venerdì 29 ottobre 2021

Aeroporto Forlì, l'ampliamento, le Mappe di vincolo, la mappa acustica e il Polo Aeronautico

Nelle scorse settimane i media locali hanno riportato la dichiarazione del deputato forlivese Marco Di Maio:.

Sono in arrivo 3 milioni di euro per l'aeroporto di Forlì ed è una bellissima notizia per il territorio romagnolo. Sono fondi previsti per le imprese che più hanno sofferto le limitazioni imposte per arginare il covid. Risorse rese erogate dalla Regione, ma rese disponibili in virtù del lavoro fatto da Governo e parlamento sul decreto legge sostegni (dl 41/2021, convertito in legge con la legge 69 del 2021) che ha messo a disposizione il fondo da cui vengono attinti i 3 milioni".

Ma il Report di ENAC “Stato degli investimenti infrastrutturali per gli aeroporti nazionali anno 2018” - come era stato registrato anche nel Report del 2017 - tra gli aggiornamenti relativi agli investimenti 2018 effettuati dalle società di gestione degli aeroporti italiani con cui è stato sottoscritto il Contratto di Programma o è stato approvato il piano quadriennale degli interventi l'aeroporto di Forlì non era citato.
Del tutto inesistente dal Report si evidenzia che anche nel 2018 è continuata l’attuazione di significativi investimenti infrastrutturali sugli aeroporti italiani: per quanto riguarda lo scenario complessivo nazionale, rispetto a una previsione di investimento di circa 948 milioni di euro nel 2018, il livello di spesa effettiva ha raggiunto i 536 milioni di euro, raggiungendo una soglia di 2,2 miliardi di Euro di investimenti dal 2015 al 2018.

Tuttavia il programma per un nuova società, milioni e un masterplan: tra il polo aeronautico, sembrerebbe essere sato proposto per integrare “Ingegneria Aerospaziale con la formazione lavorativa con i finanziamenti del Pnrr”.

Lo scenario propositivo, anche se contraddittorio, appare, comunque, in contrasto con lo stato di adozione degli standards RCEA ENAC, EASA ed ICAO.

1 - Per quanto riguardo le “Mappe di Vincolo” ad esempio, rilevato che:

Ai fini della determinazione caratteristiche operative quali le distanze dichiarate e dei minimi meteorologici aeroportuali lo spazio circostante l’aeroporto deve essere considerato parte integrante dello stesso, poiché il terreno circostante e i manufatti all’interno o all’esterno del sedime aeroportuale possono costituire importanti fattori limitanti. Il metodo per valutare l’impatto di ogni ostacolo esistente o previsto all’interno del sedime o nelle sue vicinanze, è quello di definire particolari superfici di rispetto degli ostacoli, in relazione al tipo di pista ed all’uso.
Al fine di garantire la sicurezza della navigazione aerea, l’ENAC individua le zone da sottoporre a vincolo nelle aree limitrofe agli aeroporti e stabilisce le relative limitazioni. In applicazione all'art 707 c.ma 5 del Codice della Navigazione, le zone da sottoporre a vincolo e le relative limitazioni sono riportate in apposite mappe  Gli Enti locali, nell’ esercizio delle proprie competenze in ordine alla programmazione ed al governo del territorio, adeguano i propri strumenti di pianificazione alle prescrizioni delle mappe di vincolo”, l'aeroporto sembrerebbe, ancora, in attesa dell'approvazione delle Mappe di vincolo da parte di ENAC.

2- E' stato approvato nel 2012 il “Piano di Rischio Aeroportuale Codice della Navigazione – Parte Aeronautica D.Lgs n° 96/2005 e D.Lgs n° 151/2006”, anche se gli interrogativi sulla coesistenza con il POLO TECNOLOGICO AERONAUTICO DI FORLÌ, non sembrerebbero risolti.

L’aeroporto Ridolfi fa parte del Polo Tecnologico Aeronautico di Forlì, una realtà unica a livello europeo, con strutture e laboratori dedicati alla formazione, alla ricerca e alla sperimentazione legate al volo. Un vero e proprio fiore all’occhiello nel settore, che negli anni ha conferito a Forlì il ruolo di città strategica.”

3- Il Comune di Forli, se a fronte della ”classificazione acustica è lo strumento di pianificazione attraverso il quale il territorio è suddiviso in aree acusticamente omogenee, in base alla prevalente destinazione d’uso del territorio stesso, a cui sono assegnate una delle sei classi indicate dalla normativa e, conseguentemente, i limiti a tale classe associati. La classificazione acustica è quindi strumento indispensabile per l'applicazione dei valori limite di esposizione al rumore. Per il rumore prodotto dalle infrastrutture di trasporto sono definite fasce di pertinenza acustica nelle quali sono fissati limiti diversi. 
Il comune di Forlì ha approvato la sua prima classificazione acustica con deliberazione di C.C. n. 106 del 2 febbraio 2001 e viene periodicamente aggiornata in maniera tale che sia coerente con gli strumenti di pianificazione urbanistica. L’ultima approvazione è avvenuta con deliberazione di C.C. n.8 del 24 gennaio 2011”; non appare altrettanto trasparente per la “zonizzazione acustica aeroportuale” nella zone A, B e C LVA.

La Commissione Aeroportuale per valutare e mitigare l'impatto acustico, da attivare per ogni aeroporto aperto al traffico civile, è prevista la costituzione di una Commissione Aeroportuale presieduta dal Direttore Aeroportuale e composta da un solo rappresentante per ognuno dei seguenti soggetti: – regione; – provincia; – comuni interessati (un rappresentante per ognuno dei comuni compresi nell’intorno aeroportuale); – ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente); – fornitore dei servizi della navigazione aerea – vettori aerei (un rappresentante designato dall’Associazione AOC)I; – società di gestione aeroportuale; – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio (D.M. 20 maggio 1999 art. 8 comma 5); è stata insediata?

Quale database è stato utilizzato per INM/AEDP e in quale data è stato elaborato?

Le procedure antirumore sono state adottate e con quali risultanze?

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