La certificazione all’attività di volo, con l’implementazione degli standards operativi, dopo i limiti e divieti imposti dal Congresso USA nel 2020 - a seguito dei due incidenti in Indonesia ed Etiopia, che aveva provocato 346 vittime - è stata confermata. La Boeing, maggior costruttore USA di aeromobili, in tal modo sblocca l’ordine di oltre 1000 velivoli Boeing MX 700-1000, anche se la scadenza del 27 Dicembre è solo prorogata.
Il provvedimento del Congresso, tuttavia, pur con l’estensione
della attività di volo di dette flotte, aveva, infatti, richiesto l'adeguamento
dei MAX esistenti, incorporando una strumentazione con un "angolo di
attacco migliorato (AOA) e un sistema per disattivare gli avvisi di stallo e
gli avvisi di velocità eccessiva” è ancora in “sospeso”
La dinamica incidentale dei due incidenti, scaturiti da
input/database errati provenienti da un singolo sensore che hanno attivato
erroneamente una funzione software chiamata MCAS.
La Federal Aviation Administration (FAA) nel 2020 aveva
richiesto alla Boeing di intervenire, di modificare le strumentazioni per
garantire l’attivazione dell'MCAS solo dopo una combinazione di dati da due
sensori AOA.
Boeing ha rifiutato di commentare, ma Stan Deal,
amministratore delegato di Boeing Commercial Airplanes, ha dichiarato la scorsa
settimana che il costruttore di aerei ha sostenuto la proposta di retrofit di
sicurezza di Cantwell. Entro il 27 dicembre, la Boeing avrebbe dovuto
presentare le modifiche, per tutta la flotta, disporre di moderni sistemi di
allarme in cabina di pilotaggio per essere certificati dalla FAA.
Quale futuro per i Boeing 737 MAX 7 e 10? L'obbligo di
allerta non si applica ai velivoli in servizio precedentemente certificati
dalla FAA. Boeing, lo scorso ottobre riteneva poter avere tali certificazioni
entro il 2022, al massimo entro 2023. La scorsa settimana Boeing's Deal è
nuovamente intervenuta, sostenendo che il MAX 10 potrebbe ricevere la
certificazione alla fine del 2023 o all'inizio del 2024.
Nessun commento:
Posta un commento