martedì 6 giugno 2023

Aeroporti: masterplan futuri e i tanti fattori che influenzano la capacità di una pista

Una monopista, single runway a doppio senso/direzione di atterraggio, di 2400-3000 metri circa -  in questa fase storica del trasporto aereo, almeno in Italia – opera con una capacità pista variabile da 20 a 30 movimenti/ora. Ovvero un decollo ed un atterraggio potrebbero avvicendarsi in sequenza ogni due minuti. Qualora il masterplan futuro prospettasse un obiettivo di 60 movimenti/ora, inevitabilmente, la sequenza dei decolli e degli atterraggi inquadra uno scenario di un volo ogni minuto.

E’ una prospettiva verosimile? Qualche masterplan ha già posto un tale obiettivo di capacità pista?

Certo, le direzioni di decollo e di atterraggio, in funzione dei venti prevalenti e dei flussi degli avvicinamenti attivati potrebbero ridurre la capacità pista, anche se gli slots programmati potrebbero essere inferiori alla capacità pista nominale.

In generale sono molti fattori che influenzano la capacità di un aeroporto. Dipende dalla configurazione dell'aeroporto, dall'ambiente in cui operano gli aeromobili, dal tipo e dalle prestazioni dele flotte autorizzate, dalla tipologia degli ausili alla navigazione (ILS-RNAV), dalle tecniche procedure del flusso aereo(A-CDM), ecc.. Un elenco dei fattori più importanti include

-  La configurazione, layout, rullaggi taxiways, del sistema di piste;

-  La exit-entry/ways, high speed, ortogonali, loro numero;

-  Piazzali e terminal, passerelle;

-  Tempi di transito degli aeromobili sui piazzali, tempo di occupazione della pista  in arrivo e in partenza

-  Le dimensioni delle flotte/velivoli operative/i;

-  Condizioni meteorologiche prevalenti;

-  Procedure ciclo LTO per mitigazione acustica e riduzione CO2;

-  Percentuale attività flotte aviazione generale e privata;

-  Flusso orario e fasce orarie arrivi/partenze;

-  Scenari wake vortex/turbolence: frequenze heavy/light;

-  Spazio aereo di prossimità: in arrivo e partenza.

Ma quali simulation/models, quali algoritmi possono calcolare le capacità piste di aeroporti affossati nelle città, tra quartieri ad elevata densità di popolazione, circondati da centri commerciali, da ospedali e palestre e istituti scolatici, da edificazioni RIR, e magari, infine anche attraversati da ferrovie locali ed ad alta velocità ed autostrade? Senza trascurare la presenza di torrenti, fiumi e correnti sotterranee.

Ma, nel quadro delle evidenze scaturite dall’incremento dei movimenti/ora, all’ipotetico raddoppio dei voli per single-runway, oltre alle ricadute dell’impatto acustico – a fronte della riduzione pro-capite delle nuove flotte -  e all’impatto delle emissioni gassose primarie, secondarie e climalteranti, quali analisi devono essere predisposte?

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