giovedì 15 dicembre 2022

Aeroporti, Lombardia: il Piano di Governo del Territorio (PGT) e le servitù aeronautiche

Nella Regione Lombardia gli aeroporti sono diversi, numerosi, tra Aviazione Commerciale, Aviazione Leggera e campi di volo sono almeno 15. Senza elencarli tutti, basterà indicare i maggiori. Da Malpensa a Linate, a Bergamo a Brescia Montichiari, Trascurando in questa nota le attività militari delle aerobasi, sarebbero localizzati 13 aeroporti, , un idroscalo ed 1 eliporto. Sono state autorizzate altre attività aeree “private”?

E’ certo che le cosiddette “servitù aeronautiche” ICAO-EASA-ENAC inerenti tali attività aeree di ogni singola “scalo” debbano essere adottate ed approvate, a salvaguardia delle attività aeree, ovvero alla sicurezza del volo-safety di un velivolo, ma a che a tutela e salvaguardia dei cittadini, delle comunità e dell’habitat insediato in prossimità di una pista/elisuperficie e sottostanti alle traiettorie di decollo e atterraggio. Le normative e regolamentazioni “vigenti” sono adottate, ottemperate e in, definitiva “approvate”?

Ma quali sono le “servitù aeronautiche” basilari?

Sono i vincoli delle Piano Limitazione Ostacoli, il Piano di Rischio, il Rischio Terzi, il Piano di Emergenza Esterno-PEE ad un sedime, il Piano di Emergenza Esterno-PEA, le Mappe di Vincolo. E, infine, anche l’analisi e valutazioni delle ripercussioni che un incidente aereo potrebbe innescare qualora nel crash fosse coinvolto uno stabilimento RIR-Rischio Incidente Rilevante.

Analisi e valutazioni di conformità che dovrebbero essere verificate con safety e risk assessment qualora fossero rilevate eventuali inadempienze. Verificando l’indice “risk tolerability. Il PGT-Piano del Governo del Territorio emanato dalla specifica normativa regionale, nel caso al Regione Lombardia, lo ha circonstanziato? I vari PGT territoriali sono aggiornati?

Nella nota successiva viene, invece, proposta la sintesi del PGT emanato dal Comune di Vizzola Ticino in Provincia di Varese nel Febbraio 2013.

Testo presentato e download dal web della Regionale Lombardia: “Rivolto a: Enti e operatori

 “La legge per il governo del territorio (l.r. n. 12 del 2005) ha rinnovato in maniera sostanziale la disciplina urbanistica e realizzato una sorta di "testo unico" regionale mediante l'unificazione di discipline di settore attinenti all'assetto del territorio (urbanistica, edilizia, tutela idrogeologica e antisismica, ecc.). La pianificazione comunale si attua attraverso il Piano di Governo del Territorio (PGT), che è articolato dai seguenti atti:

Documento di Piano che contiene gli elementi conoscitivi del territorio e le linee di sviluppo che l'amministrazione comunale intende perseguire nonché definisce l’assetto geologico, idrogeologico e sismico, ai sensi dell’articolo 57

Piano dei Servizi che riguarda le modalità di inserimento delle attrezzature di interesse pubblico o generale nel quadro insediativo

Piano delle Regole nel quale sono contenuti gli aspetti regolamentativi e gli elementi di qualità della città costruita.

Regione Lombardia sostiene i Comuni attraverso una serie di azioni che riguardano:

la definizione di linee strategiche regionali per il territorio lombardo contenuta nel Piano Territoriale Regionale (PTR) l'emanazione di delibere di indirizzi e criteri attuativi della Legge per il governo del territorio relativi ai temi della pianificazione locale.

La legge prevede inoltre, a supporto dell'attività di programmazione e pianificazione:

il SIT integrato (Sistema Informativo Territoriale integrato), al fine di disporre di elementi conoscitivi per la definizione delle scelte di programmazione, di pianificazione e per l'attività progettuale e la condivisione in formato digitale dei PGT tramite l'applicativo PGTWEB la valutazione ambientale dei piani (VAS), al fine di garantirne la sostenibilità.

L’art. 13 della Legge per il governo del territorio prevede che i Comuni lombardi interessati da obiettivi prioritari di interesse regionale e sovraregionale, indicati nel PTR approvato nel 2010 ed annualmente aggiornato, sono tenuti all'invio del PGT adottato, o di sua varianti, per la verifica di compatibilità con il PTR.

