mercoledì 14 giugno 2023

L'EASA e il rumore dei “droni”: da integrare con le flotte civili commerciali e generale: come misurarlo!

L'Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza aerea (EASA)ha proposto le linee guida per definire i livelli di rumore dei droni al di sotto dei 600 kg. Come fornire tecniche e procedure per misurare il rumore e il fastidio (annoyment) dei droni che sorvolano centri abitati in operazioni di volo a basso e medio rischio della categoria "specifica"  - low and medium-risk operations.

La proposta EASA sarà sottoposta anche alla consultazione pubblica. Al momento sono state rilevate note e commenti da produttori di UAS, operatori, mondo accademico e autorità aeronautiche nazionali.

Oltre alle linee guida, l'EASA fornisce anche un modello per una tipica relazione sul rumore che i richiedenti o i dichiaranti possono utilizzare per presentare i dati sul rumore, nonché un foglio di calcolo autoesplicativo che assiste le procedure di adeguamento del rumore. Per segnalare i livelli di rumore UAS secondo queste procedure, è indispensabile inviare i dati a noise@easa.europa.eu con la menzione [UAS Noise] nell'oggetto dell'e-mail.

EASA: note di sintesi

“Nel 2018 è stato adottato un nuovo regolamento di base (regolamento (UE) 2018/1139), seguito dal nuovo Regolamento di esecuzione (UE) 2019/947 della Commissione europea (divenuto applicabile il 31 dicembre 2020) e del regolamento delegato (UE) 2019/945 (divenuto applicabile il 1° luglio 2019).

Questi documenti stabiliscono il nuovo quadro normativo UAS, che è un approccio basato sul rischio proporzionale all'UAS. Il suo pilastro è l'identificazione di tre categorie di operazioni: "aperte", "specifiche" e "certificate".

Il regolamento (UE) 2019/945 include i requisiti sul rumore attraverso la marcatura CE per un numero limitato delle operazioni UAS (per la categoria “aperta” e per la categoria “specifica” per le operazioni conformi con uno scenario standard).

Per le operazioni della categoria "specifica", autorizzazione operativa rilasciata dall'autorità competente è richiesta l'autorizzazione, a meno che l'operazione non rientri in uno scenario standard. Queste linee guida possono essere utilizzato per la valutazione delle emissioni acustiche in sede di rilascio dell'autorizzazione operativa per gli UAS operanti nel categoria “specifica” (rischio basso e medio), ove ritenuto opportuno dalle autorità competenti.

Forniscono un metodo coerente per misurare il rumore degli aeromobili senza pilota (UA) con un MTOM fino a 600 kg. Questo metodo può essere applicato a vari progetti di UA (multicotteri, velivoli ad ala fissa, elicotteri, convertiplani e altro) e si occupa di due procedure: un volo livellato misurazione e, per i progetti che consentono un volo stazionario, una misurazione del volo stazionario.

Il metodo è il risultato di diversi anni di studi sul rumore UA condotti dall'Agenzia, con considerazione degli  aspetti pratici e della percezione umana del rumore UA (psicoacustica).

Il metodo di misurazione del rumore è progettato per fornire misurazioni del rumore accurate e ripetibili e livelli di rumore che consentono un confronto equo tra i vari progetti UA. Sono pensati per essere pertinenti alle normali operazioni UA previste, pur rimanendo proporzionate (in complessità e costo) a il design degli UA. Queste linee guida possono essere utilizzate ad esempio dai produttori di UAS, dagli operatori o dalla misurazione del rumore organizzazioni, su base volontaria, per stabilire i livelli di rumore associati a progetti particolari e operazioni. Si raccomanda che i livelli di rumore risultanti siano comunicati all'Agenzia, che lo intende costruire un archivio pubblico online. I dati dovrebbero essere a disposizione dell'operatore per la dichiarazione di la conformità dell'UAS alle norme dell'Unione e nazionali in materia di tutela ambientale e di l'autorità competente al fine di valutare tale dichiarazione.”

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