martedì 26 ottobre 2021

Aeroporti e impatto acustico, quello che i Comitati ignorano

Il rumore aereo rappresenta la prima e fondamentale questione che disturba ed attiva i cittadini dell'intorno aeroportuale. Spesso i Comitati aeroportuali sorgono contro il rumore aereo e si battono per ridurlo. Governi nazionali, amministrazioni Comunali, ARPA ed altri enti e istituti locali hanno recepito le normative e procedure ICAO-EASA-ACI-CEAC.

Quali sono i risultati?

Cittadini residenti protestano, legittimamente, si sentono investiti da carichi acustici elevati, insopportabili, anche quando i riscontri degli indici LVA, Lden, Lday, Lnight, sostengono i Sindaci e le ARPA, sono al disotto dei limiti.

Possibile?

I cittadini ed i Comitati insorgono, con denunce, esposti ed interrogazioni parlamentari, regionali e comunali.

Ma le repliche, insoddisfacenti per i cittadini, segnalano come tutto sia a posto!

I Comitati rilanciano le loro proteste ed invettive, spesso attivate e generate dal “cuore”.

Le loro “repliche” sono spesso immotivate per varie ragioni.

I cittadini ed i Comitati, infatti, non discriminano adeguatamente tra zonizzazzione acustica LVA, classificazione acustica comunale e le risultanze della rete di monitoraggio.

Ignorano il database utilizzato dai modelli INM/AEDT, magari trascurano la tipologia di procedure antirumore ICAO adottate, quando sono applicate, e, infine, la correlazione della zonizazzione con il numero dei voli, la data di adozione, e financo la data dell'ultima riunione della Commissione Aeroportuale. Siamo sicuri, inoltre, che tutti i Comuni partecipino alla Commissione Aeroportuale e/o che abbiano richiesto la loro convocazione?

Ignorano la tipologia del modello matematico utilizzato – coerente con gli standard internazionali previsti da CEAC-FAA-EASA ecc., così come l'impiego di algoritmi statici piuttosto che quelli più “congrui” alla rilevazione e pianificazone VIA/VAS masterplan del rumore aereo.

Ignorano la tipologia (A/M/V) delle centraline della rete di monitoraggio e non hanno analizzato la congruità della loro ubicazione. E tanto altro, tra cui il numero delle violazioni registrate in decollo o in atterraggio dagli aeromobili negli ultimi 12 mesi, 3/8/12 anni.

I cuore dei Cittadini e dei Comitati sembrerebbe attivare risposte rapide, dirette che si materializzano in una reattività indaguata alla comprensione, innanzi tutto, e ri-soluzione delle problematiche acustiche.

La mappattura derivata dalla classificazione acustica comunale, per le edificazioni esterne alla zonizzazione LVA, rappresenta una questione che cittadini e Comitati devono rendere trasparente.

La maggioranza dei cittadini coinvolti da un rilevante “impatto acustico aeroportuale” sono all'esterno le delle curve isolivello LVA, ma il livello della Classificazione “Comunale” non ha riscontro.

Perché?

Aerohabitat ha analizzato tali tematiche nella news sottostanti, disponibili su Aerohabitat.eu e Aerohabitat.org, speriamo siano utili:

24 ottobre 2020 - Aeroporti e reti di monitoraggio by ISPRA, le centraline “V”

22 ottobre 2020 - Aeroporti e Comuni extrasedime, tra LVA e classificazione acustica Comunale

21 ottobre 2020 - Aeroporti e il monitoraggio delle emissioni delle flotte aeree

10 ottobre 2020 - Aeroporti Belpaese, il “rumore aereo” tra EASA, ICAO-CAEP ed ENAC

6 ottobre 2020 - ICAO-2019 Environmental Report, The next chapter: “il fastidio”

3 ottobre 2020 - Aeroporti e rumore aereo: 25 anni dopo, tutto da rifare!



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