Regione Lombardia ha messo a disposizione dei Comuni SIMON l’applicativo web per poter effettuare il monitoraggio del proprio Piano di Governo del Territorio sia a livello di attuazione delle previsioni che per gli effetti ambientali indotti dall’attuazione del piano stesso.

Comune di Vizzola Ticino-Varese

“Piano Governo Territorio

Il Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) è uno strumento urbanistico di nuova genarazione, redatto ai sensi della L.R. n. 12/2005 e s.m.i., che va a sostituire il precedente P.R.G. (Piano Regolatore Generale), ed è articolato in tre documenti fondamentali che nel complesso definiscono l’assetto dell’intero territorio:

DOCUMENTO DI PIANO: strumento che esplicita e definisce strategie, obiettivi e azioni attraverso cui perseguire un quadro complessivo di sviluppo socio-economico e infrastrutturale del territorio, considerando le risorse ambientali, paesaggistiche e culturali a disposizione come elementi essenziali e da valorizzare. Determina gli obiettivi quantitativi di sviluppo tenendo conto della riqualificazione del territorio, della minimizzazione del consumo di suolo, della definizione dell’assetto viabilistico e della mobilità, della possibilità di utilizzo e miglioramento dei servizi pubblici e di interesse pubblico. Individua gli ambiti di trasformazione, definendo i relativi criteri d’intervento, preordinati alla tutela ambientale, paesaggistica e storico-monumentale, ecologica, geologica, idrogeologica e sismica.

PIANO DEI SERVIZI: definisce l’armonizzazione e la razionalizzazione tra gli insediamenti e il sistema dei servizi e delle attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale. Definisce e localizza tutte le attrezzature pubbliche in funzione del loro utilizzo da parte della popolazione residente, gravitante e che verrà ad insediarsi sul territorio comunale, introducendo valutazioni complesse sull’utenza, sui costi dei servizi e sul possibile ruolo dei privati nella realizzazione di alcune tipologie di servizi.

PIANO DELLE REGOLE: regolamenta gli aspetti e gli elementi di qualità della città consolidata. Individua i nuclei di antica formazione ed identifica i beni ambientali e storico-artistico e monumentali oggetto di tutela, definendo le caratteristiche fisico-morfologiche che connotano l’esistente, da rispettare in caso di eventuali interventi integrativi o sostitutivi, nonché le modalità di intervento, anche mediante pianificazione attuativa o permesso di costruire convenzionato, nel rispetto dell’impianto urbano esistente, ed i criteri di valorizzazione degli immobili vincolati.

Aeroporto Malpensa, PGT, Piano di Governo del Territorio 2013

Categoria: Aeroporti, Altri scali, Malpensa, Pubblicazioni, Archivio, Dossier, Convegni, Incidenti aerei, Piani di rischio, Std ICAO ENAC

Coerenze ed interrogativi correlati all'Art. 715 CdN, ovvero al rischio terzi (pag. 54)

Il Comune di Vizzola Ticino in Provincia di Varese nel Febbraio 2013 in un documento di 100 pagine ha, nell'aggiornamento del PGT, Piano di Governo del Territorio, come riporta lo stesso testo “Per rispondere nel modo più aderente possibile alla natura complessa del governo delle trasformazioni urbane, l’articolazione dei contenuti della pianificazione comunale prevede nella legge una separazione degli strumenti che comunque operano dentro ad un quadro strategico unitario. Secondo questa concezione il PGT si articola in tre atti:

• “Documento di Piano” con contenuti di carattere prevalentemente strategico, quale elemento “di regia” di una politica complessiva sul territorio, armonizzata rispetto agli obiettivi ed alle procedure ma anche attenta a problemi di efficacia e di opportunità, attraverso un sistema di relazioni fondato su meccanismi di reciproca coerenza (non a senso unico) e attenzione alle dinamiche della evoluzione dei sistemi urbani;

• “Piano dei Servizi” al quale è affidato l’armonizzazione tra insediamenti e città pubblica e dei servizi;

• “Piano delle Regole” al quale sono affidati gli aspetti di regolamentazione e gli elementi di qualità della città costruita.

Piano dei Servizi e Piano delle Regole, pur congegnati in modo da avere autonomia di elaborazione, previsione ed attuazione, interagiscono costantemente attraverso la coerenza e il reciproco rapporto con il Documento di Piano. Il Documento di Piano si deve dotare di un apparato conoscitivo sufficiente a determinare regole, direttive ed indirizzi che sono poi approfondite e specificate nel Piano dei Servizi.”

