venerdì 12 maggio 2023

ITALIA 2022: un traffico aereo subordinato alle “Policy” di alcune aerolinee!

Con le 194 pagine del documento/Report “DATI di TRAFFICO 2022” della DIREZIONE STUDI E ANALISI ECONOMICHE di ENAC, il relativo comunicato stampa di presentazione evidenzia: “Decisa ripresa del traffico aereo nel 2022 con oltre 164 milioni di passeggeri, +104% rispetto al 2021 - Presidente Di Palma: “Il trasporto aereo ha ripreso a volare e a riconnettere il mondo”.

“Con oltre 164 milioni di passeggeri nel 2022 si consolida una decisa ripresa del traffico aereo che registra +104% rispetto all’anno precedente: si riduce quindi il divario, registrato nei due precedenti anni, rispetto al periodo pre-Covid (-14% del 2022 vs 2019)”.

Un contesto nel quale appare fondamentale rilevare come: “In merito ai vettori aerei, invece, la graduatoria complessiva dei collegamenti nazionali ed internazionali di linea e charter vede al primo posto la compagnia Ryanair con 45,7 milioni di passeggeri”.

“A livello di traffico nazionale, le compagnie che nel 2022 hanno superato 1 milione di passeggeri trasportati (conteggiati solo in partenza al fine di non incorrere nel double counting) sono state:

• Ryanair (Irlanda) 14,2 milioni di passeggeri

• ITA Airways (Italia) 6,4 milioni di passeggeri

• EasyJet Europe Airline Gmbh (Austria) 3,2 milioni di passeggeri

• Wizz Air (Ungheria) 3,1 milioni di passeggeri”.

La realtà operativa della Ryanair, aerolinea irlandese, prima compagnia aerea “italiana”, ha colonizzato il Belpaese con una dinamica storica aziendale che, con una flotta di oltre 500 aeromobili, ordini per altri 300 Boeing 737, con 18 aerobasi solo in Italia, dove nell’Estate 2023 ha localizzato 92 velivoli, con prospettive di raggiungere 100 milioni di passeggeri volando su 40 Paesi del continente Europa, rappresenta un assetto aziendale originale e irripetibile?

Una analisi comparata tra rete operativa, l’apparato aziendale, gestione della rete, le strategie di vendita promozionale, i criteri low cost, basse tariffe, e gli accordi territoriali attivati tra siti web, co-marketing distinto e complessivo tra gestori aeroportuali, amministrazioni locali e aziende para-pubbliche, tuttavia, potrebbe costituire uno strumento cognitivo indispensabile a inquadrare il nuovo PIANO NAZIONALE AEROPORTI-PNA. A svelare l’arcano di una aerolinea invasiva e decisiva per le sorti del trattico aereo di un Paese e/o di un Continente.

Per quale ragione una rete aeroportuale assume un ruolo marginale e secondario?

Perché un Piano Nazionale Aeroporti non è l’attore, fattore protagonista?

Perché non possa imporre la rete aeroportuale, come sistema primario, nella competizione delle aerolinee. Affinché siano le infrastrutture aeroportuali ed i bacini di traffico territoriale-turistico-commerciale-industriale ad essere decisivi, risultare parametri basilari per definire ed evolvere volumi di traffico aereo e, non risultino, come avviene, subordinati alle “policy stagionali” di singole, quanto prevalenti, aerolinee.

Un panorama di volumi di traffico aereo, di aerolinee con “policy” competitive extra territoriali, con sovrapposizioni “nazionali”, “continentali ed intercontinentali, nell’epoca new-post globalizzazione, con bacini di traffico indefiniti. Gli interrogativi sulla compatibilità di una rete infrastrutturale (scali strategici, hub, periferici, minori) controversa, evidenziano inoltre criticità irrisolte e vulnerabilità del sistema aereo e dei livelli del traffico aereo del Belpaese.

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