martedì 14 marzo 2023

SAF-Sustainable Aviation Fuels by EASA. Un convegno SEA sull’avio-idrogeno!

Con “Il futuro del trasporto aereo si chiama idrogeno” la SEA ha organizzato, lunedì 13 marzo, un convegno su tali problematiche. Una sfida di lungo periodo ma che non avrebbe alternative.

Le emissioni gassose delle flotte, nelle fasi di volo e nell’arco di 6,5 km dalla pista, in atterraggio e decollo, rilevano criticità estreme e il Saf, il carburante sostenibile per l'aviazione ha bisogno di un ulteriore salto tecnologico: voli a propulsione elettrica. Tra di questi anche "Idrogeno verde e aviazione. La sfida di oggi per un domani di voli a emissioni zero”.

In attesa di un qualche SAF, gli aeroporti fronteggiano le emissioni gassose e quelle climalteranti del trasporto aereo con politiche di “ZeroCo2 emission”, anche se i Masterplan aeroportuali non  riportano le emissioni nazionali totali e specifiche di ogni singolo scalo, tantomeno quelle attuali e future di CO2.

Il RAPPORTO AMBIENTALE SULL’AVIAZIONE EUROPEA 2022-EASA, sulla materia nelle “Sintesi e raccomandazioni” rileva:

L’EASA è impegnata a facilitare l'adozione di combustibili per l'aviazione sostenibile (SAF) nel settore dell'aviazione. In assenza di soluzioni tecnologiche prontamente disponibili che sostituiscano completamente i velivoli convenzionali, l'uso di SAF consente una notevole riduzione dell'impatto ambientale dell'aviazione nel breve e medio termine utilizzando la flotta globale esistente.

È aspettativa dell'EASA che SAF – Sustainable  Aviation Fuels (carburante avio sostenibile) - svolga un ruolo nel realizzare la visione di rendere l'Europa il primo continente climaticamente neutro entro il 2050.

Carburante per l’aviazione

“Sostenibile

-           L’attuale offerta di SAF rimane bassa, inferiore allo 0,05% del consumo totale di carburante per l’aviazione nell’Unione Europea;

-          La Commissione europea ha proposto un mandato di miscelazione dei SAF per il carburante fornito agli aeroporti dell’UE, con quote minime di SAF che aumenteranno gradualmente dal 2% nel 2025 al 63% nel 2050, e un sottomandato per il SAF Power-to-Liquid;

-          Per raggiungere questo mandato, sarebbero necessari circa 2,3 milioni di tonnellate di SAF entro il 2030, 14,8 milioni di tonnellate entro il 2040 e 28,6 milioni di tonnellate entro il 2050;

-          I SAF drop-in svolgeranno un ruolo fondamentale nella decarbonizzazione del settore dell’aviazione, in quanto possono essere utilizzati all’interno della flotta globale esistente e dell’infrastruttura di fornitura del carburante;

-          Attualmente i SAF certificati sono soggetti a un rapporto di miscelazione massimo del 50% con i carburanti per l’aviazione di origine fossile, a seconda della tratta di percorrenza considerata, ma l’industria e i comitati per gli standard dei carburanti stanno valutando il futuro utilizzo del 100% dei SAF entro il 2030;

-          I SAF sono certificati da schemi di certificazione della sostenibilità in base a criteri definiti a livello di Unione Europea nella direttiva sulle energie rinnovabili e a livello globale nel programma CORSIA;

-          Sebbene i SAF siano attualmente più costosi dei carburanti per l’aviazione a base fossile, si prevede una riduzione dei costi, in particolare grazie alle future economie di scala di produzione. I prezzi dei SAF possono variare a seconda del percorso produttivo, dei costi di produzione associati e delle fluttuazioni del mercato energetico”.

 

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