Riscontro di sintesi e programmatica.
“Negli ultimi tre anni si sono accesi i riflettori sulle
prestazioni ambientali del settore dell’aviazione e sulle sfide future che dovrà
affrontare per garantirsi il nulla osta ad operare. Il terzo Rapporto
ambientale sull’aviazione europea fornisce una panoramica obiettiva degli
sviluppi significativi che si sono verificati in risposta a questa situazione.
Se da un lato il settore offre connettività, vantaggi economici
e stimola l’innovazione, dall’altro i cittadini europei sono sempre più
consapevoli dell’impatto che le attività dell’aviazione hanno sulla loro
qualità di vita attraverso i cambiamenti climatici, l’inquinamento acustico e
la qualità dell’aria, e molti sono disposti a intervenire per rispondere a
queste preoccupazioni. Questo discorso vale soprattutto per il cambiamento
climatico, considerato dagli europei il problema più grave che il mondo si trova
ad affrontare. Da queste sfide derivano anche le opportunità per le imprese di
costruire le proprie strategie e il proprio marchio attorno a questa priorità fondamentale
della sostenibilità per ridurre il proprio impatto ambientale e attrarre una
quota di mercato, talenti e investimenti crescenti, oltre a responsabilizzare i
clienti a unirsi alla lotta contro il cambiamento climatico in questo decennio
decisivo.
Anche la collaborazione su larga scala tra parti
interessate, pubbliche e private, sarà della massima importanza per migliorare
le misure esistenti e individuarne di nuove, in grado di raggiungere gli
obiettivi del Green Deal europeo.
Questo rapporto fornisce una fonte di informazioni chiare e
accurate per informare e agevolare le discussioni e la cooperazione in Europa.
Il futuro a lungo termine del settore dell’aviazione dipenderà dal successo di
questo sforzo.”
“Nei prossimi vent’anni, il rinnovo della flotta potrebbe
portare a una riduzione dell’esposizione totale al rumore negli aeroporti
europei, misurata dagli indicatori Lden e Lnight”.
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