Dopo l'apertura dell'inchiesta da parte dell'ANSV e quella della Procura - una inchiesta per disastro colposo plurimo e la nomina del consulente professor Marco Borri, capo del Dipartimento di Ingegneria aerospaziale del Politecnico di Milano, in attesa di iniziali riscontri derivati dalla “scatola nera” - appare utile segnalare il documento “PIANO DI INTERVENTO RELATIVO AL RISCHIO AEREO - Piano Emergenza Comunale” deliberato dal Comune di San Donato nel 2007. In seguito aggiornato con Deliberazione GC n. 251 del 29/12/2011 e nel 2014. Un documento di 29 pagine pdf, disponibile sulla rete web, on-line.
L'interrogativo, tuttavia, da porre riguarda l'effettiva adozione del “Piano di intervento relativo al incidente occorso alle 13.07 di Domenica 3 ottobre: è avvenuto? Ecco, comunque, un estratto dello stesso “Piano”:
“Per emergenza
dovuta a caduta aeromobili è da intendersi qualunque evento dannoso
da questi causato, con danneggiamenti a persone, a cose ed
all’ambiente.
Nonostante la scarsa probabilità che tale evento
si verifichi, non è da escludere che un velivolo, sia esso un
aeroplano che un elicottero, possa cadere sul centro abitato causando
distruzione e rovina.
Disastri del genere sovente sono inoltre
accompagnati da incendi innescati dal propellente usato da tali
mezzi.
Nel caso di caduta di aeromobili sul territorio comunale
dovranno essere attivate le misure di emergenza contenute nel
presente piano.
Se l’evento provoca danni notevoli agli edifici
o coinvolge un numero elevato di persone, qualora si ritenga che
l’evento stesso non possa essere affrontato dalla comunità locale,
si coinvolgeranno - tramite la Prefettura- la struttura Provinciale
di Protezione Civile e la struttura aeroportuale di Emergenza di
Linate, in quanto il Comune di San Donato Milanese è situato nel
cono aereo di atterraggio dell’Aeroporto.
TIPOLOGIE
DI RISCHIO
In particolare sono prese in esame due tipologie di
rischio, uno legato al sorvolo e l’altro chiamato “rischio
aeroportuale” dovuto al trasporto e allo stoccaggio di sostanze
pericolose relative all’attività aeroportuale.
-Rischio da
sorvolo
Il territorio del Comune di San Donato Milanese è
interessato dal cono di atterraggio dell’aeroporto di Milano
Linate.
Qualora condizioni meteo avverse non consentano il decollo
verso nord lo stesso territorio è interessato dai decolli.
-Rischio
aeroportuale
I possibili scenari individuati sono i seguenti:
•
collisione
• incendio
• esplosione
Tali scenari sono
legati al trasporto di carburante destinato ai velivoli, in
particolare i mezzi coinvolti hanno una capacità di carico di
carburante che va da 15 a 200 tonnellate ed in particolare trattasi
di Kerosene o carburante per reattori.
Inoltre presso l’aeroporto
di Linate sono presenti due aziende di deposito carburanti,
classificate a rischio di incidente rilevante ex D.Lgs
334/99.
Comunque tali scenari di rischio vengono gestiti e
pianificati direttamente dall’autorità aeroportuale.
NORME
DI COMPORTAMENTO IN CASO DI CADUTA AEREI
a)
Per le autorità
• Avvisare all’istante il Controllo del
Traffico Aereo sulla natura ed ubicazione dell'incidente;
• Al
verificarsi dell’evento chiamare le centrali operative ( 115, 118,
113, 112, 1515,
etc…) e il servizio di Protezione Civile per
l’intervento sul territorio;
• L’intervento dei mezzi di
soccorso e antincendio per incidenti aerei deve essere organizzato in
modo tale da evitare ogni ritardo lungo il percorso, si dovranno
quindi prendere accordi preventivi con la Polizia Locale;
• Se
c’è spandimento di un liquido infiammabile ma senza incendio è
importante eliminare il più possibile eventuali cause di accensione
neutralizzando il liquido sparso o coprendolo di schiuma;
•
Tutto ciò che in qualsiasi motore può provocare un’accensione
dovrebbe essere disattivato o raffreddato;
• E’ prioritario
allontanare eventuale feriti dalla zona minacciata dall’incendio
procedendo con cautela alla loro evacuazione per non aggravare le
loro lesioni.; Il divieto di fumare deve essere applicato
rigorosamente sul luogo dell'incidente e nelle immediate vicinanze;
•
La rimozione delle spoglie delle eventuali vittime rimaste tra i
rottami, dopo che l'incendio è stato soppresso o è stato posto
sotto controllo, deve svolgersi solo da o sotto la direzione delle
autorità mediche responsabili;
In molti casi, la rimozione
anticipata ha ostacolato l’identificazione e distrutto gli indizi
patologici richiesti dal medico, dal magistrato o dall'autorità
avente la giurisdizione delle ricerche;
• Se l'estrazione delle
vittime dai rottami dell'aereo è necessaria, appena possibile devono
essere indicati la posizione e il numero del posto che ciascuna di
esse occupava nell' aereo.;
• Nel caso di vittime trovate in
siti lontani dal relitto si devono marcare le relative posizioni con
un paletto ed un'etichetta che identifichi la vittima ed il posto
occupato sull’aereo;
• Il relitto dell’aeromobile
incidentato ed in particolare i suoi comandi, non devono essere
toccati senza l'autorizzazione da parte delle autorità inquirenti
competenti;
• Se l'aeromobile o alcune delle sue parti devono
essere spostati in quanto presentano immediato pericolo per
l'incolumità delle persone, occorre prendere nota della loro
condizione, posizione e ubicazione originarie e conservare
accuratamente tutti i possibili indizi.
b) Per la popolazione
•
Attenersi alle indicazioni che di volta in volta vengono impartite
dalle autorità locali;
• Evacuare la zona
seguendo le istruzioni delle autorità senza prendere le auto,
per evitare di creare ingorghi che potrebbero rallentare le
operazioni di evacuazione e soprattutto il lavoro dei soccorritori;
•
Dirigersi al punto di raccolta indicato dalle autorità portando un
bagaglio leggero
con solo le cose indispensabili.”
Nessun commento:
Posta un commento