Con il Comunicato Stampa n. 57/2021, ENAC ha divulgato l'Italy's Action Plan, il piano nazionale per la riduzione dell'impatto di CO2 nel trasporto aereo - Il documento di 125 pagine pubblicato anche su siti ICAO ed ECAC.
“L'Italy's Action Plan for CO2 emissions reduction, edizione 2021 è un documento che raccoglie le principali iniziative, azioni e progetti già realizzati e quelli in fase di realizzazione per ridurre le emissioni di CO2 nel trasporto aereo”.
Per una completa analisi delle misure atottate rimandiamo alla lettura integrale del “documento”, per quanto concerne la predisposizione delle “misure nazionali in Italia” le considerazioni sono rappresentate, in sintesi, dal seguente stralcio:
“ Premessa
Lo
scopo di questa sezione è quello di illustrare le misure aggiuntive
adottate dall'Italia, per ridurre ulteriormente le emissioni di CO2
oltre a mostrare alcune peculiarità del attuazione di altre azioni
già intraprese a livello sovranazionale. Anche se alla fine di
questo paragrafo c'è una stima quantitativa del risparmio generato
da tali azioni, questo non deve essere interpretato come una quantità
aggiuntiva di risparmio in oltre alla baseline regionale europea, già
indicata nella sovranazionale sezione.
Di
conseguenza, anche al fine di evitare errori di doppio conteggio, il
le cifre indicate in questa sezione devono essere interpretate solo
come un rapporto matematico “risparmi/emissioni direttamente
generati dalle compagnie aeree italiane”.
Emissioni
storiche e riferimento
Fin dalla prima edizione del Piano d'Azione
l'Italia ha costituito un panel di stakeholders in al fine di
tracciare nel tempo la quantità di emissioni di C02 generate dalle
Compagnie Aeree che operano in Italia, indipendentemente dalla
nazionalità.
Quindi
in origine il pannello era destinato a soddisfare pienamente i
criteri fissati dall'IPCC, tenendo conto della particolarità
(riportata nella prima sezione del presente Piano d'Azione) che la
quota di mercato delle Compagnie Aeree Italiane è diminuito nel
tempo, essendo ora inferiore al 50%, e quindi il contributo alle
emissioni generate dalle compagnie aeree straniere non potevano
essere ignorate.
Tuttavia, per diversi motivi, la collaborazione
con le compagnie aeree straniere è diventata sempre più forte e più
difficile nel tempo, a causa della diversa serie di voli da
considerare per il emissioni da rendicontare secondo lo schema ICAO
CORSIA. Che avrebbe hanno richiesto a ciascuna compagnia aerea di
filtrare e ordinare i voli e di segnalare un diverso insieme di dati
a ciascun diverso paese in cui opera una compagnia aerea.
La
maggior parte del traffico del mercato italiano (come mostrato nella
sezione 1) è gestito da compagnie aeree che operano in diversi
paesi, principalmente per collegamenti intraeuropei. Per per questi
motivi il numero di compagnie aeree straniere partecipanti al panel è
diminuito nel tempo, e di recente non poteva più essere considerato
significativo. Quindi il formato originale è stato abbandonato e ora
il pannello include solo la nazionale compagnie aeree, l'ANSP (ENAV),
l'Industria italiana e gli operatori aeroportuali.
Attualmente
tutte le compagnie aeree italiane segnalano all'Enac le emissioni
generate dall'utilizzo di
loro flotta, e presentare alla NAA un
elenco di azioni al fine di ridurre il emissioni, oltre ai risultati
derivanti da altre azioni coordinate a livello sovranazionale.
Anche
l'ANSP (ENAV), l'Industria e gli operatori aeroportuali presentare
alla NAA un elenco di azioni che contribuiscono alla riduzione delle
emissioni.
Questa sezione illustra alcune di queste azioni che
sono state ritenute degne di menzione.
Le emissioni sotto
riportate sono state calcolate sulla base di quanto segue fondamento
logico:
Al fine di quantificare i dati di traffico di competenza
italiana per il base, sono state prese in considerazione le seguenti
ipotesi.
L'Italia è un membro a pieno titolo dell'UE e, di
conseguenza, ogni operatore registrato nell'UE è libera di operare
voli interni in Italia, nonché internazionali intra-europei
voli.
Secondo la definizione ICAO di "volo internazionale",
voli internazionali intraeuropei sono sempre considerati
“internazionali” e, quindi, l'autorità competente, a capo degli
operatori non italiani, è l'Ente Nazionale per l'Aviazione, che ha
registrato tali operatori.
Per questo Piano d'Azione, l'Italia ha
deciso di adottare la metodologia IPCC per differenziare operazioni
di aviazione internazionale e nazionale: un volo in partenza da un
italiano aeroporto e arrivare in un altro aeroporto italiano è
sempre considerato nazionale, indipendentemente dalla nazionalità
dell'operatore aereo.”
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