giovedì 1 aprile 2021

Aeroporti, PNA, Masterplan-PSA e certificazioni EASA

Sui limiti dello sviluppo aeroportuale e del traffico aereo! Sono passati oltre 10 anni dallo studio intitolato: “Sviluppo futuro della rete aeroportuale nazionale quale componente strategica dell’organizzazione infrastrutturale del territorio.

ENAC ed il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti hanno strutturato l'assetto della rete aeroportuale nazionale al 2030 predisponendo il Piano Nazionale Aeroporti - PNA scaturito dalla identificazione dei bacini di traffico e la designazione degli hub intercontinentali.

Hanno recepito l'Atto di Pianificazione posto alla base del DPR n. 201/2015, che ha individuato gli aeroporti di interesse nazionale ai sensi dell’art. 698 del Codice della Navigazione.

Il territorio è stato suddiviso in 10 bacini di traffico omogenei e all’interno di questi sono stati definiti i 38 aeroporti “di interesse nazionale”.

Se 12 scali sono stati definiti “strategici” (con Fiumicino, Malpensa e Venezia riconosciuti quali Gate Intercontinentali), “la suddivisione in bacini è stata operata partendo dalle aree sovraregionali individuate dallo Schema NUTS-livello 1 (Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud, Isole) e successivamente individuando, in ciascuna delle predette aree, bacini di traffico omogeneo (con distanza massima di 2 h di percorso in auto da un aeroporto strategico), sono stati configurati 10 bacini di traffico: 1) Nord-Ovest, 2) Nord-Est, 3)
Centro-Nord, 4) Centro Italia, 5) Campania, 6) Mediterraneo- Adriatico, 7) Calabria, 8) Sicilia-orientale, 9) Sicilia-occidentale,10) Sardegna.”

Una analisi che, tuttavia, non sembrerebbe aver inquadrato e valutato le capacità delle infrastrutture aeroportuali identificate. Non avrebbe adeguatamente valutato le prospettive di incremento dei voli, ancorché con specifici masterplan-Piano di Sviluppo Aeroportuale-PSA e le compatibilità di accompagnare le stime previste del traffico aereo.

Le previsioni del Piano, inizialmente stimata in circa 250 milioni di passeggeri al 2030, con un rateo di crescita del 3,3% anno, ma guardando i dati del 2018, il volume di traffico registrato è stato già di 184 milioni di passeggeri con un rateo di incremento del 5,5% rispetto al 2017.

Con il Regolamento (UE) N. 139/2014 della Commissione del 12 febbraio 2014, che stabilisce i requisiti tecnici e le procedure amministrative relativi agli aeroporti ai sensi del regolamento (CE) n. 216/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, anche le valutazioni del Piano Nazionale Aeroporti devono essere ri-analizzate.

Come, quindi, assicurare Masterplan di incremento dei voli qualora una o più delle infrastrutture aeroportuali strategiche, siano scali hub intercontinentale, di interesse internazionale e nazionale non possono “sopportare” incrementi di traffico per criticità ambientali e di risk assessment ?

Quale Commissione di VIA-VAS, Ministro dei Trasporti potrà firmare Parere e Giudizi favorevoli?

E' una materia che troverà spazio nel contradditorio tra gestori aeroportuali ed i Comitati dei cittadini attivi nella tutela del territorio ed alla salvaguardia delle popolazioni dell'intorno delle piste.

La sicurezza della Navigazione Aerea invece sarà l'obiettivo degli enti nazionali e sovranazionali quali, in Italia, di ENAC ed EASA.

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