venerdì 17 marzo 2023

Aeroporto Orio al Serio, Ryanair festeggia i suoi primi 20anni

Con una esaltante cerimonia, partecipata  dal boss Michael O'Leary, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, il presidente di Sacbo, Società per l'Aeroporto Civile di Bergamo-Orio al Serio, Giovanni Sanga, il vicepremier italiano e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, hanno festeggiato, in 20 anni il trasporto di 114 milioni di passeggeri.

Facendo viaggiare, dagli iniziali 500 mila passeggeri ai 14 milioni dell’ultimo anno. Con l’insediamento di altri due hangar per la manutenzione.  Ma la Ryanair, non è solo Bergamo Orio al Serio, ha 18 basi in Italia e trasporta – a livello nazionale e internazionale – oltre il 37% del traffico aereo.

Collega il Belpaese con 148 destinazioni in 39 Paesi, da tanti scali del Belpaese, anche se è dallo scalo Orobico che è iniziata l’avventura di una nuova modalità di volo e di sistema tariffario. La prima base operativa della “rivoluzione” della low cost irlandese. Sul cui scalo sono basati ben 24 aeromobili.

Le celebrazioni del successo “industriale-commerciale” della Ryanair non hanno lasciato spazio al sostegno delle politiche di co-marketing di cui ha beneficiato l’aerolinea.

Un interrogativo, come è noto, sul quale manca una piena trasparenza.

Il Comune di Bergamo, le partecipate territoriali ed enti equivalenti sono coinvolti da oltre 20anni e sono “investimenti” sui quali sembrerebbe utile conoscere, al fine di valutare l’apporto complessivo, non solo al sostegno alla Ryanair, ma anche alla crescita di tutti i voli low cost nella Penisola. Una dinamica di flussi di finanziamenti diretti,  contributi che, dopo aver alimentato le low cost, potrebbero aver destabilizzato il mercato del traffico aereo,  partecipando e/o determinando anche alla crisi delle ex-compagnie di bandiera: Alitalia inclusa.

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