Il Comitato No Fly, convocato in Commissione Trasporti della Regione Campania, ha riaperto il tema sul nuovo aeroporto internazionale per la Regione - Ambiente & Sviluppo, presentando la seguente Relazione: 2 parte.
"La Regione si deve interrogare su cosa accadrebbe in Campania se si verificasse un qualsiasi incidente a Capodichino? Potremmo utilizzare in alternativa Pontecagnano?
Nel 2003 il capo dipartimento della sicurezza com. Imparato
vietava i voli sulla città di Napoli sia in decollo che in atterraggio proviamo
ad immaginare perché. Da qualche anno però gli aerei o atterrano o decollano su
Napoli, che è tra le città più antropizzate d’Europa, perché?
I movimenti aerei in Campania sono troppi, quindi gli aerei
non possono atterrare e decollare su Casoria, occorrerebbero 12 minuti di
separazione tra un decollo e un atterraggio; quindi, per soddisfare la
richiesta in costante aumento dei vettori si atterra o si decolla sulla città e
sulla Reggia di Capodimonte. Ma in quale città europea o italiana gli aerei
sfiorano un museo a pochi metri di altezza, provate ad immaginare un aereo che
atterra a Parigi passando sulla Tour Eiffel a 200 mt di distanza, IMPENSABILE,
a Napoli si consente di atterrare sul MUSEO DI CAPODIMONTE a pochi metri dal
tetto, causando gli inevitabili danni provocati dalle vibrazioni generate dal
passaggio degli aerei a bassa quota
Lo scalo di Capodichino sconta criticità ben note al
Ministero, all’ENAC e al gestore, lo abbiamo da tempo segnalato, Capodichino
opera con deroghe o Special Condition, termine inglese che non sminuisce la
gravità per un aeroporto di operare in deroga.
La regione Campania, i comuni interessati nel raggio di 15
km, i cittadini devono conoscere quali verifiche “safety assessment” (relative
alla sicurezza degli aeromobili e ai passeggeri) e risk assessment (relative
alla salvaguardia dei cittadini e dei fabbricati-istituti scolatici, ospedali,
centri commerciali e altro) sono state approvate da ENAC , al fine di concedere
il Certificato di Aeroporto EASA.
Immaginiamo che l’ENAC avendo rilasciato un certificato EASA
al Gestore stia monitorando con attenzione Capodichino, poiché devono
rispondere agli interrogativi posti in merito all’adempimento degli articoli
707, 714 e 715 del CdN e relative Mappe di Vincolo che per Capodichino non sono
state mai approvate.
Per Capodichino la Valutazione di Impatto Ambientale è da
rifare, ma ci risulta che non siano stati in grado di presentarne una adeguata
alla situazione odierna, insomma si cerca una soluzione per non penalizzare la Campania.
Sono considerazioni avulse dal masterplan in vigore,
criticità sulle quali abbiamo focalizzato la nostra attenzione.
E’ un dovere COMPRENDERE anche che l’Aeroporto di
Pontecagnano non risolve, in modo definitivo e congruo, il problema di
Capodichino, non completa la rete aeroportuale campana.
Pontecagnano è caratterizzato da una sfavorevole posizione
geografica: troppo vicino alla catena montuosa dell’Appennino, ha due ruscelli
che scorrono sotto la pista, è adiacente alla linea ferroviaria tirrenica e
all’autostrada e queste situazioni come ampiamente illustrate negli studi
commissionati anche dalla stessa regione Campania, sono limitanti per un significativo
sviluppo del bacino campano che potrebbe contare su 200.000 passeggeri entro il
2024 e un massimo di 500.000 in futuro.
Capodichino nel 2022 è l’unico aeroporto d’Italia ad aver
superato i dati Precovid, la regione Campania, non chiede ma ha i numeri per
poter chiedere, per accelerare i tempi e ridurre, al più presto, il carico di
traffico a Capodichino adoperandosi affinché:
- si allarghi la pista militare da 30mt a 45 mt al fine di
poterla utilizzare sin da subito per i voli CARGO;
- si realizzi un’Aerostazione passeggeri, in posizione
definitiva, modulare, per fasi, in modo da essere operativi con capacità
crescenti per le low cost;
- si realizzino dei piazzali, taxi-way e infrastrutture dei
Servizi;
- si realizzi nuova pista di categoria 4F come per Malpensa
e Fiumicino;
- si realizzino collegamenti su ferro circa 15 km di
ferrovia facilmente realizzabile
Il nuovo aeroporto di Grazzanise quando completato, avrebbe
a disposizione due piste, la nuova per il traffico commerciale e quella
militare per i voli militari, i CARGO, per lo sviluppo del Distretto
aeroportuale Campano (il DAC) ubicato nel casertano nelle immediate vicinanze
di Grazzanise e la manutenzione dei velivoli svolta dall’ATITECH.
Ribadiamo che ad ottobre 2022 ENAC ha presentato la proposta
del Piano Nazionale Aeroporti, così come illustrato l’individuazione dello
scalo partner di Capodichino deve essere individuato con criteri tecnici ed
oggettivi, Vi invitiamo pertanto ad adoperarvi affinché alla luce della
crescita esponenziale del trasporto aereo in Campania sia richiesto l’inserimento
dello scalo di GRAZZANISE con procedura d’urgenza al fine di garantire lo sviluppo
del territorio campano, favorendo l’occupazione nella regione.
L’obiettivo della regione sarà raggiunto solo se si riuscirà
a soddisfare il residuale fabbisogno infrastrutturale di cui Capodichino, la Campania
e l’intero mezzogiorno necessitano, cio’ potrà essere garantito efficacemente
con l’inserimento dello scalo di Grazzanise nel sistema aeroportuale Campano."
Siamo disponibili per incontri chiarificatori.
Comitato No Fly Zone
Assoutenti Campania Mobilità
Stefania Cappiello
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