Se, da un lato, il parco eolico sulla diga foranea sarebbe stata bocciata. La proposta delle “libellule” eoliche progettate da Renzo Piano, più basse, rispetto alle misure standard di impianti di questo genere, e con un impatto estetico ridotto, proprio per essere adattate in diversi ambiti. Ancora nel 2014 una prima ideazione
Enel Green Power era stata bocciata da ENAC, le pale
avrebbero interferito con il cono aereo dell’aeroporto “Cristoforo Colombo”.
Quindi il progetto eolico è stato tagliato, ma solamente perché danneggerebbe
il panorama, il paesaggio cittadino, le possibili, eventuali interferenze con
il porto, aeroporto, strutture accessorie (silos, transito containers) ad
entrambe sarebbe ancora da risolvere.
Se da altro lato il ministero della Cultura all'Authority
ritiene che l'impianto per la produzione di energia vada stralciato dal
progetto, in 22 pagine + 8 sono presentate anomalie e criticità da parte di ANAC
- Autorità nazionale anticorruzione. ANAC rileverebbe questioni attinenti all’aspetto
normativo e le procedure dell’appalto per la realizzazione della nuova diga
foranea del porto di Genova.
Ma in queste brevi note inquadrano ancora una volta le
compatibilità tra le infrastrutture localizzate in una breve area, circoscritta
e costiera.
La rilevanza posta da ANAC sulla “singolarità della
procedura di affidamento seguita da Autorità Portuale” alla “trattativa
negoziata” che “potrebbe aver ristretto la concorrenza considerato che i prezzi
sono stati rinegoziati con Webuild e Eteria, non intacca il parere positivo
alla realizzazione dell’infrastruttura la cui costruzione. Qualora iniziata dovrebbe
terminare nel 2030. Con una gara d’appalto di un miliardo e 300 milioni di
euro.
La diga foranea localizzata nel cono dello scalo aereo, in
relazione al Piano Limitazione Ostacoli, è una struttura non superiore ai venti
metri, ma che, comunque, potrebbe ottenere l’approvazione, magari con
specifiche prescrizioni in sede di Valutazione di impatto ambientale, con il pronunciamento
dell’apposita commissione del ministero della Transizione ecologica.
La diga foranea, ubicata a 500 metri di distanza dalla costa,
avrà una lunghezza di 2.850 metri, è stata pianificata per ridurre i rischi di
inondazioni causate dai cambiamenti climatici, assicurando alle grosse navi
cargo di entrare agevolmente al sito portuale.
Le evidenze che due anni orsono ENAC aveva posto al progetto,
nel quadro dell’approccio delle meganavi, “New Panamax” e “Ultra Large
Container Vessel” (ULCV), sembrerebbe risolto.
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