mercoledì 29 dicembre 2021

Aeroporto Malpensa e Masterplan 2035: brevi note e il comunicato del Comitato Varallo Pombia

Nelle 25 pagine presentate dal Comitato dei Cittadini di Varallo Pombia per l’Aeroporto di Malpensa, sono state formulate le “OSSERVAZIONI ALLE INTEGRAZIONI PRESENTATE DAL PROPONENTE IN DATA

16.11.2021 NELL’AMBITO DEL PROCEDIMENTO DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE”.
Sono state analizzate una serie di questioni, tra di queste:
a) Carenza di documentazione prodotta in relazione al procedimento di VIA - Violazione Art. 24 Comma 7 Dlg. 3 aprile 2006, n. 152
b) Inattendibilità della Documentazione Prodotta in Relazione al Procedimento di VIA
1) Valutazione Dimensionamenti e Alternative all’espansione della Cargo City e Airport City
2) Aspetti Procedurali Relativi alle Comunicazioni di Avvio del Procedimento VIA
3) Rischio Aeronautico
a) Inadeguata Correlazione tra Rischio Aeronautico e Rischio di Incidente Rilevante
b) Omessa Valutazione del Rischio Individuale e Collettivo
c) Erroneità nella Formulazione delle “Curve Di Isorischio” di cui all'art. 715 Codice Della Navigazione e Conseguente Inammissibilità delle Medesime
d) Inattendibilità ed Inammissibilità dell’Algoritmo impiegato nel Calcolo e nella Determinazione delle Curve di Isorischio
4) VAS e Dibattito Pubblico
5) Valutazione dell’Impatto Acustico
6) Atmosfera
7) Acque
8) Interferenze con il Campo Pozzi di Via Molinelli (Lonate)
9) Conclusioni.


Il Comitato in data 28 dicembre 2021 ha divulgato il seguente COMUNICATO STAMPA:

“MASTERPLAN MALPENSA 2035: DEPOSITATE LE NOSTRE SECONDE CONTRODEDUZIONI
In data 15 dicembre 2021 abbiamo provveduto a depositare le nostre controdeduzioni alle integrazioni presentate da ENAC - Ente Nazionale Aviazione Civile in relazione al masterplan Malpensa 2035.
Le gravi problematiche sulle quali abbiamo avuto modo di ricevere apparentemente dei riscontri da parte del suddetto Ente hanno riguardato in particolare il c.d. “Rischio Aeronautico”, così come regolamentato dall’ articolo 715 del Codice della Navigazione.
Ricordiamo come il “Rischio Aeronautico” sia inteso come la valutazione, nei termini di prevista probabilità e gravità, delle conseguenze nel caso di un incidente nella zona aeroportuale dovuto ad un evento causato dall’attività aeronautica derivante dal decollo, dall’atterraggio e dalle fasi correlate al movimento di un aeromobile.
Ci siamo quindi concentrati soprattutto su queste valutazioni in quanto, l’esatta identificazione della componente di rischio in uno scenario quale può essere l’ampliamento di una struttura aeroportuale che comporta quindi inevitabilmente l’aumento del traffico aereo, è presupposto tassativo ed inderogabile, preliminare e vincolante alla presentazione di una qualsiasi valutazione di impatto ambientale relativa ad un aeroporto quale appunto l’aeroporto di Malpensa.
Come si può pensare di presentare il progetto di ampliamento di un aeroporto:
• in assenza di una documentazione esaustiva, che abbia esaminato in ogni aspetto un elemento così rilevante quale quello del rischio sopra citato?
• quando vi è un Codice della Navigazione che prescrive precisi adempimenti in tal senso?
• producendo documentazione parziale e non chiara relativamente al Rischio Aeronautico, associandovi solo in parte le ampie ricadute sulle aziende a Rischio da Incidente Rilevante-RIR?
Che cosa potrà concludere il Ministero dell’Ambiente a fronte della produzione di documentazione carente, di argomentazioni del tutto irrilevanti, a dir poco generiche e fuorvianti?
Al di là della procedura di VIA singolarmente intesa, vi è una domanda che riguarda il territorio, il suo rapporto con l’aeroporto antecedente alla VIA e che tocca aspetti fondamentali, quali la corretta misurazione dei livelli di inquinamento acustico ed il citato Rischio Aeronautico.
Come è possibile che gli amministratori locali non abbiano mai preso in considerazione i recenti orientamenti del Consiglio di Stato e della giurisprudenza amministrativa che li richiamano alla verifica dettagliata di quelli che sono gli algoritmi applicati per la valutazione di procedure standard, quale può essere appunto l’impiego di un algoritmo utilizzato per determinare gli indici di inquinamento e di rischio aeronautico?
Ci permettiamo di fare notare come tali orientamenti della giurisprudenza amministrativa siano risalenti al 2019; il Masterplan di Malpensa è del 2021.
Dallo scenario sovrastante nasce quindi un evidente monito: è fondamentale che gli enti locali si applichino in quello che deve essere un controllo tassativo e costante della verifica delle prescrizioni di legge da parte del proponente ENAC, dei Pareri Positivi della Commissione VIA/VAS di masterplan, a partire dalla valutazione della fondatezza, attendibilità e veridicità dei criteri impiegati per la creazione degli algoritmi che vengono oggi posti alla base della
determinazione degli scenari (zonizzazione acustica in LVA con AEDT-Aviation Environmental Design Tool, validazione dell’impatto atmosferico con AEDT e Curve di isorischio-Rischio terzi con algoritmo SARAS – Sapienza Airport Risk Analysis Software) che hanno rilevanza fondamentale sulla vita dei singoli cittadini.
Sono e saranno quindi gli amministratori locali essere all’altezza di quanto viene a loro demandato?


Comitato dei Cittadini di Varallo Pombia per l’Aeroporto di Malpensa

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