giovedì 23 novembre 2023

Malpensa, Decreto Aria, Cargo City, VAS e VIA,: anche una interrogazione in Europa

La materia è spinosa, il Parere Positivo della Commissione VIA al taglio dei 44 ettari del Cargo aveva subito attivato i supporters governativi Regionali e Statali. Era indispensabile promuovere un DPCM specifico, l’Infrastruttura Aeroportuale di Malpensa doveva essere designata come “Strategica per il sistema Paese”, riproponendo il Masterplan 2035. Dopo oltre sei mesi, tuttavia, a fronte del Decreto Aria, le novità sono ancora poche.

Il Comunicato stampa del 21 novembre, dal titolo “MALPENSA, DECRETO ARIA, MASTERPLAN 2035, CARGO CITY: BASTA ELIMINARE LA VAS?” sottoscritto dal Comitato dei Cittadini di Varallo Pombia per l’Aeroporto di Malpensa e dal Comitato Territoriale Malpensa - Lonate Pozzolo - info@comitatoterritorialemalpensa.it, ha rilevato il ruolo della Commissione Aeroportuale di Malpensa, evidenziando l’operazione di tentata esclusione della VAS dall’eventuale ri-proposizione del Masterplan2035 (vedi https://www.facebook.com/comitatoaereivarallopombia e.comitatoaereivarallopombia.it).

In Europa la questione “Malpensa2035-Cargo City-44 Ettari della Brughiera” è stato posto all’attenzione della Commissione UE, con l'Interrogazione a risposta scritta presentata il 13 novembre..

Articolo 138 del regolamento

Maria Angela Danzì (NI), Sabrina Pignedoli (NI), Tiziana Beghin (NI)

Oggetto: Compatibilità del piano di espansione dell'aeroporto di Malpensa con la normativa europea

La Commissione spieghi se le normative adottate per la realizzazione e il progetto per il potenziamento dello scalo di Malpensa rispettano le norme europee.

Il DM 282 dell'8.6.2023 su conforme determinazione della Commissione Tecnica VIA-VAS ha espresso parere contrario all'ampliamento dell'attuale sedime aeroportuale di Malpensa su 44 ettari di brughiera, sollecitando la chiusura da parte della Regione del procedimento di inserimento di tale area tra i siti di importanza comunitaria/zone di protezione speciale.

Successivamente con l'articolo 1 ter del decreto-legge 121/2023 il progetto è stato riconosciuto come opera strategica di preminente interesse nazionale ed è stato richiesto un riesame del divieto espresso e una nuova valutazione di impatto ambientale.

Trattasi di un caso di legificazione di atti amministrativi censurato più volte dalla Corte di giustizia, secondo la quale le leggi che intervengono su atti amministrativi sono soggette alle regole che l'ordinamento europeo prevede per l'adozione di tali atti, anche sotto il profilo dell'istruttoria, della partecipazione e della motivazione e nello specifico per assicurare il conseguimento degli obiettivi della direttiva Via.

Può la Commissione rispondere ai seguenti quesiti: ritiene che il DL 121/2023 rispetti, nel caso specifico, i principi generali dell'ordinamento europeo e la normativa a tutela dell'ambiente e che possa costituire un pericoloso precedente?


Nessun commento:

Posta un commento