Nella Regione Lombardia gli aeroporti sono diversi, numerosi, tra Aviazione Commerciale, Aviazione Leggera e campi di volo sono almeno 15. Senza elencarli tutti, basterà indicare i maggiori. Da Malpensa a Linate, a Bergamo a Brescia Montichiari, Trascurando in questa nota le attività militari delle aerobasi, sarebbero localizzati 13 aeroporti, , un idroscalo ed 1 eliporto. Sono state autorizzate altre attività aeree “private”?
E’ certo che le cosiddette “servitù aeronautiche” ICAO-EASA-ENAC
inerenti tali attività aeree di ogni singola “scalo” debbano essere adottate ed
approvate, a salvaguardia delle attività aeree, ovvero alla sicurezza del
volo-safety di un velivolo, ma a che a tutela e salvaguardia dei cittadini,
delle comunità e dell’habitat insediato in prossimità di una
pista/elisuperficie e sottostanti alle traiettorie di decollo e atterraggio. Le
normative e regolamentazioni “vigenti” sono adottate, ottemperate e in,
definitiva “approvate”?
Ma quali sono le “servitù aeronautiche” basilari?
Sono i vincoli delle Piano Limitazione Ostacoli, il Piano di
Rischio, il Rischio Terzi, il Piano di Emergenza Esterno-PEE ad un sedime, il
Piano di Emergenza Esterno-PEA, le Mappe di Vincolo. E, infine, anche l’analisi
e valutazioni delle ripercussioni che un incidente aereo potrebbe innescare
qualora nel crash fosse coinvolto uno stabilimento RIR-Rischio Incidente Rilevante.
Analisi e valutazioni di conformità che dovrebbero essere
verificate con safety e risk assessment qualora fossero rilevate eventuali
inadempienze. Verificando l’indice “risk tolerability. Il PGT-Piano del Governo
del Territorio emanato dalla specifica normativa regionale, nel caso al Regione
Lombardia, lo ha circonstanziato? I vari PGT territoriali sono aggiornati?
Nella nota successiva viene, invece, proposta la sintesi del
PGT emanato dal Comune di Vizzola Ticino in Provincia di Varese nel Febbraio
2013.
Testo presentato e download dal web della Regionale
Lombardia: “Rivolto a: Enti e operatori
“La legge per il
governo del territorio (l.r. n. 12 del 2005) ha rinnovato in maniera
sostanziale la disciplina urbanistica e realizzato una sorta di "testo
unico" regionale mediante l'unificazione di discipline di settore
attinenti all'assetto del territorio (urbanistica, edilizia, tutela
idrogeologica e antisismica, ecc.). La pianificazione comunale si attua attraverso
il Piano di Governo del Territorio (PGT), che è articolato dai seguenti atti:
Documento di Piano che contiene gli elementi conoscitivi del
territorio e le linee di sviluppo che l'amministrazione comunale intende
perseguire nonché definisce l’assetto geologico, idrogeologico e sismico, ai
sensi dell’articolo 57
Piano dei Servizi che riguarda le modalità di inserimento
delle attrezzature di interesse pubblico o generale nel quadro insediativo
Piano delle Regole nel quale sono contenuti gli aspetti regolamentativi
e gli elementi di qualità della città costruita.
Regione Lombardia sostiene i Comuni attraverso una serie di
azioni che riguardano:
la definizione di linee strategiche regionali per il
territorio lombardo contenuta nel Piano Territoriale Regionale (PTR) l'emanazione
di delibere di indirizzi e criteri attuativi della Legge per il governo del
territorio relativi ai temi della pianificazione locale.
La legge prevede inoltre, a supporto dell'attività di
programmazione e pianificazione:
il SIT integrato (Sistema Informativo Territoriale
integrato), al fine di disporre di elementi conoscitivi per la definizione
delle scelte di programmazione, di pianificazione e per l'attività progettuale
e la condivisione in formato digitale dei PGT tramite l'applicativo PGTWEB la
valutazione ambientale dei piani (VAS), al fine di garantirne la sostenibilità.
L’art. 13 della Legge per il governo del territorio prevede
che i Comuni lombardi interessati da obiettivi prioritari di interesse
regionale e sovraregionale, indicati nel PTR approvato nel 2010 ed annualmente
aggiornato, sono tenuti all'invio del PGT adottato, o di sua varianti, per la
verifica di compatibilità con il PTR.
Regione Lombardia ha messo a disposizione dei Comuni SIMON
l’applicativo web per poter effettuare il monitoraggio del proprio Piano di
Governo del Territorio sia a livello di attuazione delle previsioni che per gli
effetti ambientali indotti dall’attuazione del piano stesso.
