferma Stefano Gallotta, Responsabile del settore Trasporti e Turismo di Codici – e questa problematica ha interessato anche WizzAir. Abbiamo ricevuto, ad esempio, la segnalazione di un gruppo di passeggeri del volo Corfù-Bari del 20 giugno, annullato a ridosso della partenza, quando alcuni avevano già fatto il check-in. Sono stati costretti a trascorrere la notte in aeroporto e il giorno successivo sono riusciti a prenotare un volo per Napoli, raggiungendo poi il capoluogo pugliese in pullman, il tutto a proprie spese. Tutto questo è tollerabile? In caso di cancellazione, con o senza riprogrammazione, comunicata nelle ultime due settimane prima della partenza, i passeggeri hanno diritto ad indennizzi che variano da 250 a 600 euro, a seconda della tratta. È bene ribadirlo. Riguardo la notizia su EasyJet che ridurrà i voli da luglio a settembre, la possibilità di riprenotare un volo alternativo che dovrebbe fornire la compagnia è una misura valida, ma i clienti devono accettarla, non può essere un’imposizione. Quindi attenzione alle comunicazioni che si ricevono”.

ItaliaRimborso ha stimato una somma di “Venticinque milioni di Euro da risarcire ai passeggeri per il solo mese di giugno, per via dei pesanti disservizi aerei”.

 

Comunicato 4 luglio ’22

Voli cancellati Bergamo Brindisi e ritorno, ai passeggeri 250 euro

Disservizi aerei nel weekend con diversi voli cancellati Ryanair

Possibile ottenere 250 euro, grazie al supporto di ItaliaRimborso

Giornata da dimenticare con pesanti disagi per i passeggeri aerei dei voli Bergamo Brindisi e Brindisi Bergamo, che, ieri, domenica 3 luglio, si sono visti cancellare improvvisamente i voli dalla compagnia aerea Ryanair.

I viaggiatori, secondo quanto analizzato da ItaliaRimborso, potrebbero richiedere la compensazione pecuniaria di 250 euro, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004.

Nella fattispecie il volo Bergamo Brindisi FR8495, che doveva partire alle 06:15 è stato annullato. Una cancellazione che ha comportato anche all'annullamento del volo Brindisi Bergamo FR8496, con partenza prevista alle 08:15, nelle medesime condizioni.

I passeggeri dei voli cancellati Ryanair Bergamo Brindisi e ritorno, per attivare l'assistenza di ItaliaRimborso e quindi procedere con la richiesta di compensazione, senza alcuna spesa, possono farlo attraverso la compilazione del form online presente nell'homepage del sito web italiarimborso.it.

lunedì 4 luglio 2022

Disagi passeggeri per cancellazioni e scioperi: CODACONS scrive ad ENAC e Ministro

Con il comunicato del 4 Luglio 2022 si profila un secondo tempo delle crisi estiva ed un supporto a tutela dei passeggeri

"AEREI, CODACONS SCRIVE A ENAC E MINISTRO GIOVANNINI: SUBITO TAVOLO DI CRISI PER EVITARE DISAGI A UTENTI

SERVE APRIRE CONFRONTO SU DIRITTI VIAGGIATORI E REGOLAMENTO SU ADR CON COMPAGNIE AEREE

In merito al caos nei cieli europei e ai disagi sul fronte del trasporto aereo il Codacons presenta oggi una istanza urgente all’Enac e al Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, chiedendo l’apertura di un tavolo di crisi con consumatori e compagnie aeree.

La raffica di cancellazioni dei voli registrata nell’ultimo periodo si ripercuoterà anche sui viaggiatori italiani, specie in occasione delle vacanze estive e delle partenze dei cittadini – spiega il Codacons – Una situazione che potrebbe coinvolgere centinaia di migliaia di utenti i quali rischiano non solo di perdere il volo, ma anche di non riuscire a raggiungere le mete di villeggiatura, perdendo quanto già pagato per soggiorni e servizi.

In tal senso crediamo sia indispensabile l’apertura di un tavolo di confronto con Enac, Mims, associazioni dei consumatori e compagnie aeree, volto a studiare le misure per tutelare al meglio i diritti dei viaggiatori in questa delicata situazione e rispristinare con effetto immediato le Adr (Alternative Dispute Resolution) con i vettori aerei, allo scopo di permettere agli utenti che dovessero subire disservizi di ottenere il modo facile e veloce rimborsi e indennizzi, al pari di quanto fatto tra Codacons e Ryanair.