mercoledì 10 maggio 2023

Aeroporto Venezia e Masterplan 2037: su quel rituale dibattito pubblico!

Dopo il primo incontro del 5 Maggio 2023, con la presentazione del “Dossier di progetto: le ragioni della proposta e i flussi di traffico”, sono previsti altri tre incontri con il “pubblico”, con un traguardo di integrazione, con l’apporto della popolazione” ed altri soggetti interessati, al fine di integrare la proposta iniziale.

I successivi incontri saranno il 18 Maggio: “Aeroporto Venezia: transizione energetica e strategie di sostenibilità”, il 25 maggio, “Aeroporto Venezia: transizione energetica e strategie di sostenibilità”, il 18 Giugno con “Aeroporto Venezia: il Masterplan e territorio

Un dibattito che nell’intenzione dei proponenti, oltre allo “scopo di presentare al pubblico gli interventi previsti dal Piano di Sviluppo Aeroportuale (Masterplan) al 2037 dell’aeroporto di Venezia Marco Polo, e di raccogliere osservazioni e proposte per consentire di valutare e migliorare la progettazione e programmazione degli interventi”.

L’iniziativa della SAVE, tuttavia, persegue l’illustrazione dei capitoli salienti del faraonico “Masterplan”, rappresenta una tappa obbligata nell’ampliamento di un’opera infrastrutturale che impatta il territorio ed una comunità di cittadini. E’ una tappa prevista dalla specifica Regolamentazione UE.

Il Masterplan perciò viene “sottoposto a dibattito pubblico, è uno strumento urbanistico volto alla previsione, pianificazione e programmazione degli interventi di sviluppo aeroportuale, propedeutico alla realizzazione delle opere all’interno dei sedimi aeroportuali, delle aree individuate per l’espansione degli scali, nonché delle infrastrutture di collegamento con il territorio.”

Ma quale potrà essere l’apporto del “pubblico”? Chi interviene? Cittadini e Comitati aeroportuali, associazioni ambientaliste varie, ma con quale competenza specifica?

Quale soggetto potrebbe, ad esempio, far emergere eventuali criticità amministrative, ambientali, urbanistiche, aeronautiche? Come sarà possibile argomentare la stesura definitiva del Masterplan, come valutare le ricadute ambientali, di vincoli sul territorio, di una crescita del traffico che raddoppia gli odierni livelli di capacità pista: da 30 a 60 movimenti/ora?

Il sedime aeroportuale è limitato, ad esempio le verifiche “technically termed Movement area”, associate a runways and taxiways, loading or unloading passengers, mail or cargo, fuelling, parking or maintenance,  valutate dalle “Local Runway Safety Team”, come potrebbero essere argomentate e dibattute?

Le problematiche – casistica/statistical delle "Runway Incursion/Excursion", rappresentano, inoltre, tematiche che un dibattito pubblico ignora.

La sovrapposizione delle Strip Area delle due piste parallele, ma con operatività “single runway” inquadra:

 -design and supply of services for the safety of operations pertinent to aircraft traffic;

- study of risk factors;

- support for rescue vehicles and airport operators in the rescue operations, in hazardous situations for aircraft;

identificano l’obiettivo primario del masterplan, il raddoppio della capacità pista, dei movimenti/ora del Masterplan-Piano di Sviluppo-PSA di Venezia Tessera. Il “polo” attorno al quale gravita lo stesso Masterplan.

Un dibattito con le analisi safety e risk assessment, rese trasparenti nei database e condivise, integrate nel Masterplan, con un Parere di VIA/VAS senza prescrizioni di sorta, ma anche senza Documenti di Azione e Accettazione della Deviazione (DAAD), Condizioni Speciali (CS) e Livelli di Sicurezza Equivalente (ELOS) non è concepibile nella sede di un dibattito pubblico.

Anche perché senza il raddoppio dei movimenti/pista le prospettive di un Marco Polo di Venezia, gate intercontinentale del Piano Nazionale degli Aeroporti: saltano.

Anche se “le previsioni del traffico aereo, nel medio-lungo periodo, restituiscono uno scenario di ripresa, che porta ENAC a prevedere, all’interno del Piano Nazionale Aeroporti, un flusso, per l’Aeroporto di Venezia, di circa 20,8 milioni di passeggeri al 2037” le prospettive dell’infrastruttura storica di Tessera potrebbe risultare, comunque inadeguata.

Al momento sono considerazioni che lo stesso Masterplan non affronta. Tematiche che i tecnici aeronautiche conoscono, come risolutive. Ma è una materia che i partecipanti al dibattito pubblico potrebbe ignorare e/o quantomeno ritenere marginali.

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