Comune di Vizzola Ticino-Varese
“Piano Governo Territorio
Il Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) è uno strumento
urbanistico di nuova genarazione, redatto ai sensi della L.R. n. 12/2005 e
s.m.i., che va a sostituire il precedente P.R.G. (Piano Regolatore Generale),
ed è articolato in tre documenti fondamentali che nel complesso definiscono
l’assetto dell’intero territorio:
DOCUMENTO DI PIANO: strumento che esplicita e definisce
strategie, obiettivi e azioni attraverso cui perseguire un quadro complessivo
di sviluppo socio-economico e infrastrutturale del territorio, considerando le
risorse ambientali, paesaggistiche e culturali a disposizione come elementi
essenziali e da valorizzare. Determina gli obiettivi quantitativi di sviluppo
tenendo conto della riqualificazione del territorio, della minimizzazione del
consumo di suolo, della definizione dell’assetto viabilistico e della mobilità,
della possibilità di utilizzo e miglioramento dei servizi pubblici e di
interesse pubblico. Individua gli ambiti di trasformazione, definendo i
relativi criteri d’intervento, preordinati alla tutela ambientale,
paesaggistica e storico-monumentale, ecologica, geologica, idrogeologica e
sismica.
PIANO DEI SERVIZI: definisce l’armonizzazione e la
razionalizzazione tra gli insediamenti e il sistema dei servizi e delle
attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale. Definisce e
localizza tutte le attrezzature pubbliche in funzione del loro utilizzo da
parte della popolazione residente, gravitante e che verrà ad insediarsi sul
territorio comunale, introducendo valutazioni complesse sull’utenza, sui costi
dei servizi e sul possibile ruolo dei privati nella realizzazione di alcune
tipologie di servizi.
PIANO DELLE REGOLE: regolamenta gli aspetti e gli elementi
di qualità della città consolidata. Individua i nuclei di antica formazione ed
identifica i beni ambientali e storico-artistico e monumentali oggetto di
tutela, definendo le caratteristiche fisico-morfologiche che connotano
l’esistente, da rispettare in caso di eventuali interventi integrativi o
sostitutivi, nonché le modalità di intervento, anche mediante pianificazione
attuativa o permesso di costruire convenzionato, nel rispetto dell’impianto
urbano esistente, ed i criteri di valorizzazione degli immobili vincolati.
Aeroporto Malpensa, PGT, Piano di Governo del Territorio
2013
Categoria: Aeroporti, Altri scali, Malpensa, Pubblicazioni,
Archivio, Dossier, Convegni, Incidenti aerei, Piani di rischio, Std ICAO ENAC
Coerenze ed interrogativi correlati all'Art. 715 CdN, ovvero
al rischio terzi (pag. 54)
Il Comune di Vizzola Ticino in Provincia di Varese nel
Febbraio 2013 in un documento di 100 pagine ha, nell'aggiornamento del PGT,
Piano di Governo del Territorio, come riporta lo stesso testo “Per rispondere
nel modo più aderente possibile alla natura complessa del governo delle
trasformazioni urbane, l’articolazione dei contenuti della pianificazione
comunale prevede nella legge una separazione degli strumenti che comunque
operano dentro ad un quadro strategico unitario. Secondo questa concezione il
PGT si articola in tre atti:
• “Documento di Piano” con contenuti di carattere
prevalentemente strategico, quale elemento “di regia” di una politica
complessiva sul territorio, armonizzata rispetto agli obiettivi ed alle
procedure ma anche attenta a problemi di efficacia e di opportunità, attraverso
un sistema di relazioni fondato su meccanismi di reciproca coerenza (non a
senso unico) e attenzione alle dinamiche della evoluzione dei sistemi urbani;
• “Piano dei Servizi” al quale è affidato l’armonizzazione
tra insediamenti e città pubblica e dei servizi;
• “Piano delle Regole” al quale sono affidati gli aspetti di
regolamentazione e gli elementi di qualità della città costruita.
Piano dei Servizi e Piano delle Regole, pur congegnati in
modo da avere autonomia di elaborazione, previsione ed attuazione,
interagiscono costantemente attraverso la coerenza e il reciproco rapporto con
il Documento di Piano. Il Documento di Piano si deve dotare di un apparato
conoscitivo sufficiente a determinare regole, direttive ed indirizzi che sono
poi approfondite e specificate nel Piano dei Servizi.”
