Riproponiamo il testo della lettera/comunicato inoltrato il 24 Ottobre dal comitato Nocargoparma alla società di gestione dello scalo parmense. Lettera proposta anche da alcuni media locali.
LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DI So.Ge.A.P.
Gent.mo Presidente Dalla Rosa Prati, le ultime Sue
dichiarazioni pubbliche nei nostri confronti ci hanno davvero turbato.
Così come Lei legittimamente difende gli interessi economici
della Società che presiede, noi legittimamente difendiamo la salute, la
sicurezza di tutti noi cittadini di Parma.
Lei sa benissimo che questa “battaglia” non la stiamo
combattendo ad armi pari non avendo le stesse opportunità di accesso ai mezzi
di comunicazione.
Proprio per questo riteniamo davvero poco elegante che Lei
sia passato addirittura alle offese definendoci infondati, incompetenti,
egoisti ed addirittura inutili.
Infondati quando invece basiamo tutte le nostre
dichiarazioni sui documenti che la Sua società ha presentato al Ministero e ai
vari Enti coinvolti.
Incompetenti nonostante divulghiamo informazioni tecniche,
dati certi di cui forniamo tutta la documentazione a supporto.
Egoisti solo perché osiamo anteporre la tutela di beni
comuni come la salute e la sicurezza dei cittadini ai meri interessi economici
di pochi essendo, la Sua, una società privata.
Inutili perché secondo Lei l’iter è concluso (il giorno dopo
ha ritrattato con un “quasi”) quando invece mancano ancora fondamentali
passaggi che chiariscano i grossi interrogativi legati a quel “quasi”.
Ci spieghi, per esempio, come intende risolvere il problema
dell’autostrada A1 e Alta Velocità nella zona di rischio massima dell’aeroporto
e l’interferenza con i Piani di emergenza, ci spieghi dove pensa di far passare
la strada per collegare la Fiera di Parma all’autostrada, ci spieghi come mai
non ha mai attivato la Commissione per il rumore, ci spieghi dove metterà le
scuole che andranno delocalizzate e chi le pagherà, ci spieghi chi pagherà gli
espropri, l’interramento dell’elettrodotto, le opere per l’invarianza
idraulica, eventuali delocalizzazzioni di attività incompatibili, dal momento
che la Sua società non li ha messi a bilancio.
Ma, soprattutto, ci spieghi come mai si trincera dietro la
scusa della necessità dell’allungamento della pista quando nella classifica
degli aeroporti italiani (in cui Parma risulta essere terzultima), 6 aeroporti
con piste più corte del Verdi trasportano più passeggeri di noi, mentre
all’ultimo e penultimo posto ci sono aeroporti con piste molto più lunghe.
Forse la questione vera non è quanto è lunga la pista, ma come viene gestita la
pista: infatti, una delle rotte più amate dai parmigiani, il Parma-Londra, nel
2016 era attiva con la pista così com’è.
Se vuole siamo disponibili ad incontrarLa per confrontare i
documenti: nei documenti ufficiali presentati e a nostra disposizione la Sua
società dichiara che l’allungamento della pista serve per trasformare il Verdi
nel primo aeroporto a vocazione Cargo, ma visto che invece Lei sostiene che non
sia così ci faccia vedere le Sue carte e le mostri alla cittadinanza.
Restiamo a Sua disposizione
Associazione Nocargoparma
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