Cosa rilevava lo Studio “Potenzialità’ degli aeroporti, posizionamento e ruolo”? Nel 2010. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con uno Studio affidato da ENAC all’ATI One Works-KPMG-Nomisma nella sezione della “Potenzialità’ degli aeroporti, posizionamento e ruolo” aveva rilevato, tra l'altro, anche le principali criticità dello scalo parmense.
Se
da un lato, a seguito alla presentazione dell'Aeroporto di Parma
Piano di Sviluppo Aeroportuale – Masterplan 2018-2023 e al
successivo documento di integrazioni e controdeduzioni
richieste
con nota prot. n. 3084/DVA del 07/02/201 ed al “quadro
generale sulle richieste di integrazione da parte di
Enti/Amministrazioni, nonché sulle osservazioni effettuate dai
privati (cittadini e associazioni). La procedura era proseguita in
data 7 febbraio 2019 la Direzione Generale per le Valutazioni e le
Autorizzazioni Ambientali del MATTM, con nota prot. DVA/3084 e sulla
base delle richieste della CTVIA eseguite con nota prot. n. 335/CTVA
del 30/01/2019;, ha richiesto alcuni approfondimenti/integrazioni
alla documentazione consegnata in merito al procedimento di VIA
dell’Aeroporto “Giuseppe Verdi” di Parma – Piano di sviluppo
aeroportuale 2023.
Lo Studio ENAC One Works-KPMG-Nomisma nella sezione “Piste e aree di sicurezza” rilevava:
“L’Aeroporto dispone di una pista della lunghezza di 2120m, larga 45m realizzata in conglomerato bituminoso con l’aerostazione e i tre piazzali di sosta ubicati al Est in posizione centrale. Entrambe le soglie 02 e 20 sono decalate, rispettivamente, di 214 e 182m e nei primi 280m su testata 02 la larghezza della strip è ridotta a 220m”.
“Occupa
un sedime che si estende per 93Ha, ubicato appena fuori dal centro
abitato ed in prossimità dell’autostrada Milano-Bologna”.
“È
inoltre prevista la realizzazione di un area commerciale nelle
immediate vicinanze dell’Aeroporto.”
Nella
sezione “Limiti e vincoli” rilevava:
“L’area
aeroportuale è parte di un ambiente che non presenta né rilievi né
particolari ostacoli alla navigazione nelle direzioni di
atterraggio e decollo.
Gli unici limiti sono dovuti a fabbricati
esistenti all’interno del sedime che hanno imposto provvedimenti di
limitazione temporanea, in attesa dei necessari interventi di
rimozione degli stessi.
Potenziali aree di sviluppo dell’aeroporto
sono riconducibili a quelle attualmente nella disponibilità del
Demanio Aeronautico Militare. Sono in corso interlocuzioni tra Enac e
il Comando Logistico dell’Aeronautica Militare per
l’acquisizione delle suddette aree.
Nel Piano di Sviluppo
Comunale è prevista la destinazione di un’ampia area intorno
all’attuale
sedime aeroportuale da destinare ad attività di
sviluppo dell’aeroporto o comunque correlate all’aviazione
civile”
Nella
sezione “infrastrutture Air Side” rilevava:
“La pista ha
una lunghezza di 2120 metri con l’aerostazione e i tre piazzali di
sosta ubicati al Est in posizione centrale, possono essere
ospitati 3 aeromobili di classe C.
Sono possibili atterraggi anche
in condizioni meteo non ottimali grazie alla strumentazione di pista,
mentre nei primi 280m su testata 02 la larghezza della strip non
rispetta i minimi normativi”.
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