A pagina 51, alla voce “I PIANI DI RISCHIO, Art. 707 e 715
del Codice di navigazione, dopo aver illustrato le tre Zone, A, B e C , dove,
coerentemente, si legge “fermo restando il mantenimento delle edificazioni e delle
attività esistenti sul territorio, per i nuovi insediamenti saranno applicabili
i seguenti indirizzi, in termini di contenimento del carico antropico e di
individuazione delle attività compatibili, che i Comuni dovranno articolare e
dettagliare nei piani di rischio in coerenza con la propria regolamentazione
urbanistico-edilizia”, l’attuazione dell’art. 715 del “Codice della
Navigazione” in vigore dal 23/10/2005 indica che la presenza di un aeroporto
nel territorio rappresenta indubbiamente, da un punto di vista economico e
sociale, un beneficio per l’area in cui è inserito.
L’art. 715 del “Codice della Navigazione” tutela le aree limitrofe agli aeroporti dal rischio derivante dalle attività aeronautiche, attraverso un modello matematico che fornisce livelli di rischio individuale. Tali livelli di rischio fanno riferimento alla probabilità che un individuo, residente permanentemente nei dintorni di un aeroporto, ha di rimanere coinvolto in un incidente aereo. Il modello fornisce una serie di curve isorischio caratterizzate da valori da 1x10-4 a 1x10-6. Il comune di Vizzola Ticino è interessato dal Piano di Rischio 715, curve di isorischio, nell’ipotesi “terza pista”.
La policy di attuazione definisce le misure da applicare
nelle aree esterne agli aeroporti
interessate dalle curve di isorischio generate come out-put
del modello. Le misure di tutela si concretizzano nell’individuazione dell’uso
del territorio e delle attività incompatibili con il livello di rischio
associato all’attività di volo presente nell’aeroporto. Il modello matematico
pone sotto tutela le aree:
- “ad alta tutela”: quella ricadente all’interno delle curve
caratterizzate dal valore 1x10-4;
- “interna”: quella ricadente tra la curva del valore 1x10-4
e quella caratterizzata dal valore 1x10-5;
- “intermedia”: quella ricadente tra la curva 1x10-5 e la
curva 1x10-6.
Policy di attuazione “area ad alta tutela”:
normalmente tale area ricade internamente al sedime
aeroportuale; qualora invece ricada esternamente deve evitarsi la presenza
continua di persone; sono da approfondire criteri in merito ad eventuali
demolizioni e/o misure di regressione rispetto alle opere esistenti. Policy di
attuazione “area interna”: in merito alle opere esistenti possono essere
valutate misure di contenimento e di riconversione finalizzate a diminuire il
carico antropico dell’area. In linea generale non va consentita la
realizzazione di nuove opere. Policy di attuazione “area intermedia”: le opere
esistenti non sono oggetto di intervento, possono essere previste misure di
contenimento. In merito alla realizzazione di nuove opere/attività è coerente
la previsione di nuove funzioni non residenziali caratterizzatedalla presenza
di un modesto numero di persone. Quanto detto sempre verificato in rapporto ai
livelli di carico antropico presenti allo stato attuale”.
Policy di attuazione “area ad alta tutela”: normalmente tale area ricade internamente al sedime aeroportuale; qualora invece ricada esternamente deve evitarsi la presenza continua di persone; sono da approfondire criteri in merito ad eventuali demolizioni e/o misure di regressione rispetto alle opere esistenti.
Policy di attuazione “area interna”: in merito alle opere esistenti possono essere valutate misure di contenimento e di riconversione finalizzate a diminuire il carico antropico dell’area. In linea generale non va consentita la realizzazione di nuove opere. Policy di attuazione “area intermedia”: le opere esistenti non sono oggetto di intervento, possono essere previste misure di contenimento. In merito alla realizzazione di nuove opere/attività è coerente la previsione di nuove funzioni non residenziali caratterizzate dalla presenza di un modesto numero di persone. Quanto detto sempre verificato in rapporto ai livelli di carico antropico presenti allo stato attuale”.
Ma é dall''illustrazione del Tavola del Piano di Rischio
“715” di pagina 54 che scaturisce un interrogativo fondamentale: tale mappa,
infatti, non sembrerebbe riguardale le cosiddette curve di isorischio delle
attuali due piste 35L e 35R, ma lo scenario delle curve di isorischio del
masterplan con le tre piste. Con una spalmatura dei voli di uno scenario ben
diversificato rispetto al volume di traffico sulle odierne due piste (con
Bridge e senza). Perché? Quale la ragione? Non sono state modelizzate le curve
del “rischio terzi” e/o tali scenari non sono stati ancora divulgati?
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