martedì 27 aprile 2021

Alitalia, un futuro del tutto incognito, comunque!

Il riassetto e rilancio dell'ex aerolinea di bandiera pone tanti interrogativi. Spesso il mondo della “politica” del Belpaese, tuttavia, sembrerebbe trascurare il panorama complessivo della rete di traffico, nazionale non, del sistema aeroportuale e del co-marketing alle low cost che hanno stravolto il “mercato aereo” in Italia.

Ecco una delle tante “interrogazioni”, stavolta proposta alla Commissione Europea.

Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-001842/2021 alla Commissione articolo 138 del regolamento, presentata da: Fabio Massimo Castaldo (NI), Isabella Adinolfi (NI), Dino Giarrusso (NI), Daniela Rondinelli (NI), Mario Furore (NI).

 Oggetto: Alitalia ed Ita: stato dell'arte e determinazioni della Commissione

Il Governo italiano ha scelto di autorizzare la costituzione di una nuova società interamente controllata dal ministero dell'Economia e delle finanze per l'esercizio dell'attività d'impresa nel settore del trasporto aereo di persone e merci, con uno stanziamento fino a 3 miliardi, denominata Italia trasporto aereo SpA (di seguito Ita). La società ha redatto un piano industriale e l'ha trasmesso alla Commissione europea per valutazioni. Queste ultime si starebbero tuttavia estendendo fino a considerazioni di merito sulla gestione dell'azienda e del perimetro aziendale. La Commissione europea, nell'effettuare una valutazione circa la compatibilità con la disciplina sugli aiuti di stato, chiede una discontinuità economica con Alitalia e che l'avvio di Ita sia svolto alle normali condizioni di mercato.

In caso di altri vettori aerei di bandiera europei sono stati autorizzati ricapitalizzazioni per decine di miliardi di Euro.

Ciò premesso, può la Commissione chiarire:

1 in applicazione di quale normativa comunitaria è richiesta la discontinuità per Ita rispetto ad Alitalia e se tale discontinuità possa arrivare fino a definire elementi essenziali quali perimetro aziendale e numerosità della flotta; e

2 se la richiesta di realizzare un'operazione alle normali condizioni di mercato, mentre ad altri paesi è stato concesso di apportare un aumento di capitale da parte dell'investitore pubblico, non concretizzi una discriminazione?


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