Chi
deve applicare le misure di tutela dal contagio? Il passeggero e/o la
aerolinea? La “stringente” normativa del metro di separazione,
rappresenta una severa imposizione impraticabile per ragioni di load
factor, peraltro prossima ad essere dismessa con un ampio e/o
liberalizzato utilizzo dei sedili, che i manager delle aerlinee hanno
auspicato presso autorità aeronautiche e governi?
Non
è forse vero, sostiene il mondo delle organizzazioni delle aerolinee
e del trasporto quali aereo quali IATA, ICAO, EASA, FAA, NASA, ecc.,
che l'utilizzo dei filtri HEPA - High Efficiency Particulate Air
filter, anche “filtro anti-particolato ad alta efficienza”
installato sulle “moderne” flotte di velivoli commerciali (ma
anche su condizionatori, aspirapoveri e tanto altro) rendono salubre
la qualità dell'aria in cabina passeggeri/piloti?
In
attesa di capire l'avvicendarsi dei prossimi eventi, dinnanzi alla
prospettata risoluzione delle problematiche dell'emergenza
“sanitaria” del COVID-19 e la ripresa dei voli con il rilancio
dell'economia e delle attività industriali, segnaliamo la nota
informativa diffusa da ENAC: “Coronavirus COVID-19: informazioni ai
passeggeri” del 5 Giugno on-line sul sito web dello stesso ENTE
Italiano:
“Si
precisa che l’ENAC, così come previsto dal DPCM del 17 maggio
2020, non è responsabile del rispetto delle misure sanitarie ivi
imposte che prevedono il distanziamento nella misura di 1 mt.
tra i passeggeri.
Ai
sensi dell'all. 15 del suindicato DPCM, in vigore fino
al 14 giugno, TUTTI i vettori operanti in Italia, indipendentemente
dalla nazionalità sono tenuti all'obbligo di tale
distanziamento.
Dopo
il 14 giugno, in mancanza di diverse indicazioni del Ministero della
salute, in Italia si applicheranno le Linee guida EASA, le quali non
sono prescrittive, ma suggeriscono che, ove possibile, si debba
rispettare a bordo la distanza di 1.5 mt.
I
vettori che vendono tutti i posti da ora al 14 giugno senza
tenere conto dell'obbligo di distanziamento lo fanno a rischio
di sanzione (che viene accertata all'arrivo in Italia, e quindi a
posteriori) anche penale.
L'ENAC provvede prontamente a verificare e segnalare al Ministero della salute i casi sospetti che si evincono dal numero maggiore di passeggeri rispetto al coefficiente consentito dell'aeromobile.
L'ENAC provvede prontamente a verificare e segnalare al Ministero della salute i casi sospetti che si evincono dal numero maggiore di passeggeri rispetto al coefficiente consentito dell'aeromobile.
I
componenti di nuclei familiari conviventi possono sedere vicini.
Inoltre
con nota del Direttore Generale ENAC-DG-26/05/2020-0051694-P -
Obbligo del rispetto del distanziamento interpersonale a bordo degli
aeromobili, negli aeromobili che hanno configurazione con due file di
sedili da tre posti, in base a quanto stabilito nell'all. 15 del DPCM
17 maggio 2020, se i sedili sono disposti nella direzione di
marcia dell'aeromobile, può non essere rispettato il
distanziamento verticale perché i passeggeri sono separati
dallo schienale e si danno le spalle (cioè non si trovano faccia a
faccia). A queste condizioni si può lasciare libero il sedile
di mezzo e occupare tutte le file dell'aeromobile.
Rimane
fermo l'obbligo di indossare la mascherina per tutto il viaggio.
Non
esistono deroghe se non per i voli di rimpatrio coordinati da Maeci
(concessa da Ministero della salute)”.
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