Oltre un migliaio di cittadini hanno manifestato dalle 15.00 sabato 30 settembre, contro il potenziamento dello scalo Vespucci. Hanno presentato una proposta alternativa, il Parco agro-ecologico della Piana, hanno partecipato anche tre sindaci del territorio.
La manifestazione si è svolta nelle zone di Peretola, Piagge, Brozzi con passaggio in via Baracca e viale Gori.
Ma come opporsi al masterplan che, inevitabilmente, come
sostenuto dal sindaco di Calenzano Riccardo Prestini, “andrà a stravolgere
l’assetto della Piana fiorentina influendo negativamente sulla rete viaria e
dunque sul congestionamento di un traffico già saturo, sul reticolo
idrogeologico del territorio, sulle realtà ambientali e sulle identità storico-
culturali, a partire dal polo scientifico di Sesto Fiorentino"?
La progettazione di una pista di 2.200, ri-orientata rispetto a quella “storica”, dovrebbe, tuttavia, passare l'esame decisivo, che non è "ambientale", ma relativo, innanzi tutto, a considerazioni primarie di “servitù aeronautiche” ICAO-EASA-ENAC.
Di questioni fondamentali per l'insediamento di una infrastruttura aeroportuale, di coesistenza con il territorio e la comunità dei cittadini. Rappresentate da imprescindibili analisi di safety aeronautica e risk per cittadini, verificando il livello di "matrice del rischio" esistente e compatibile.
Il progetto della uova pista deve, infatti, geo-localizzare e re-inventare e riqualificare le quattro zone del Piano di Rischio, i vincoli del Piano di Limitazione Ostacoli, delle Mappe di Vincolo, delle curve di isorischio (rischio terzi), già nella fase preliminare all’elaborazione del Masterplan.
Le ricadute ambientali classiche, dell’impatto acustico, delle ricadute atmosferiche e tutela dell’habitat naturale sono le evidenze immediate per le popolazioni, i comitati dei cittadini, le associazioni ambientaliste, lo hanno rivendicate, legittimamente, da sempre.
Sono analisi importanti e simboliche, ma non preliminari, sono “secondarie” rispetto alle
“servitù aeronautiche”. Queste ultime assicurano la safety del volo (la sicurezza degli
equipaggi e dei passeggeri) e la salvaguardia del rischio incidenti aerei per i
cittadini del territorio circostante al sedime e sottostante alle traiettorie
di volo.
E’ una materia estremamente tecnica, spesso ignorata dai
cittadini e dai comitati, che, sembrerebbero prescindere dall’approvazione del Certificato di
Aeroporto EASA, lo strumento decisivo per operare come pista di aviazione
commerciale.
Il Masterplan di Peretola lo ha risolto e/o l’eventuale Parere
Positivo della Commissione di VIA/VAS dovrà prevedere una serie di specifiche “prescrizioni”?
Prescrizioni, perciò, non solo "ambientali", ma di safety e risk di compatibilità e coesistenza, senza "deviazioni" di sorta.
La Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale -
VIA e VAS (CTVA - VIA e VAS) quando svolge l’istruttoria tecnica finalizzata
all’espressione del parere sulla base del quale sarà emanato il provvedimento
di VIA, previa acquisizione in concerto del Ministro dei beni e delle attività
culturali e del turismo, del Ministro dell’Ambiente, risolve anche le
compatibilità “aeronautiche”?
Il provvedimento positivo di valutazione Commissione VIA/VAS
subordinato all’ottemperanza di prescrizioni e condizioni è, ritenuto,
pienamente legittimo, anche se sono indispensabili studi aeronautici identificati
come safety assesment e Risk assesment. E il Masterplan, magari, pur dinanzi a numerose
“prescrizioni” non illustra eventuali riscontri Safety e Risk assesment.
Qualora non abbiano riscontro il censimento delle
edificazioni presenti nelle varie zone del Piano di Rischio, di quelle
identificabili nelle Mappe di Vincolo e rischio terzi, trascurando le AltMoC
(Alternative Means of Compliance), CB (Certification Basis), CS (Certification Specification),
DAAD (Deviation Acceptance and Action Document), ELoS (Equivalent Level of
Safety) e SC (Special Condition).
Qualora l’operato della Commissione VIA/VAS non implichi
tali analisi “aeronautiche”, cittadini e comitati devono, comunque, rappresentare
il loro fondamento per ottenere il Certificato di Aeroporto.
Il Regolamento (UE) n. 139 del 12 febbraio 2014 (G.U.
dell’Unione Europea L. 44 del 14 febbraio
2014), entrato in vigore il 6 marzo 2014, la Commissione Europea ha adottato e pubblicato
il Regolamento di attuazione (IRs) del sopra richiamato Regolamento Basico.
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