lunedì 4 ottobre 2021

Linate, Pilatus PC 12 precipita, dopo il decollo iniziale, 8 vittime

Il turboelica monomotore immatricolato YR-PDV, con otto persone a bordo, si è schiantato su una palazzina in ri-costruzione nel Comune di San Donato Milanese, era domenica 3 ottobre, intorno alle 13.07 (L.T.). Era decollato dalle pista 36 alle 13.04 LT con destinazione Olbia in Sardegna. Nell'impatto si sarebbe incendiato, ma non si esclude che possa aver registrato il fuoco mentre era in volo.

Il tempo complessivo di volo è risultato di circa 3 minuti e, a pochi secondi dalla picchiata finale (steep down), avrebbe avuto una quota di circa 5300 piedi di altezza. Nell'ultima fase del volo il Pilatus PC-12 la dinamica incidentale ha registrato una rapidissima, quanto incontrollata, discesa.

La Procura di Milano ha aperto una inchiesta per disastro colposo multiplo, in data 3 ottobre, l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha aperto un’inchiesta di sicurezza ed inviato un team investigativo sul sito dell’evento.

Il Pilatus PC-12/47E turboprop, completamente distrutto, ed il monomotore e la palazzina/stabile incendiato sono stati spenti dai soccorsi intervenuti.

Con questa prima nota anche Aerohabitat Group-AHG, apre una propria indagine.

 Non solo sull'incidente, ma soprattutto sul contesto ambientale/territoriale nel quale è avvenuto il crash localizzato nel Comune di San Donato Milanese, uno dei Comuni dell'intorno della pista di Linate.

A riguardo, comunque, occorrerà inizialmente, rilevare se:

-lo scalo milanese sia stato, successivamente al crash, chiuso al traffico e per quanto tempo;

-sia stato attivato il Piano di Emergenza Esterno-PEE;

-sia, in alternativa, stato attivato il Piano di Emergenza Aeroportuale-PEA (vedi estensione del GRID Area esterna al sedime);

-sia, in alternativa, stato operato il Piano di Emergenza Comunale di San Donato Milanese – Piano di intervento relativo al rischio aereo;

- verifica della coerenza relativa alle Mappa di Vincolo e Piano Limitazione Ostacoli (Art 707 CdN e Legge n. 58/1963);

- verifica della coerenza del Piano di Rischio Aeroportuale (Art 707 CdN);

- verifica delle curve di isorischio ed indici correlati al Rischio Terzi (art. 715 CdN);

- la data di autorizzazione/delibera dello stabile/palazzina interessato, ovvero l'anno di edificazione iniziale, sua ricostruzione ed eventuali deroghe.

I definitiva la ricerca delle dinamiche e possibili cause ascrivibili all'incidente stesso deve essere inquadrate anche con: a) l'adozione delle operazioni di soccorso per incidente aereo in prossimità della pista e nell'intorno del sedime aeroportuale, b) in aggiunta alla coerente applicazione delle cosiddette “servitù aeronautiche” correlate ad una infrastruttura aeroportuale, come disposto dalle norme/regolamentazioni ICAO-EASA-ENAC.

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