Quale sarà o potrebbe risultare il futuro dell'infrastruttura aeroportuale dello scalo parmense?
Una sintetica analisi comparativa dell’attuale e prossimo
masterplan, in relazione a scali aerei comparabili del Paese Italia e del Continente
Europa, non può che prefigurare le seguenti prospettive.
L'inevitabile proposta/presentazione di un nuovo masterplan
di 300/350 ettari, con un Terminal-aerostazione passeggeri lato ovest pista
02/20, uno spazio di 15/20 ettari cargo city lato Est della stessa pista, un percorso
rullaggio/taxi way parallelo lato Ovest pista, un incremento numero dei parcheggi
aeromobili, con una lunghezza pista di 2640 metri impone un layout/configurazione
aeroportuale e caratteristiche pista definito.
ENAC potrà/potrebbe approvare una capacità pista iniziali di
almeno 30 movimenti/ora (vedi ENAC-Italy Action Plan 2001, comparazione piste
altri scali - pagina 17).
Volumi di traffico passeggeri/anno, tonnellaggio cargo/anno
potranno risultare corrispondenti alla configurazione pista/piazzali/terminal/carg.
In relazione al ruolo assegnato allo scalo parmense nel prossimo Piano Nazionale
Aeroporti-PNA.
In aggiunta alle politiche del gestore aeroportuale, all'integrazione
con il sistema Cargo Italia, alla catchment area merci/poste entro 130km di raggio, potranno essere consolidati scenari di attività aeronautiche del G. VERDI.
L' acquisizione diretta dell’investitore canadese (o di
altri eventuali soggetti e fondi nazionali/internazionali) della società di
gestione So.Ge. A.P., potrà assicurare “break even point” solo con un rilancio
effettivo dello scalo. Aggregando ambito infrastrutturale e rinnovate “policy”.
Perseguendo obiettivi di milioni/anno di passeggeri e volumi ragguardevoli
merci/cargo. (Realtà operative di numerose piste/sedime di aeroporti
comparabili del Belpaese, quali Capodichino, Bologna, Bergamo. Venezia, ecc.). (fine 5 parte)
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