venerdì 2 aprile 2021

Aeroporti e potenziamento, tra numero voli, piste corte e spazio sedimi

La svolta del governo “Draghi”: piovono Pareri positivi di VIA-VAS! Dagli scali maggiori e minori, tra spazi limitati di sedime, incremento dei voli, insediamento di nuove aerostazioni, satelliti e parcheggi di aeromobili si evidenziano le criticità aeroportuali a fronteggiare le stime del traffico al 2030, al 2050 ed oltre.

Sono fattori che impattano sulle valutazioni di sostenibilità operativa, altro sono le considerazioni ambientali e di risk assessment, in rapporto al numero dei movimenti aerei e dei passeggeri previsti.

Quale sia la reale potenzialità di ogni singolo aeroporto non è stato ancora certificato.

I Piani di Sviluppo-Masterplan, sottoposti alla procedure autorizzative di VIA e VAS e VinCa presentate non sembrerebbero affrontare con “perizia” tali, primarie, quanto inequivocabili, questioni.

La costruzione di nuovi aeroporti non sembrerebbe praticabile, perciò ecco l'eterno riproporre un incremento dell'attività sui soli scali. Siano questi gli hub intercontinentali, quanti quelli internazionali, nazionali e minori. Compulsivamente afflitti da “policy” incontrollate di voli low cost , di poli cargo e pretese di collegamenti di lungo raggio anche con piste di 2400-2500 metri di lunghezza.

E' davvero praticabile il potenziamento degli scali del Belpaese?

I Masterplan con Pareri Positivi di VIA VAS, i giudizi di compatibilità ambientale decretano la praticabilità di ampliamenti e/o potenziamenti in relazione agli stimati incrementi nei volumi di traffico, senza porre interrogativi inevitabili sui “limiti dello sviulppo” di aeroporto?

L'urgenza di definire invece un limite, un tetto massimo dei voli.

Dal numero di movimenti/ora per singola pista al tetto massimo/annuo dei voli per ogni aeroporto.

Il limite dei movimenti ammissibili sia per ragioni ambientali, per la compatibilità dei vincoli derivati dal Limite Piano Ostacoli (Art. 707 CdN) , dal Piano di Rischio (Art. 707 CdN) e sull'esposizione delle aree e de cittadini insediati nelle zone limitrofe (Art. 715 del CdN), ovvero quando saranno adeguatamente valutati?

Quando i database, gli input dei modelli matematici-algoritmi adottati potranno essere condivisi con i Comitati dei cittadini e dalle rappresentanze del territorio circostante (LegAmbiente, Greenpeace ed altro)? Quale sarà l'evento, il caso e/o le necessità ad imporsi sulle dinamiche prevalentemente “industriali & mercantili” del traffico-trasporto aereo?

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