Aicalf,
è stata costituita il 12 maggio 2020, rappresenta le low cost/low
fare “italiane”. L'Associazione italiana
compagnie aeree low-far, (low cost?) è stata costituita da
Blue Air, EasyJet, Norwegian, Ryanair, Volotea e Vueling, in
rappresentanza, sostengono, di oltre il 50% del traffico aereo
italiano di corto/medio raggio che opera con voli dalla Penisola.
La
sua costituzione sarebbe avvenuta al fine di modificare il Decreto
Rilancio, attualmente all'esame della Camera dei Deputati e proporsi
quale parte "datoriale" nelle trattative sui contratti di
lavoro dei naviganti in Italia.
In
un comunicato stampa rilanciato il 10 Giugno, dalla prevalenza dei
“media” italiani si sostiene:
“Auspichiamo
che l’indicazione contenuta nel rapporto definito dal Comitato
presieduto da Vittorio Colao sulla necessità di allineare la
definizione dei protocolli e del “load factor” dei trasporti (in
particolare per quello aereo) ai livelli europei sia giustamente
considerata dal Comitato Tecnico Scientifico che supporta il Ministro
della Salute, Roberto Speranza, oltre che dalla Ministra delle
Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, e messa in atto il
prima possibile dal Governo”.
Così
l’Associazione Italiana Compagnie Aeree Low Fares (AICALF) –
costituita da compagnie aeree che rappresentano oltre il 50% del
traffico aereo italiano di corto raggio, nonché una parte
significativa del traffico a lungo raggio – in relazione ad alcune
delle iniziative per il rilancio “Italia 2020-2022”.
“Per
AICALF, infatti, così come è necessario seguire le indicazioni
della Commissione Europea in merito all’applicazione degli
eventuali aiuti statali, altrettanto basilare è la necessità di
garantire, anche in Italia, gli stessi parametri e indicazioni di
sicurezza stabilite a livello europeo per il settore del trasporto
aereo, per non perdere competitività rispetto ad altri Paesi e poter
contribuire realmente alla ripartenza del turismo”, prosegue il
comunicato dell’Associazione.
“A
oggi, secondo le disposizioni date dal ministero e in vigore fino al
14 giugno, tutti i vettori che operano in Italia devono garantire che
a bordo, tra un passeggero e l’altro, ci sia 1 metro di distanza
tra i passeggeri, di fatto imponendo un riempimento parziale dei
velivoli. Una misura che non vale negli altri Paesi. Per questo,
l’indicazione fornita dal Comitato di Colao è centrale per
sostenere la stagione turistica 2020, compatibilmente con quanto
permesso dalla tutela della situazione sanitaria, per affrontarla a
pari livello di tutti gli altri Paesi europei”, conclude il
comunicato di AICALF.”
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