Alcune analisi giornalistiche avevano rilevano come le low cost che operano in Italia, sono sostenute da incentivi e/o accordi di co-marketing che ammonterebbero ad oltre 390 milioni/euro/anno. Altra inchiesta argomenta su un supporto "finanziario" per tali voli addirittura oltre 500 milioni/euro/anno, ma non sembrerebbe bastare.
Anche i passeggeri devono essere incentivati, singolarmente.
Ecco, quindi, che oltre agli scali aerei localizzati nelle
aree garantite dalla continuità territoriale - hanno lo scopo di garantire i
servizi di trasporto ai cittadini abitanti in regioni disagiate – agevolati da aggiuntivi
accordi di co-marketing, l'originale iniziativa della Regione Sicilia: assicura sconti di
ulteriori 25% sui biglietti dei voli “low cost” e non.
Quella che comunque era stata identificata una condizione di “caro-voli per residenti e turisti”, da oggi, venerdì 15 marzo, tariffe aeree per i siciliani residenti siciliani, con destinazione i restanti aeroporti del Belpaese sarà attivata una ulteriore detrazione del 25%.
Il provvedimento sarà, al momento, esteso al 31 dicembre e si aggiunge
allo stesso sconto in vigore dall’inizio anno per gli aeroporti di Milano e
Roma.
A riguardo il presidente della Regione siciliana, Renato
Schifani, intervistato da "Tgcom24, ha dichiarato:
"Stiamo soddisfatti di questo passo in avanti che
consentirà ai siciliani di avere questo sconto. Non è un regalo ma un
risarcimento di un danno che i siciliani subiscono, quando a Natale e Pasqua,
ad esempio, i prezzi crescono a dismisura. L'insularità non deve
penalizzare".
L’iniziativa, tuttavia, riportano alcuni media, per il
Codacons "Non basta".
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