Con le 194 pagine del documento/Report “DATI di TRAFFICO 2022” della DIREZIONE STUDI E ANALISI ECONOMICHE di ENAC, il relativo comunicato stampa di presentazione evidenzia: “Decisa ripresa del traffico aereo nel 2022 con oltre 164 milioni di passeggeri, +104% rispetto al 2021 - Presidente Di Palma: “Il trasporto aereo ha ripreso a volare e a riconnettere il mondo”.
“Con oltre 164 milioni di passeggeri nel 2022 si consolida
una decisa ripresa del traffico aereo che registra +104% rispetto all’anno
precedente: si riduce quindi il divario, registrato nei due precedenti anni,
rispetto al periodo pre-Covid (-14% del 2022 vs 2019)”.
Un contesto nel quale appare fondamentale rilevare come: “In
merito ai vettori aerei, invece, la graduatoria complessiva dei collegamenti
nazionali ed internazionali di linea e charter vede al primo posto la compagnia
Ryanair con 45,7 milioni di passeggeri”.
“A livello di traffico nazionale, le compagnie che nel 2022
hanno superato 1 milione di passeggeri trasportati (conteggiati solo in
partenza al fine di non incorrere nel double counting) sono state:
• Ryanair (Irlanda) 14,2 milioni di passeggeri
• ITA Airways (Italia) 6,4 milioni di passeggeri
• EasyJet Europe Airline Gmbh (Austria) 3,2 milioni di
passeggeri
• Wizz Air (Ungheria) 3,1 milioni di passeggeri”.
La realtà operativa della Ryanair, aerolinea irlandese,
prima compagnia aerea “italiana”, ha colonizzato il Belpaese con una dinamica
storica aziendale che, con una flotta di oltre 500 aeromobili, ordini per altri
300 Boeing 737, con 18 aerobasi solo in Italia, dove nell’Estate 2023 ha
localizzato 92 velivoli, con prospettive di raggiungere 100 milioni di
passeggeri volando su 40 Paesi del continente Europa, rappresenta un assetto
aziendale originale e irripetibile?
Una analisi comparata tra rete operativa, l’apparato
aziendale, gestione della rete, le strategie di vendita promozionale, i criteri
low cost, basse tariffe, e gli accordi territoriali attivati tra siti web,
co-marketing distinto e complessivo tra gestori aeroportuali, amministrazioni
locali e aziende para-pubbliche, tuttavia, potrebbe costituire uno strumento
cognitivo indispensabile a inquadrare il nuovo PIANO NAZIONALE AEROPORTI-PNA. A
svelare l’arcano di una aerolinea invasiva e decisiva per le sorti del trattico
aereo di un Paese e/o di un Continente.
Per quale ragione una rete aeroportuale assume un ruolo
marginale e secondario?
Perché un Piano Nazionale Aeroporti non è l’attore, fattore
protagonista?
Perché non possa imporre la rete aeroportuale, come sistema
primario, nella competizione delle aerolinee. Affinché siano le infrastrutture
aeroportuali ed i bacini di traffico territoriale-turistico-commerciale-industriale
ad essere decisivi, risultare parametri basilari per definire ed evolvere volumi
di traffico aereo e, non risultino, come avviene, subordinati alle “policy
stagionali” di singole, quanto prevalenti, aerolinee.
Un panorama di volumi di traffico aereo, di aerolinee con “policy”
competitive extra territoriali, con sovrapposizioni “nazionali”, “continentali
ed intercontinentali, nell’epoca new-post globalizzazione, con bacini di
traffico indefiniti. Gli interrogativi sulla compatibilità di una rete infrastrutturale
(scali strategici, hub, periferici, minori) controversa, evidenziano inoltre criticità
irrisolte e vulnerabilità del sistema aereo e dei livelli del traffico aereo
del Belpaese.
Nessun commento:
Posta un commento