Dalla
bocciatura del raddoppio al nuovo masterplan? Il documento
#italiaveloce, “Piano delle Infrastrutture e dei Trasporti per
un'Italia ad Alta velocità ferroviaria, aerea e marittima”L'Italia
resiliente progetta il futuro: nuove strategie per trasporti,
logistica e infrastrutture, tra gli interventi prioritari, per quanto
riguarda gli aeroporti, avrebbe in cantiere la costruzione di una
nuova pista, la numero quattro.
Sulla
materia il Comitato "Fuoripista" ha emanato il seguente
comunicato-stampa:
"A
pagina 22 delle slide presentate domenica dal ministero delle
Infrastrutture e dei trasporti tra le opere previste da ItaliaVeloce,
ed in particolare tra quelle prioritarie si trova la seguente
dicitura: Sviluppo aeroporto di Fiumicino air side and land side:
Costruzione
di una nuova pista di volo (quarta) e adeguamento della capacità dei
terminal coerentemente con le previsioni di crescita dei passeggeri.
In
pratica, in sfregio alla bocciatura subita dal progetto di Enac/AdR
di ampliamento dell’aeroporto al 2030 inferta dal ministero
dell’Ambiente (Commissione tecnica Via/Vas) presieduto da Sergio
Costa,
e contro le indicazioni venute dal mondo dei nostri rappresentanti
politici, che al Senato, nel 2018 approvarono all’unanimità un
ordine del giorno contro l’espansione dell’aeroporto al di fuori
del sedime attuale, il ministro Paola
De Micheli ha
presentato un lungo elenco di opere tra le quali la famigerata quarta
pista di Fiumicino.
E
neppure il ministro ha tenuto conto delle posizioni ampiamente
ribadite dei suoi stessi compagni di partito: il sindaco Esterino
Montino,
che impegnato con tenacia nella difesa del territorio, sul No alla
Quarta Pista ha vinto ben due campagne elettorali che lo hanno messo
a capo dell’amministrazione comunale di Fiumicino (cioè del Comune
sul quale l’aeroporto insiste), e neppure il ministro si è
preoccupato di smentire quanto Nicola
Zingaretti
il suo segretario di partito, nonché presidente della Regione Lazio
(cioè della Regione dove insiste l’aeroporto), ha scritto nel
programma elettorale con il quale è stato eletto, anche lui,
impegnato a garantire uno sviluppo aeroportuale entro il sedime
attuale.
Tanto
meno al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti sembrano
turbati dal fatto che proprio dove si vorrebbe costruire la quarta
pista esiste una Riserva naturale statale -istituita nel 1996 ben
prima dei progetti di ampliamento, che quindi sono stati elaborati
ben sapendo dei vincoli esistenti, ma evidentemente, nella arrogante
convinzione che si sarebbero potuti aggirare- e che proprio
l’esistenza della riserva costituisce l’ostacolo principale e la
ragione della bocciatura della commissione di Via a quarta pista ed
opere infrastrutturale al di fuori del sedime.
Evidentemente
al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti sono convinti che i
vincoli ambientali esistenti si possano calpestare senza danno, così
come si possono ignorare le previsioni post-Covid che danno in netta
e prolungata discesa il traffico aereo a livello mondiale e che
l’urgenza di una quarta pista (la cui necessità è stata già
ampiamente contestata visto che l’aeroporto si attestava prima del
Covid sui 40 milioni di pass/anno, con 3 piste, contro Heathrow che
ne movimenta 70 milioni con 2 piste) e che rendono la quarta pista a
Fiumicino del tutto inutile
Alla
faccia della sostenibilità, dell’ecologia, dell’inquinamento,
della dichiarata ripartenza verso un diverso modello di sviluppo ed
alla faccia del rispetto delle leggi esistenti e delle indicazioni
che vengono dalla società civile.
Ci
aspettiamo una reazione forte da parte di tutti coloro che ancora
credono nello Stato, nella legalità, nelle regole non piegate alle
logiche di parte, negli impegni assunti.
In
particolare ci aspettiamo che Nicola
Zingaretti
presidente della Regione Lazio e segretario del Partito democratico,
di cui dovrebbe far parte il ministro De
Micheli,
ed Esterino
Montino,
sindaco della città di Fiumicino, coerentemente alle posizioni da
loro già assunte, intervengano con forza contro la quarta pista e la
facciano sparire dal piano ItaliaVeloce".
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