giovedì 28 luglio 2022

Aeroporti, Piano di Emergenza Esterno-PEE e impianti a Rischio di Incidente Rilevante (RIR)

Un quadro indispensabile a predisporre le misure di intervento del “rischio aeronautico” associato alla definizione del Piano di Emergenza Esterno-Piano di Protezione Civile necessita la conoscenza ed identificazione territoriale della distribuzione regionale aziende RIR suddivise in Stabilimenti di Soglia Superiore (SSS) e Stabilimenti di Soglia Inferiore (SSI).

Se l'inventario nazionale degli stabilimenti a Rischio di incidente rilevante è predisposto dalla Direzione Generale per le Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali - Divisione III - Rischio rilevante e autorizzazione integrata ambientale in base ai dati comunicati dall’ ISPRA a seguito delle istruttorie sulle notifiche inviate dai Gestori degli stabilimenti soggetti al D.Lgs. 105/2015, ogni “Comune aeroportuale” di prima e seconda fascia dovrebbe mettere a disposizione della cittadinanza, in ottemperanza a quanto previsto dall'art.23 del D.Lgs.105/2015 "Attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose", le informazioni sui rischi di incidente rilevante per i cittadini e lavoratori notificate dai gestori degli stabilimenti interessati.

Ecco quindi l’indispensabilità e l’urgenza che, all’adeguamento Piano emergenza Aeroportuale-PEA e  l’adeguamento del Piano Emergenze Esterno/Piano Protezione Civile-PEE.

Il documento ENAC, Il Piano di Emergenza Aeroportuale l’implementazione del Reg. 139/2014, Direzione centrale vigilanza tecnica Ing. Claudio Eminente, rileva:

“FONTI NORMATIVE DEL PIANO DI EMERGENZA AERONAUTICA

• Annesso 14 ICAO Annex 14 – Chapter 9 9.1 Aerodrome Emergency Planning

• Doc 9137-PART 7 – Airport Emergency Planning

• Codice della Navigazione - Artt. 718, 726, 727

• Regolamento 139/2014 – Annex IV (ADR.OPS.B.005 Aerodrome emergency planning)

• Circolare ENAC APT 18 del 30 gennaio 2008

• Disposizione DG ENAC del 9.5.2019 prot. 53162

• Ordinanza di adozione dei singoli piani aeroportuali

EMERGENZE AERONAUTICHE AL DI FUORI DEL SEDIME

In tali evenienze si fa ricorso alle disposizioni del Codice di Protezione Civile, emanato con il D.Lgs n. 1 del 1 gennaio 2018 che individua come soggetti competenti in caso di emergenze:

- i prefetti, che coordinano i servizi di emergenza in occasione di eventi avversi e adottano i necessari provvedimenti

- le autorità territoriali di protezione civile (sindaci, sindaci metropolitani e presidenti di Regione), i quali predispongono e attuano i piani territoriali

- il Dipartimento di protezione civile indirizza, che promuove e coordina le attività delle amministrazioni dello Stato relative alle emergenze

- il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il quale assicura gli interventi di soccorso tecnico indifferibili e urgenti, di ricerca e salvataggio, assumendone la direzione e la responsabilità nell’immediatezza degli eventi.”

Nel frattempo dal web https://www.protezionecivile.gov.it/it/comunicato-stampa/eu-modex-italy-2022-la-protezione-civile-europea-si-esercita-milano-Comunicato Stampa, lo scorso 10 luglio 2022 si rileva la seguente nota:

“EU-Modex Italy 2022: la Protezione Civile Europea si esercita a Milano 3 giorni di esercitazione internazionale con squadre da Francia, Romania e Italia

Si è conclusa domenica 10 luglio l’esercitazione internazionale Modex-Italy 2022, organizzata a Milano dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, nell’ambito del Programma annuale Modex (MODule EXercise) del Meccanismo Unionale di Protezione Civile. L’esercitazione, iniziata venerdì 8 luglio, ha visto la partecipazione di 2 squadre USAR (Urban Search and Rescue) europee, provenienti da Francia e Romania oltre alla squadra USAR Italiana.

Lo scenario principale, collegato al piano di emergenza per i Giochi olimpici invernali Milano-Cortina 2026, ha visto, grazie alla disponibilità e all’impegno dell’Azienda Trasporti Milanesi ATM, la simulazione del collasso di un tunnel della linea della metropolitana, nei pressi della fermata San Donato Milanese, dovuto ad un incidente aereo, con coinvolgimento di un convoglio ferroviario.

L’esercitazione, coordinata dal Dipartimento, è stata definita e gestita per conto del CON (Centro Operativo Nazionale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco) dalla Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco della Lombardia in qualità di “executive partner” e in collaborazione con la Città Metropolitana e il Comune di Milano, Prefettura e Questura di Milano, ENAC, ANSV, Polizia Scientifica, e le società di gestione ATM S.p.A., SEA S.p.A.

Il particolare impianto esercitativo proposto e la possibilità di collaborazione con i componenti delle altre strutture di protezione civile europee, è stata una preziosa opportunità per testare la capacità organizzativa territoriale e aumentare le conoscenze relative a nuovi sistemi e metodi di coordinamento delle emergenze, con l’obbiettivo di implementare interoperabilità e cooperazione tra le componenti del soccorso urgente.

I Vigili del Fuoco, impegnati da anni nel sistema Europeo di Protezione Civile, con unità specializzate sul Meccanismo Europeo di protezione civile e in esercitazioni internazionali hanno inoltre gestito il Centro di Controllo dell’Esercitazione “ExCon” e coordinato, insieme ai colleghi del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, tutti gli eventi pianificati monitorando la sicurezza degli operatori e di tutto lo staff tramite l’ausilio di nuove tecnologie.

Osservatori internazionali e delegati della Commissione Europea hanno seguito i tre giorni di esercitazione”.

Nessun commento:

Posta un commento