giovedì 20 ottobre 2022

Quattordici vertiporti: sarebbero elencati nel nuovo Piano Nazionale Aeroporti-PNA

La mobilità aerea dei mezzi volanti identificabili come aerotaxi/maxidroni  e assimilabili dovranno pur partire e atterrare da qualche posto? Si chiameranno vertiporti ed il Piano Nazionale Aeroporti li avrebbe identificati e localizzati. Entro il 2035 saranno completamente operativi con uno scenario stimato di 10 milioni di passeggeri movimentati.

Potranno collegare città e regioni, potenziando la mobilità terrestre in coincidenza del Giubileo 2025 a Roma e dei Giochi olimpici invernali Milano-Cortina del 2026.

Questa modalità di trasporto aereo è stato identificato internazionalmente come “Advanced air mobility” e “Urban air mobility”, dovrebbe risultare non solo a minimo e/o nullo “impatto ambientale” ma anche rapido, veloce. Elettrici, a idrogeno ed avveniristici sistemi motore. Per il trasporto di merci e di passeggeri, per attività ordinaria e di emergenza.

Il “vertiport” identifica aree progettate specificamente per il decollo e atterraggio in analogia agli eliporti per  gli elicotteri. Possono essere pilotati da piloti “on board” e/o a distanza. In diretta single o in gestione multipla. Saranno posizionati anche sulle terrazze degli edifici. Centri “hub/skygate” o “vertistop” per deposito o prelievo “drop-off e pickup”.

I media riferiscono che i primi vertiport, sei urbani e quattro, inizialmente, saranno autorizzati nelle zone degli scali aerei di Linate, Malpensa, Fiumicino, Torino Caselle, Venezia Tessera, Bari Palese e Cortina.

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