giovedì 29 febbraio 2024

Malpensa e la sperimentazione decolli, i voli notturni: il primo flop: "Oleggio"

Ma perché i media lombardi e piemontesi focalizzano sul sorvolo di Oleggio, sull'ipotetica riduzione dell’impatto acustico “notturno” quando la stessa SEA nella Presentazione  del 15 novembre 2023, rileva, anticipa, alla pagina 9:

“Revisione delle SID – valutazioni ambientali  previsionali - Per le SID su piste 17R/L , sono state calcolate le mappe di rumore sulla base delle indicazioni di ENAV. Come tutte le valutazioni previsionali sono soggette a inevitabili approssimazioni, l’effettiva volabilità delle nuove SID e il loro impatto acustico, può essere quantificato in dettaglio solo in fase di sperimentazione”.

Nessuna garanzia, quindi, sulla mitigazione nel sorvolo di Oleggio. Anzi.

Se Andrea Baldassini, sindaco di Oleggio, “festeggia” il nuovo scenario come una vittoria perché solo il 30% dei voli potrebbe sorvolare il suo Comune, dimentica un dato fondamentale.

I voli notturni operativi autorizzati sono, al massimo, 17. 

Il 30% dei movimenti quindi,  identifica al massimo 6 (voli) notturni, ma solamente nel caso di venti favorevoli, quando il 98% dei voli a Malpensa opera verso nord, sulle piste 35 Destra E Sinistra.

Decollare sulle piste 17 R e L, comunque significa, per ogni aeromobile, attraversare il sedime aeroportuale dalla zona CargoCity verso il Terminal 2, con una percorrenza di rullaggio, tempo di volo e consumo carburante, perciò generando maggior impatto acustico al suolo ed emissioni gassose nel ciclo LTO.

Ma perché, quindi celebrare entusiasti ad un successo, quando i voli, comunque, sarebbero dirottati verso altro spazio aereo attiguo. Quando le rotte di decollo verso ovest, comunque, tutte, sorvolano il territorio piemontese.

La revisione dei decolli SIDs verso Sud, peraltro, con la virata a destra al fine pista 17 Destra, probabilmente anche prima, con l’inevitabile curva di virata, con l'inevitabile dispersione laterale della rotta, non assicura l'esclusione, di evitare il sorvolo del Comune di Oleggio.

Ma come verificare una possibile-stimata solo dal Sindaco - riduzione dell’impatto acustico dei caseggiati di Oleggio?

Come è ben noto agli esperti, la localizzazione di una o più centraline di monitoraggio (quale tipologia? V, A e/o M?) non assicura alcun, significativo, riscontro effettivo, oggettivo.

La zona di Oleggio è esterna alla zonizzazione LVA,  le centraline possono registrare un indice Lden, Lnight ad ogni singolo passaggio, senza, peraltro, alcuna ricaduta sulla classificazione acustica del Comune di Oleggio.

A conclusione di questa “pertinente” nota acustica/aeronautica, appaiono  del tutto immotivate le interviste, le dichiarazioni di alcuni Sindaci CUV e piemontesi, che tutt’al più interpretano una ipotetica mitigazione acustica di un territorio afflitto da ricadute ambientali in attesa di una mappatura correlata ad una inevitabile incremento dei voli. 

Come inquadrato dal Masterplan 2035 - Piano di Sviluppo Aeroportuale, dai circa 186mila/voli del 2018, a circa 202mila/2023 a quelli del 2035, quando all’epoca del Bridge erano stati registrati circa 260mila/anno, le stime dell'impatto acustico complessivo, a fronte di una Zonizzazione LVA dello scorso 17 aprile, dovranno risultare trasparenti e, finalmente, verificate.

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