Il processo di ogni progetto aeroportuale, purtroppo, scaturisce da una costante espansione di un sedime di scalo, sorto da campi di volo e piste in erba, quindi di asfalto, originati almeno nel secolo scorso. Anche 100 anni addietro.
Campi di volo sorti all’esterno, lontano dalle città, sono ora insediati, circondati, affogati nei quartieri di città di provincia e/o di aree metropolitane, nelle zone industriali, presso spazi universitari, immersi in oasi naturalistiche, prospicenti sistemi viari autostradali e ferroviari, e tanto altro.
Il piano generale di un masterplan a 5/10 anni, sia di una pista che movimenta poche centinaia di migliaia di passeggeri, che decine di milioni, con cargo city rilevanti quanto in prospettiva, non è quindi
garante di una massimizzazione dell'uso del suolo al fine di ottimizzare la
capacità della pista, delle configurazioni accessorie dello spazio, al fine di
ottenere l'equilibrio generale del processo e dei sistemi “aeronautici”.
Se è necessario un piano generale in modo che tutte le strutture
di supporto lato volo, lato terra e aeroportuali possano svilupparsi, ampliare
e migliorare la flessibilità operativa e l'efficienza delle proprie attività in
un contesto strutturato, ordinato, rappresenta un traguardo che non potrà che incidere
negativamente sull'attività “residenziali e sociali”, antropiche, insediate
nelle zone adiacenti l'aeroporto.
Come pianificare, riqualificare ed ampliare/espandere un
aeroporto? Come esaminare il piano generale esistente e qualificare gli impatti
ambientali in genere, associate alle caratteristiche “safety e risk”, definite da ICAO-EASA-ENAC
(valutando studi aeronautici e livelli della matrice di rischio) con gli scopi e obiettivi
del progetto?
I pianificatori, se stabiliscono la direzione e la portata
del progetto, devono cercare di allineare le aspettative del progetto ai
requisiti generali all'interno del master esistente. Occorre
precisare i criteri generali e gli obiettivi politici. Si dovrebbe notare che possono
verificarsi cambiamenti imprevisti nelle attività aeroportuali e nelle esigenze
operative che possono legittimamente verificarsi e modificare i requisiti del
piano generale. La deviazione dai requisiti del piano generale, nel quadro degli
standards ICAO-EASA-ENAC, dovrebbe essere accuratamente valutato e comunicato.
Resi comprensibili e trasparenti, magari condivisi con il territorio, con le amministrazioni locali e i comitati dei cittadini interessati da tali masterplan, verificando le inevitabili ricadute.
Mantenere la struttura lay-out esistente e/o costruire una
nuova infrastruttura, ex novo o solo parziale?
Il masterplan dovrebbe produrre soluzioni – nei vincoli
safety assesment e risk assesment designati - che assicurino fondamentalmente
che:
• Le aspettative del piano generale sono parzialmente o
completamente soddisfatte o integrate;
• Le soluzioni soddisfano il brief di progettazione del
progetto;
• Le soluzioni sono tecnicamente e commercialmente valide;
• Le soluzioni sono finanziariamente accettabili per le
parti interessate.
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