E’ stata depositata il 14 ottobre, presso il consiglio regionale della Regione Calabria dai consiglieri del Movimento 5 Stelle (M5S) Davide Tavernise e Francesco Afflitto, con il supporto e la condivisione dei parlamentari Maria Elisabetta Barbuto (uscente) e Vittoria Baldino, lamenta gli scarsi investimenti per lo sviluppo dell'aeroporto "Pitagora" di Crotone.
Uno scenario che non potrà che scaturire dal nuovo PNA-Piano
Nazionale Aeroporti, anch’esso depositato nelle sedi ministeriali, Sarà il
prossimo governo a deciderlo.
Il testo dell’interrogazione sostiene, tra l’altro:
“Quali sono le ragioni per le quali all’aeroporto di Crotone
vengono sempre destinate somme inferiori rispetto agli altri scali calabresi,
nonostante le sue potenzialità e la necessità di utilizzare l’infrastruttura
per togliere dall’isolamento l’intera fascia jonica calabrese? Quali iniziative
urgenti e necessarie, intende assumere la Regione per attivare il sistema ILS e
perché non è stato inserito nelle opere da realizzare? Quali motivi impediscono
alla Regione Calabria di stanziare per l’aeroporto di Crotone, così come fatto
per quello di Reggio Calabria, ulteriori somme per sostenerne i voli? Quale lo
stato della conferenza dei servizi per l’imposizione degli oneri di servizio
pubblico per il volo Crotone/Roma ?”.
"Il M5S calabrese non ci sta e, mentre nel centrodestra
regionale “vola” alto l’entusiasmo per la presentazione del Cis “Volare”.
“Sin dall’inizio la SACAL ha manifestato scarso interesse
per lo scalo crotonese nonostante lo stesso abbia fatto registrare numeri
sempre in crescita e malgrado i pochi voli operati, che pur presentano una
media di passeggeri e coefficienti di riempimento per aeromobile superiori agli
altri scali. I dati fanno emergere in maniera inoppugnabile che l’aeroporto di
Crotone, con meno di un terzo dei movimenti rispetto a quelli di Reggio Calabria,
ha avuto un numero di passeggeri pressoché identico. La presentazione del Cis
“Volare”, con le decise esigue minori risorse, destinate a Crotone, rispetto
agli altri scali calabresi, è solo la riprova dello scarso interesse”.
“I 20 milioni di euro del Cis, destinati alla realizzazione
della base aerea della protezione civile, nulla hanno a che vedere con lo
sviluppo del traffico passeggeri dello scalo. Le opere che dovrebbero portare
ad una svolta epocale dell’aeroporto di Crotone, in realtà, sono già state
annunciate più volte nel corso degli ultimi anni e riguardano prevalentemente
interventi di messa in sicurezza del sedime aeroportuale, ne manca il collaudo
però, e l’attivazione del sistema ILS, già installato da diversi anni. A Tal
proposito nel mese di marzo il Tar Calabria ha accertato però l’illegittima
occupazione d’urgenza dei suoli, dove sono state installate parte delle
apparecchiature, condannando tra l’altro alla restituzione del bene e
ripristino dello stato dei luoghi”.
“La Regione Calabria detiene, poi, l’intero capitale sociale
di Sacal e nel mese di settembre ha confermato l’impegno per 13 milioni di euro
finalizzati a finanziare gli oneri di servizio dall’aeroporto di Reggio
Calabria. Non ha fatto altrettanto però per lo scalo crotonese, l’unica
infrastruttura al momento efficiente per togliere dall’isolamento l’intera
fascia jonica calabrese ed il suo entroterra, attesa la mancanza di collegamenti
alternativi adeguati. Al momento la fascia ionica è infatti alle prese ancora
con una linea ferroviaria, non elettrificata, ad unico binario e una statale
106 ad unica carreggiata e un altissimo tasso di incidentalità. A poco serve
l’annunciata tratta Crotone/Treviso operata da Ryanair lontana, in realtà,
dalle necessità dei cittadini dell’intera fascia jonica. L’individuazione delle
nuove rotte, da e per Crotone, richiede una seria valutazione delle esigenze
del territorio e il riconoscimento del diritto alla mobilità di tutti i
cittadini calabresi che non faccia emergere differenza di trattamento”.
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