giovedì 15 aprile 2021

Aeroporto Parma, uno scalo minore con un mega Masterplan 2023

Cosa rilevava lo Studio “Potenzialità’ degli aeroporti, posizionamento e ruolo”? Nel 2010. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con uno Studio affidato da ENAC all’ATI One Works-KPMG-Nomisma nella sezione della “Potenzialità’ degli aeroporti, posizionamento e ruolo” aveva rilevato, tra l'altro, anche le principali criticità dello scalo parmense.

Se da un lato, a seguito alla presentazione dell'Aeroporto di Parma Piano di Sviluppo Aeroportuale – Masterplan 2018-2023 e al successivo documento di integrazioni e controdeduzioni
richieste con nota prot. n. 3084/DVA del 07/02/201 ed al “
quadro generale sulle richieste di integrazione da parte di Enti/Amministrazioni, nonché sulle osservazioni effettuate dai privati (cittadini e associazioni). La procedura era proseguita in data 7 febbraio 2019 la Direzione Generale per le Valutazioni e le Autorizzazioni Ambientali del MATTM, con nota prot. DVA/3084 e sulla base delle richieste della CTVIA eseguite con nota prot. n. 335/CTVA del 30/01/2019;, ha richiesto alcuni approfondimenti/integrazioni alla documentazione consegnata in merito al procedimento di VIA dell’Aeroporto “Giuseppe Verdi” di Parma – Piano di sviluppo aeroportuale 2023.

Lo Studio ENAC One Works-KPMG-Nomisma nella sezione Piste e aree di sicurezza” rilevava:

“L’Aeroporto dispone di una pista della lunghezza di 2120m, larga 45m realizzata in conglomerato bituminoso con l’aerostazione e i tre piazzali di sosta ubicati al Est in posizione centrale. Entrambe le soglie 02 e 20 sono decalate, rispettivamente, di 214 e 182m e nei primi 280m su testata 02 la larghezza della strip è ridotta a 220m”.

“Occupa un sedime che si estende per 93Ha, ubicato appena fuori dal centro abitato ed in prossimità dell’autostrada Milano-Bologna”.
“È inoltre prevista la realizzazione di un area commerciale nelle immediate vicinanze dell’Aeroporto.”

Nella sezione “Limiti e vincoli” rilevava:
“L’area aeroportuale è parte di un ambiente che non presenta né rilievi né particolari ostacoli alla navigazione nelle direzioni di atterraggio e decollo.
Gli unici limiti sono dovuti a fabbricati esistenti all’interno del sedime che hanno imposto provvedimenti di limitazione temporanea, in attesa dei necessari interventi di rimozione degli stessi.
Potenziali aree di sviluppo dell’aeroporto sono riconducibili a quelle attualmente nella disponibilità del Demanio Aeronautico Militare. Sono in corso interlocuzioni tra Enac e il Comando Logistico dell’Aeronautica Militare per l’acquisizione delle suddette aree.
Nel Piano di Sviluppo Comunale è prevista la destinazione di un’ampia area intorno all’attuale
sedime aeroportuale da destinare ad attività di sviluppo dell’aeroporto o comunque correlate all’aviazione civile”

Nella sezione “infrastrutture Air Side” rilevava:
“La pista ha una lunghezza di 2120 metri con l’aerostazione e i tre piazzali di sosta ubicati al Est in posizione centrale, possono essere ospitati 3 aeromobili di classe C.
Sono possibili atterraggi anche in condizioni meteo non ottimali grazie alla strumentazione di pista, mentre nei primi 280m su testata 02 la larghezza della strip non rispetta i minimi normativi”.

Nessun commento:

Posta un commento