COMUNICATO
STAMPA del 18 Luglio 2020.
MASTERPLAN MALPENSA 2035 ? PRIMA VENGONO AMBIENTE, SAFETY E RISK
MASTERPLAN MALPENSA 2035 ? PRIMA VENGONO AMBIENTE, SAFETY E RISK
Programma
Nazionale per la Safety dell’Aviazione Civile
Riservandoci
di valutare nel dettaglio il Masterplan che è stato depositato pochi
giorni fa presso il Ministero dell'Ambiente, possiamo al momento fare
le seguenti considerazioni di carattere generale.
Prendiamo
atto della prospettata nascita di un nuovo terminal passeggeri (c.d.
quarto
satellite)
e ci chiediamo sulla base di quali argomentazioni il Terminal 1 e 2
non sarebbero idonei a gestire i volumi di traffico previsti al 2035.
Ci chiediamo quali possono essere stati i limiti di safety & risk
assessment ipotizzati per giustificare la nascita di tale c.d. quarto
satellite, considerando le problematiche associate al Piano di
Rischio Aeroportuale (PEA) ed al Piano di Rischio Esterno (PEE).
Quanto
alla nuova "Airport city" che dovrebbe sorgere davanti
all’area antistante l’Hotel Sheraton
ci chiediamo come sia possibile che la stessa area rispetti i limiti
di cui alle aree di rischio e curve di isorischio previste dagli
articoli 707 e 715 del Codice della Navigazione; una realtà, questa
delle curve di isorischio, di cui la stessa ENAC su nostra richiesta
ci ha trasmesso solo una documentazione parziale, senza fornire
alcuna mappa relativa allo scenario futuro e che, probabilmente, ha
reso urgente la pianificazione del c.d quarto satellite vicino ai due
Terminal attualmente esistenti. Le stesse considerazioni possono
valere per l'ampliamento dell'area Cargo.
Come
è ben noto agli esperti, ai sindaci del CUV, ad ENAC ed anche a SEA,
sono solo le
curve
e gli indici di isorischio che definiscono il tetto dei voli massimi
giornalieri e annuali di un aeroporto e conseguentemente le aree
all'interno delle quali certe attività e/o opere di edificazione
sono ammesse; quanto stabilito dagli articoli 707 e 715 C.d.N deve
essere quindi rispettato.
Conseguentemente
se il Masterplan 2035, nella versione depositata pochi giorni fa, non dovesse
rispettare i limiti inderogabili di cui al Codice della Navigazione,
lo stesso sarebbe già da ritenersi in violazione degli standard di
rischio sanciti dai predetti articoli del Codice, da ENAC e
dall'EASA.
Anche
Malpensa dovrà essere a breve sottoposto alle valutazioni di
coerenza e conformità al Regolamento UE 139/2014, oltre al
Regolamento per la Costruzione e l'Esercizio di Aeroporti – RCEA –
ENAC, ovvero alle disposizioni di cui al Codice della Navigazione (di
cui al D.lgs. 96/2005 modificato e integrato dal D.Lgs. 151/2006),
che ha appunto introdotto al Capo III nuove previsioni normative in
materia di vincoli alla proprietà privata da apporre sui terreni
limitrofi agli aeroporti.
Con
la redazione del “Programma Nazionale per la Safety dell’Aviazione
Civile”, Edizione
4
del 9 gennaio 2020, ENAC si accinge a verificare le non conformità
delle infrastrutture aeroportuali italiane, incluso quindi anche
l’aeroporto di Malpensa; vedremo quindi quali saranno i riscontri
ed i rilievi sul Masterplan di Malpensa, che molto probabilmente
interviene sull’assetto piste-terminal-satelliti-taxiways, ossia su
una configurazione attuale complessiva già insolita e con piste
parallele ravvicinate.
Non
saremmo quindi sorpresi nel riscontrare che il Masterplan,
prefigurando tali verifiche da parte ENAC, abbia pianificato
anticipatamente opere ad hoc al fine di evitare “deroghe” e
“criticità”, potenziali limiti operativi con numero massimo di
movimenti/pista. Un layout aeroportuale che, tuttavia, conferma
l’impraticabilità di un potenziamento dello scalo di Malpensa.
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