mercoledì 15 marzo 2023

Malpensa, il Terminal 2, la ferrovia da Gallarate, le piste con 808 metri di interasse: ma dopo il "safety e risk assessment"!

E’ una questione infinita. E difficilmente troverà una soluzione.

Il futuro di Malpensa, il ruolo di scalo preminente (hub?) nel nordItalia, l’integrazione nel Trans-European Transport Network/TEN-T, l’incremento progressivo dei volumi di traffico passeggeri e di movimenti/orari   per pista e complessivi, un inevitabile scenario per fronteggiare le stime di traffico 2030/2050, pone seri interrogativi.

Purtroppo, la pianificazione storica dello scalo di Malpensa ha progettato due piste parallele troppo ravvicinate. La distanza di 808 metri interasse è inferiore a 1.310 metri (4300 ft) e di 915 metri (3000ft), ma anche inferiore a 1035 metri.

La documentazione ICAO 9643 - Manual on Simultaneous Operations on Parallel or Near-Parallel Instrument Runways (SOIR) - Safety assessment of approximate segregated parallel operation on closely spaced parallel runways ed  ICAO Airport Planning Manual Part 1 Master Planning Doc 9184 guides the process, esplicitano il dettaglio la “Capacity and Efficiency - Role of airport master” del numero di movimenti pista a Malpensa che l’Italy's Action Plan on CO2 emissions reduction - Edition 2021 – ENAC, ha determinato in solo 70 movimenti/ora.

Troppo poco, un limite insormontabile, una criticità estrema per una infrastruttura aeroportuale localizzata in Padania, al centro del sistema-economico-industriale del Belpaese.

Una ulteriore criticità, tuttavia, deriva dalla separazione delle piste: inferiore a 1035 metri.

Come ha sostenuto, nello specifico, anche Marco Plarre Jacobs nel ICAO Airport Planning Seminar for the SAM Region nel 2018, ad esempio, nell’Inclusion of Code F criteria  illustra come con “Parallel runway separation new minima” sono indispensabili 1035 metri per “operazioni indipendenti”, una distanza che non permette uno spazio per la localizzazione di un terminal intermedio “doesn’t leave sufficient space for midfield terminal”.

Un eventuale rischio, che potrebbe insorgere, con uno specifico potenziale, valutato per le conseguenze negative derivanti da un pericolo e probabilità che si realizzi lo stesso potenziale del pericolo di causare danni (Doc. ICAO 9859): Ma che potrebbe essere analizzato con procedure pertinenti (Regolamento (UE) 2017/373).

Perché allora non valutare specifici “risk analysis” quali il “safety assessment” da un lato, e il “risk assessment” dall’altro. Sicurezza delle operazioni di volo vs salvaguardia dai rischi per la popolazione.

La doppia opzione “risk analysis” è scontata, soprattutto se distinta tra l’ubicazione del Terminal 2 ex Terminal Nord entro il sedime e la stazione ferroviaria attigua, nel collegamento Gallarate – T2.

Sono valutazioni che la Commissione di VIA-VAS ha analizzato nel Masterplan 2035, prima di esprimere l’eventuale conclusivo Parere positivo all’opera?

Nel frattempo, dal prossimo 23 marzo, le due piste di Malpensa, a turno chiuderanno alternativamente, iniziando dalla 35R, per consentire le opere di costruzione della nuova ferrovia Gallarate Terminal 2-Malpensa, in due fasi: la prima di sette giorni, a partire dal 23 marzo 2023, la quarta fase, anche essa della durata di sette giorni, sarà attuata dal 1 ottobre2023 al 7 ottobre 2023. Opere a terra che, probabilmente, implicano una sospensione delle procedure antirumore di decollo.

Ma con un interrogativo scontato: il “nuovo collegamento ferroviario Terminal 2 – Gallarate RFI Sempione”, risulta compatibile, dopo una doppia verifica safety/risk assessment con il Masterplan 2035 e/o pertinente solo con una limitazione ai movimento/ora nell’utilizzo delle piste 35L e R?

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