lunedì 13 ottobre 2025

Crash Dreamliner Air India, altri interrogativi: il sindacato FIP ha chiesto il fermo a terra

Il crash AI-171 del 12 giugno, è noto, un Boeing 787-8 Dreamliner diretto a Londra, si è schiantato pochi secondi dopo il decollo da Ahmedabad: causa la mancata spinta/potenza dei due propulsori, è precipitato in una vicina area residenziale. Le indagini e investigazioni sono ancora aperte, lo scorso 22 settembre 2025, la Corte Suprema indiana dopo aver fissato un'udienza per l'11 ottobre 2025 affinché l'indagine venga condotta in modo "libero, equo, imparziale, indipendente e rapido", la ha ancora rinviata. 

Dopo la petizione presentata dalla "Constitution by Safety Matters Foundation", un testo descrive il conflitto di interessi nell'ambito dell'indagine condotta dalla DGCA e sostiene che l'incidente è stato causato da un guasto al sistema elettrico, piuttosto che dalle azioni del pilota, il dibattito si è esteso, interessando i media e l'opinione pubblica.

La petizione chiede la divulgazione dei dati FDR e delle trascrizioni CVR, entrambi con timestamp sincronizzati, e dei dati dell'Electronic Aircraft Fault Recording. Il 10 ottobre 2025, l'Aviation Herald ha pubblicato integralmente la petizione (433 pagine, 22 MB).

Nell'udienza dell'11 ottobre 2025, la Corte Suprema la ha riprogrammata per il 10 novembre 2025. Lo scopo è di ascoltare ulteriori testimoni e raccogliere ulteriore documentazione, I diversi casi elencati dai piloti indiani, saranno valutati? I dati FDR e CVR, integrali, saranno analizzati?

In questa domenica 12 ottobre, tuttavia, i media indiani rilanciano una richiesta perentoria: “Ground Boeing 787 aircraft for electrical checks”, lo ha dichiarato e confermato il sindacato della Federation of Indian Pilots.

La Federazione dei piloti indiani (FIP) ha espresso preoccupazione per la sicurezza degli aerei Boeing 787, citando problemi con i sistemi elettrici e la manutenzione "Boeing 787 a terra per controlli elettrici": Federazione dei Piloti Indiani

La Federazione dei Piloti Indiani (FIP) chiede il fermo di tutti i Boeing 787 di Air India a causa di ricorrenti guasti al sistema elettrico e problemi di manutenzione. Citando recenti incidenti, lo ha sostenuto il Presidente della FIP, Capitano CS Randhawa.

Mettere a terra tutti i Boeing 787", afferma l'organismo dei piloti. Air India risponde. Air India, tuttavia, ha categoricamente negato qualsiasi voce di guasti elettronici sugli aerei AI-154 e AI-117, sottolineando che la compagnia aerea considera la sicurezza dei suoi passeggeri la massima priorità.

La Federazione dei Piloti Indiani, un organismo che rappresenta i piloti di linea, ha richiesto la "messa a terra di tutti i Boeing 787" sulla base di segnalazioni di malfunzionamenti elettronici su due voli Air India: l'AI-154, un volo Vienna-Delhi dirottato a Dubai il 9 ottobre a causa di guasti a diversi sistemi, tra cui il pilota automatico e il controllo di volo, e l'attivazione del RAT sull'AI-117 durante l'atterraggio a Birmingham il 4 ottobre.

I piloti hanno affermato che gli incidenti erano "indicatori di scarsa efficienza da parte di Air India" e sembravano attribuirli ai nuovi ingegneri assunti in sostituzione di quelli dell'AIESEL, di proprietà del governo.

Air India, tuttavia, ha categoricamente negato qualsiasi accenno a un guasto elettrico nel secondo e ha affermato che l'attivazione del RAT nel primo non era "dovuta né a un guasto di sistema né all'intervento del pilota".

Un portavoce ha affermato che l'AI-154 è stato dirottato a causa di un problema tecnico e che l'aereo è atterrato in sicurezza a Dubai. 

Per Air India, la sicurezza dei passeggeri e dell'equipaggio rimane la massima priorità", ha affermato il portavoce. In merito all'incidente dell'AI-117, la compagnia aerea ha affermato che l'aereo è atterrato in sicurezza nonostante l'attivazione del RAT in fase di avvicinamento finale. Il portavoce ha dichiarato che "tutti i parametri elettrici e idraulici sono normali".

"In base alla nostra indagine preliminare, l'attivazione del RAT è stata "non comandata", in linea con eventi simili accaduti in passato ad altre compagnie aeree e come riportato da Boeing". L’aerolinea ha informato la Direzione Generale dell'Aviazione Civile e di aver presentato un rapporto preliminare in conformità con le normative. L'aereo è stato successivamente autorizzato al servizio. La risposta ha fatto seguito a una lettera della Federazione dei Piloti Indiani che faceva riferimento all'incidente dell'AI-171 del 12 giugno, in cui persero la vita 260 persone tra passeggeri, equipaggio e persone a terra.

I piloti ella FPI confermano: "la sicurezza del trasporto aereo è compromessa dalla mancata indagine sulle cause dei guasti sui B-787 nel Paese".

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