A pagina 51, alla voce “I PIANI DI RISCHIO, Art. 707 e 715 del Codice di navigazione, dopo aver illustrato le tre Zone, A, B e C , dove, coerentemente, si legge “fermo restando il mantenimento delle edificazioni e delle attività esistenti sul territorio, per i nuovi insediamenti saranno applicabili i seguenti indirizzi, in termini di contenimento del carico antropico e di individuazione delle attività compatibili, che i Comuni dovranno articolare e dettagliare nei piani di rischio in coerenza con la propria regolamentazione urbanistico-edilizia”, l’attuazione dell’art. 715 del “Codice della Navigazione” in vigore dal 23/10/2005 indica che la presenza di un aeroporto nel territorio rappresenta indubbiamente, da un punto di vista economico e sociale, un beneficio per l’area in cui è inserito.

L’art. 715 del “Codice della Navigazione” tutela le aree limitrofe agli aeroporti dal rischio derivante dalle attività aeronautiche, attraverso un modello matematico che fornisce livelli di rischio individuale. Tali livelli di rischio fanno riferimento alla probabilità che un individuo, residente permanentemente nei dintorni di un aeroporto, ha di rimanere coinvolto in un incidente aereo. Il modello fornisce una serie di curve isorischio caratterizzate da valori da 1x10-4 a 1x10-6. Il comune di Vizzola Ticino è interessato dal Piano di Rischio 715, curve di isorischio, nell’ipotesi “terza pista”.

La policy di attuazione definisce le misure da applicare nelle aree esterne agli aeroporti

interessate dalle curve di isorischio generate come out-put del modello. Le misure di tutela si concretizzano nell’individuazione dell’uso del territorio e delle attività incompatibili con il livello di rischio associato all’attività di volo presente nell’aeroporto. Il modello matematico pone sotto tutela le aree:

- “ad alta tutela”: quella ricadente all’interno delle curve caratterizzate dal valore 1x10-4;

- “interna”: quella ricadente tra la curva del valore 1x10-4 e quella caratterizzata dal valore 1x10-5;

- “intermedia”: quella ricadente tra la curva 1x10-5 e la curva 1x10-6.

Policy di attuazione “area ad alta tutela”:

normalmente tale area ricade internamente al sedime aeroportuale; qualora invece ricada esternamente deve evitarsi la presenza continua di persone; sono da approfondire criteri in merito ad eventuali demolizioni e/o misure di regressione rispetto alle opere esistenti. Policy di attuazione “area interna”: in merito alle opere esistenti possono essere valutate misure di contenimento e di riconversione finalizzate a diminuire il carico antropico dell’area. In linea generale non va consentita la realizzazione di nuove opere. Policy di attuazione “area intermedia”: le opere esistenti non sono oggetto di intervento, possono essere previste misure di contenimento. In merito alla realizzazione di nuove opere/attività è coerente la previsione di nuove funzioni non residenziali caratterizzatedalla presenza di un modesto numero di persone. Quanto detto sempre verificato in rapporto ai livelli di carico antropico presenti allo stato attuale”.

Policy di attuazione “area ad alta tutela”: normalmente tale area ricade internamente al sedime aeroportuale; qualora invece ricada esternamente deve evitarsi la presenza continua di persone; sono da approfondire criteri in merito ad eventuali demolizioni e/o misure di regressione rispetto alle opere esistenti.

Policy di attuazione “area interna”: in merito alle opere esistenti possono essere valutate misure di contenimento e di riconversione finalizzate a diminuire il carico antropico dell’area. In linea generale non va consentita la realizzazione di nuove opere. Policy di attuazione “area intermedia”: le opere esistenti non sono oggetto di intervento, possono essere previste misure di contenimento. In merito alla realizzazione di nuove opere/attività è coerente la previsione di nuove funzioni non residenziali caratterizzate dalla presenza di un modesto numero di persone. Quanto detto sempre verificato in rapporto ai livelli di carico antropico presenti allo stato attuale”.

Ma é dall''illustrazione del Tavola del Piano di Rischio “715” di pagina 54 che scaturisce un interrogativo fondamentale: tale mappa, infatti, non sembrerebbe riguardale le cosiddette curve di isorischio delle attuali due piste 35L e 35R, ma lo scenario delle curve di isorischio del masterplan con le tre piste. Con una spalmatura dei voli di uno scenario ben diversificato rispetto al volume di traffico sulle odierne due piste (con Bridge e senza). Perché? Quale la ragione? Non sono state modelizzate le curve del “rischio terzi” e/o tali scenari non sono stati ancora divulgati?

 

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