Cosa accadrà nel breve periodo? Con quale dispositivo “amministrativo” il Governo potrà rilanciare il Masterplan 2035 recuperando 44 ettari della Brughiera, esterni all’attuale sedime? Il supporto che SEA, soggetto proponente del masterplan ed ENAC – che lo ha approvato – potranno riformulate tecnicamente l’esigenza di una Cargo City integrale: con parte interna ed esterna al sedime dello scalo.
In fondo, negli ultimi 25 anni, l’ampiezza del sedime è
stata estesa di oltre 300 ettari, senza trovare sostanziale opposizione da
parte dei Comitati dei cittadini, delle associazioni ambientaliste e delle
amministrazioni locali (CUV e altri). Il Parere positivo della Commissione di
VIA potrebbe aver circoscritto e argomentato “considerazioni ambientali” senza
adeguati supporti riguardanti i correlati ambiti di “safety e risk assessment”.
La Lega Ambiente di Gallarate, in un comunicato stampa del
27 Giugno (riportano alcuni media locali), ha fotografato, dal suo punto di vista, una
istantanea degli eventi:
"Non sappiamo quanti cittadini si siano resi conto
dell’inadeguatezza della classe dirigente della nostra Regione ad avere una
visione di ampio respiro, rispettosa dei cittadini, dell’ambiente, del bene
comune coinvolti nel Masterplan di Malpensa, nel quadrante nord-ovest di questo
territorio ed oltre, nel Piemonte.
In questi giorni abbiamo letto il comunicato stampa del
Parco Ticino piemontese, pubblicato sul sito dello stesso Parco, di cui
condividiamo i contenuti.
Si sono già espressi in modo contrario alla sfacciata
pretesa di SEA di cementificare 44 ettari di brughiera, il Parco Ticino
lombardo e parecchi Comuni lombardi. Ora anche il Parco Ticino piemontese ha
manifestato il proprio parere in una prospettiva territoriale più estesa e più
giusta.
Leggendo le conclusioni della Commissione VIA del Ministero
dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica troviamo ben esposto il parere
negativo alla cementificazione dei 44 ettari di brughiera, ma non solo.
Nelle 274 pagine che motivano il decreto ministeriale è stata smascherata l’incapacità della nostra Regione di capire e valutare la situazione oggettiva dell’intero territorio sottoposto ad impatti devastanti sulla salute delle persone e dell’ambiente da parte dell’aeroporto di Malpensa. Permane negli organi decisionali regionali e ora nazionali (v. dichiarazioni del ministro Giorgetti), una visione ottusa, particolare e parziale del problema. Riteniamo sia una visione impropria per un soggetto politico che dovrebbe invece rappresentare gli interessi delle popolazioni residenti e la tutela del territorio circostante l’aeroporto. Al contrario questa maggioranza è prona agli interessi del mercato al quale tutto è dovuto, convinta che le esigenze dei soggetti economici più forti significhi benessere per tutti, compresi i più deboli e indifesi. Nulla stanno imparando, e forse non lo vogliono nemmeno, dagli studi scientifici convalidati sull’impatto che una infrastruttura come Malpensa arreca al territorio, come pure risultano insensibili alla necessità di perseguire più faticosi e complessi percorsi di sviluppo aeroportuale senza consumo di nuovo suolo. Ne è espressione l’assurdo Protocollo firmato con i Sindaci del CUV, con le sue incongruenze legali che già da tempo sono state stigmatizzate dagli ambientalisti. Anche l’immagine dei nove Sindaci consenzienti è uscita a pezzi da questa vergognosa vicenda.
Come hanno potuto pensare i politici al governo regionale che una Commissione tecnica nazionale credesse davvero che l’impatto di Malpensa si dovesse limitare ai Comuni di sedime? Eppure è successo!
Opportunismo e incapacità politica sono stati ritenuti
elementi affidabili nella stanza dei bottoni. Questa è la classe dirigente
della Regione Lombardia, oramai abituata a banalizzare, sottovalutare le
istanze ambientali, considerare il particolare del qui ed ora perché altrimenti
la concorrenza del mercato… più importante del disegnare lo scenario generale
futuro che rimarrà in gestione alle future generazioni
Ribadiamo che la Commissione tecnica VIA invece ha fornito
un parere complesso, ricco di spunti attuali e attuabili, di aspetti legali, di
dati, in un’ampia prospettiva per il futuro. La Giunta e la maggioranza in
Regione si leggano prima le 274 pagine, solo dopo si esprimano pubblicamente
con cognizione di causa e nell’interesse prioritario delle collettività che
vivono e lavorano intorno e dentro Malpensa".
Nessun commento:
Posta un commento