Il Disegno di Legge, APPROVATO DAL SENATO DELLA REPUBBLICA il 18 ottobre 2023 (Senato n. 870), secondo alcuni analisti, potrebbe configurarsi come un provvedimento per affrancarsi dalla valutazione ambientale dell'espansione dello scalo di Malpensa.
La disputa su quei 44 ettari della Brughiera, per insediare il Cargo City.
Una opzione di Masterplan che è stata azzerata dal Parere di VIA della Commissione ministeriale.
Una iniziativa parlamentare che sembrerebbe focalizzare una
esclusiva valutazione “ambientale”, che , purtroppo, trascura un contesto
operativo, correlato all’attività delle flotte aeree a terra ed in volo, più
vasto e complesso. Soprattutto nella varietà delle ricadute, peraltro, adeguatamente
illustrate dai Regolamenti e Annessi ICAO-EASA-ENAC.
Problematiche che potrebbero, in sostanza, investire anche
le infrastrutture aeroportuali localizzate esclusivamente nelle Regioni
Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.
Il DdL, infatti, circoscrive in maniera esclusiva la “Conversione
in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 settembre 2023, n. 121,
recante misure urgenti in materia di pianificazione della qualità dell’aria e
limitazioni della circolazione stradale”.
Il possibile superamento del Parere di VIA sarebbe affidato
alle seguenti considerazioni:
Art. 1-ter. – (Misure in materia di riduzione dell’impatto
ambientale del trasporto merci su gomma tramite potenziamento del trasporto
aereo)
“– 1. Al fine di perseguire gli obiettivi nazionali ed
europei connessi allo sviluppo del traffico merci per via aerea in coerenza con
le esigenze nazionali e internazionali e con l’impegno a ridurre l’impatto
ambientale del trasporto su gomma, l’intervento di implementazione del traffico
merci dell’aeroporto di Malpensa, come individuato nello strumento di
pianificazione degli interventi di adeguamento e potenziamento dello scalo
trasmesso dall’Ente nazionale per l’aviazione civile
in data 30 giugno 2020 al Ministero dell’ambiente e della
sicurezza energetica ai fini dell’istanza di valutazione di impatto ambientale
di cui all’articolo 23 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, è riconosciuto
opera strategica di preminente interesse nazionale con caratteri di
indifferibilità, urgenza e pubblica utilità”.
Il pdf del suddetto DdL riporta inoltre le seguenti note:
Al fine di perseguire gli obiettivi nazionali ed europei
connessi allo sviluppo del traffico merci per via aerea e in coerenza con le
esigenze nazionali e internazionali e con l'impegno a ridurre l'impatto ambientale
del trasporto su gomma, l'articolo 1-ter riconosce quale opera strategica di
preminente interesse nazionale con carattere di indifferibilità, urgenza e
pubblica utilità, l'intervento di implementazione del traffico merci
dall'aeroporto di Malpensa, così come individuato nello strumento di
pianificazione degli interventi di adeguamento e potenziamento dello scalo.
“Il provvedimento in esame reca misure in materia di
pianificazione della qualità dell'aria e limitazioni della circolazione
stradale finalizzate a valorizzare i risultati conseguiti nei diversi settori
responsabili delle emissioni inquinanti dalle Regioni Piemonte, Lombardia,
Veneto ed Emilia-Romagna, firmatarie nel 2017 di un accordo di programma per il
miglioramento della qualità dell'aria nel bacino padano, nonché ad assicurare
l'esecuzione di alcune sentenze della Corte di giustizia dell'Unione europea in
materia di materiale particolato PM10 e di biossido di azoto, che coinvolgono
le medesime Regioni.
L'articolo 1, comma 1, introduce dunque per le Regioni
Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna l'obbligo di aggiornare i
rispettivi piani di qualità dell'aria modificando, ove necessario, i provvedimenti
attuativi alla luce dei risultati prodotti dalle iniziative già assunte per la
riduzione delle emissioni inquinanti e di quanto previsto dal successivo comma
2.”
Nessun commento:
Posta un commento