Nelle 25 pagine presentate dal Comitato dei Cittadini di Varallo Pombia per l’Aeroporto di Malpensa, sono state formulate le “OSSERVAZIONI ALLE INTEGRAZIONI PRESENTATE DAL PROPONENTE IN DATA
16.11.2021
NELL’AMBITO DEL PROCEDIMENTO DI VALUTAZIONE DI IMPATTO
AMBIENTALE”.
Sono state analizzate una serie di questioni, tra
di queste:
a)
Carenza di documentazione prodotta in relazione al procedimento di
VIA - Violazione Art. 24 Comma 7 Dlg. 3 aprile 2006, n. 152
b)
Inattendibilità della Documentazione Prodotta in Relazione al
Procedimento di VIA
1) Valutazione Dimensionamenti e Alternative
all’espansione della Cargo City e Airport City
2) Aspetti
Procedurali Relativi alle Comunicazioni di Avvio del Procedimento
VIA
3) Rischio Aeronautico
a) Inadeguata Correlazione tra
Rischio Aeronautico e Rischio di Incidente Rilevante
b) Omessa
Valutazione del Rischio Individuale e Collettivo
c) Erroneità
nella Formulazione delle “Curve Di Isorischio” di cui all'art.
715 Codice Della Navigazione e Conseguente Inammissibilità delle
Medesime
d) Inattendibilità ed Inammissibilità dell’Algoritmo
impiegato nel Calcolo e nella Determinazione delle Curve di
Isorischio
4) VAS e Dibattito Pubblico
5) Valutazione
dell’Impatto Acustico
6) Atmosfera
7) Acque
8)
Interferenze con il Campo Pozzi di Via Molinelli (Lonate)
9)
Conclusioni.
Il
Comitato in data 28 dicembre 2021 ha divulgato il seguente COMUNICATO
STAMPA:
“MASTERPLAN
MALPENSA 2035: DEPOSITATE LE NOSTRE SECONDE CONTRODEDUZIONI
In
data 15 dicembre 2021 abbiamo provveduto a depositare le nostre
controdeduzioni alle integrazioni presentate da ENAC - Ente Nazionale
Aviazione Civile in relazione al masterplan Malpensa 2035.
Le
gravi problematiche sulle quali abbiamo avuto modo di ricevere
apparentemente dei riscontri da parte del suddetto Ente hanno
riguardato in particolare il c.d. “Rischio Aeronautico”, così
come regolamentato dall’ articolo 715 del Codice della
Navigazione.
Ricordiamo come il “Rischio Aeronautico” sia
inteso come la valutazione, nei termini di prevista probabilità e
gravità, delle conseguenze nel caso di un incidente nella zona
aeroportuale dovuto ad un evento causato dall’attività aeronautica
derivante dal decollo, dall’atterraggio e dalle fasi correlate al
movimento di un aeromobile.
Ci siamo quindi concentrati
soprattutto su queste valutazioni in quanto, l’esatta
identificazione della componente di rischio in uno scenario quale può
essere l’ampliamento di una struttura aeroportuale che comporta
quindi inevitabilmente l’aumento del traffico aereo, è presupposto
tassativo ed inderogabile, preliminare e vincolante alla
presentazione di una qualsiasi valutazione di impatto ambientale
relativa ad un aeroporto quale appunto l’aeroporto di
Malpensa.
Come si può pensare di presentare il progetto di
ampliamento di un aeroporto:
• in assenza di una documentazione
esaustiva, che abbia esaminato in ogni aspetto un elemento così
rilevante quale quello del rischio sopra citato?
• quando vi è
un Codice della Navigazione che prescrive precisi adempimenti in tal
senso?
• producendo documentazione parziale e non chiara
relativamente al Rischio Aeronautico, associandovi solo in parte le
ampie ricadute sulle aziende a Rischio da Incidente
Rilevante-RIR?
Che cosa potrà concludere il Ministero
dell’Ambiente a fronte della produzione di documentazione carente,
di argomentazioni del tutto irrilevanti, a dir poco generiche e
fuorvianti?
Al di là della procedura di VIA singolarmente intesa,
vi è una domanda che riguarda il territorio, il suo rapporto con
l’aeroporto antecedente alla VIA e che tocca aspetti fondamentali,
quali la corretta misurazione dei livelli di inquinamento acustico ed
il citato Rischio Aeronautico.
Come è possibile che gli
amministratori locali non abbiano mai preso in considerazione i
recenti orientamenti del Consiglio di Stato e della giurisprudenza
amministrativa che li richiamano alla verifica dettagliata di quelli
che sono gli algoritmi applicati per la valutazione di procedure
standard, quale può essere appunto l’impiego di un algoritmo
utilizzato per determinare gli indici di inquinamento e di rischio
aeronautico?
Ci permettiamo di fare notare come tali orientamenti
della giurisprudenza amministrativa siano risalenti al 2019; il
Masterplan di Malpensa è del 2021.
Dallo scenario sovrastante
nasce quindi un evidente monito: è fondamentale che gli enti locali
si applichino in quello che deve essere un controllo tassativo e
costante della verifica delle prescrizioni di legge da parte del
proponente ENAC, dei Pareri Positivi della Commissione VIA/VAS di
masterplan, a partire dalla valutazione della fondatezza,
attendibilità e veridicità dei criteri impiegati per la creazione
degli algoritmi che vengono oggi posti alla base della
determinazione
degli scenari (zonizzazione acustica in LVA con AEDT-Aviation
Environmental Design Tool, validazione dell’impatto atmosferico con
AEDT e Curve di isorischio-Rischio terzi con algoritmo SARAS –
Sapienza Airport Risk Analysis Software) che hanno rilevanza
fondamentale sulla vita dei singoli cittadini.
Sono e saranno
quindi gli amministratori locali essere all’altezza di quanto viene
a loro demandato?
Comitato
dei Cittadini di Varallo Pombia per l’Aeroporto di Malpensa
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