Nella stessa giornata del 7 agosto il Sindaco di Napoli Manfredi commenta le ricadute ambientali acustiche dell’aeroporto di Capodichino, la Gesac, società di gestione dello scalo, replica alle dichiarazioni, sostenendo una realtà di misure, procedure di una realtà sotto controllo ed il Comitato NoFly Zone, in un comunicato, illustra invece, un contesto più ampio.
Non solo impatto acustico, distinto tra quello della zonizzazione
LVA, quello delle centraline che registrano il sorvolo degli, aerei, alla
classificazione comunale in Lden, Lnight, ma anche le ampie ricadute delle
emissioni in atmosfera.
Il Comitato Nofly Zone, inoltre, con l’accento e
considerazioni sulla safety e risk assesment, sulle Mappe di Vincolo, sul Piano
di Emergenza Esterno-PEE ripropone e riflette le ricadute complessive di una
infrastruttura aeroportuale.
COMUNICATO STAMPA
07 AGOSTO 2023
“Accogliamo con favore le dichiarazioni del sindaco
Manfredi, dettate dalla crescente pressione dei cittadini, apparse su la
Repubblica di Napoli del 7.8.2023, tuttavia riscontriamo che gli assessori Armato
e Cosenza hanno posizioni diverse avendo dichiarato in passato ben altro.
Il Piano di Azione del Comune di Napoli ha il fine di
evitare, prevenire o ridurre gli effetti nocivi dell’esposizione al rumore
ambientale, compreso il fastidio, definendo competenze e procedure ma risulta
privo della componente air, quindi nessuna attenzione è stata mostrata da parte
del comune sul problema del rumore aereo, a tal proposito a dicembre 2022
abbiamo presentato le nostre osservazioni.
Il Sindaco non rileva le ricadute atmosferiche quando
segnala i disagi causati dal rumore aereo e, non rilevando le problematiche
della zonizzazione delle aree A, B e C prossime all’aeroporto, e quelle
relative alle traiettorie dei sorvoli in decollo ed atterraggio, tralascia la
congruità tra scenario di impatto acustico stimato e percezione dei cittadini.
L’impatto ambientale gassoso delle emissioni primarie e
secondarie, in aggiunta alle tonnellate del climalterante CO2 (almeno 6
tonnellate ogni ciclo decollo atterraggio LTO entro 6,5 km) e polveri
ultrafini, non risulta “mappato”.
Le analisi Safety e Risk assessment, non disponibili hanno
imposto operazioni di volo approvazione con “deroghe” quali Special Condition,
Elos e l’accettazione della deviazione (DAAD). Il DAAD è allegato al
certificato di aeroporto e l’autorità competente dovrebbe specificare il periodo
di validità del DAAD (deroghe) con le quali opera lo scalo di Capodichino.
L’adozione del Piano di Emergenza Esterno-PEE nell’ipotesi
di incidente aereo dovrebbe risultare conseguente e noto all’Amministrazione
Comunale ed ai singoli cittadini.
Le osservazioni dei cittadini, dei Comitati, delle
Associazioni , sul Piano Limitazione Ostacoli che, con le inadempienze di
adozione delle servitù aeronautiche storiche (Legge n. 58- 1963), dalle deroghe
adottate nelle zone A, B, C e D del Piano di Rischio, alle edificazioni
preesistenti e le criticità associate all’orografia, dovrebbero spingere
l’Amministrazione del Comune a considerazioni aggiuntive, visto che lo scalo
non dispone neanche delle Mappe di Vincolo approvate.
Quando il Sindaco, la Giunta e il Consiglio comunale, così
come hanno fatto il Comitato No Fly Zone ed Assoutenti, scriveranno ai
Ministeri delle infrastrutture, dell'Ambiente e dei Beni Culturali chiedendo
l'apertura di Grazzanise, allora si che potremo apprezzare le scelte della Giunta
Manfredi, per ora contiamo gli aerei, registriamo rumore e senso di abbandono
da parte delle istituzioni, in attesa dell’ennesima inaugurazione dello scalo
Pontecagnano che non potrà in alcun modo garantire come Grazzanise un
appropriato sistema aeroportuale per Napoli, la Campania e l’intero mezzogiorno
d’Italia.
Comitato No Fly Zone
Assoutenti Campania Mobilità”
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