Nelle scorse settimane i media locali hanno riportato la dichiarazione del deputato forlivese Marco Di Maio:.
“Sono in arrivo 3 milioni di euro per l'aeroporto di Forlì ed è una bellissima notizia per il territorio romagnolo. Sono fondi previsti per le imprese che più hanno sofferto le limitazioni imposte per arginare il covid. Risorse rese erogate dalla Regione, ma rese disponibili in virtù del lavoro fatto da Governo e parlamento sul decreto legge sostegni (dl 41/2021, convertito in legge con la legge 69 del 2021) che ha messo a disposizione il fondo da cui vengono attinti i 3 milioni".
Ma
il Report di ENAC “Stato
degli investimenti infrastrutturali per gli aeroporti nazionali anno
2018”
- come era stato registrato anche nel Report del 2017 - tra gli
aggiornamenti relativi agli investimenti 2018 effettuati dalle
società di gestione degli aeroporti italiani con cui è stato
sottoscritto il Contratto di Programma o è stato approvato il piano
quadriennale degli interventi l'aeroporto di Forlì non era citato.
Del tutto inesistente dal Report si evidenzia che anche nel 2018
è continuata l’attuazione di significativi investimenti
infrastrutturali sugli aeroporti italiani: per quanto riguarda lo
scenario complessivo nazionale, rispetto a una previsione di
investimento di circa 948 milioni di euro nel 2018, il livello di
spesa effettiva ha raggiunto i 536 milioni di euro, raggiungendo una
soglia di 2,2 miliardi di Euro di investimenti dal 2015 al 2018.
Tuttavia il programma per un nuova società, milioni e un masterplan: tra il polo aeronautico, sembrerebbe essere sato proposto per integrare “Ingegneria Aerospaziale con la formazione lavorativa con i finanziamenti del Pnrr”.
Lo scenario propositivo, anche se contraddittorio, appare, comunque, in contrasto con lo stato di adozione degli standards RCEA ENAC, EASA ed ICAO.
1 - Per quanto riguardo le “Mappe di Vincolo” ad esempio, rilevato che:
“Ai
fini della determinazione caratteristiche operative quali le distanze
dichiarate e dei minimi meteorologici aeroportuali lo spazio
circostante l’aeroporto deve essere considerato parte integrante
dello stesso, poiché il terreno circostante e i manufatti
all’interno o all’esterno del sedime aeroportuale possono
costituire importanti fattori limitanti. Il metodo per valutare
l’impatto di ogni ostacolo esistente o previsto all’interno del
sedime o nelle sue vicinanze, è quello di definire particolari
superfici di rispetto degli ostacoli, in relazione al tipo di pista
ed all’uso.
Al fine di garantire la sicurezza della navigazione
aerea, l’ENAC individua le zone da sottoporre a vincolo nelle aree
limitrofe agli aeroporti e stabilisce le relative limitazioni. In
applicazione all'art 707 c.ma 5 del Codice della Navigazione, le zone
da sottoporre a vincolo e le relative limitazioni sono riportate in
apposite mappe Gli Enti locali, nell’ esercizio delle proprie
competenze in ordine alla programmazione ed al governo del
territorio, adeguano i propri strumenti di pianificazione alle
prescrizioni delle mappe di vincolo”, l'aeroporto sembrerebbe, ancora, in
attesa dell'approvazione delle Mappe di vincolo da parte di ENAC.
2- E' stato approvato nel 2012 il “Piano di Rischio Aeroportuale Codice della Navigazione – Parte Aeronautica D.Lgs n° 96/2005 e D.Lgs n° 151/2006”, anche se gli interrogativi sulla coesistenza con il POLO TECNOLOGICO AERONAUTICO DI FORLÌ, non sembrerebbero risolti.
“L’aeroporto Ridolfi fa parte del Polo Tecnologico Aeronautico di Forlì, una realtà unica a livello europeo, con strutture e laboratori dedicati alla formazione, alla ricerca e alla sperimentazione legate al volo. Un vero e proprio fiore all’occhiello nel settore, che negli anni ha conferito a Forlì il ruolo di città strategica.”
3-
Il Comune di Forli, se a fronte della ”classificazione acustica è
lo strumento di pianificazione attraverso il quale il territorio è
suddiviso in aree acusticamente omogenee, in base alla prevalente
destinazione d’uso del territorio stesso, a cui sono assegnate una
delle sei classi indicate dalla normativa e, conseguentemente, i
limiti a tale classe associati. La classificazione acustica è quindi
strumento indispensabile per l'applicazione dei valori limite di
esposizione al rumore. Per il rumore prodotto dalle infrastrutture di
trasporto sono definite fasce di pertinenza acustica nelle quali sono
fissati limiti diversi.
Il comune di Forlì ha approvato la
sua prima classificazione acustica con deliberazione di C.C. n. 106
del 2 febbraio 2001 e viene periodicamente aggiornata in maniera tale
che sia coerente con gli strumenti di pianificazione urbanistica.
L’ultima approvazione è avvenuta con deliberazione di C.C. n.8 del
24 gennaio 2011”; non appare altrettanto trasparente per la
“zonizzazione acustica aeroportuale” nella zone A, B e C LVA.
La Commissione Aeroportuale per valutare e mitigare l'impatto acustico, da attivare per ogni aeroporto aperto al traffico civile, è prevista la costituzione di una Commissione Aeroportuale presieduta dal Direttore Aeroportuale e composta da un solo rappresentante per ognuno dei seguenti soggetti: – regione; – provincia; – comuni interessati (un rappresentante per ognuno dei comuni compresi nell’intorno aeroportuale); – ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente); – fornitore dei servizi della navigazione aerea – vettori aerei (un rappresentante designato dall’Associazione AOC)I; – società di gestione aeroportuale; – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio (D.M. 20 maggio 1999 art. 8 comma 5); è stata insediata?
Quale database è stato utilizzato per INM/AEDP e in quale data è stato elaborato?
Le procedure antirumore sono state adottate e con quali risultanze?
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