Con il comunicato stampa "AEROPORTO DELLA MALPENSA E AMPLIAMENTO CARGO: QUANDO LA POLITICA DETTA LEGGE" sono inquadrate e identificate considerazioni che rendono l’iniziativa del Governo del tutto pretestuosa.
Se EASA, da un lato, infatti, ha da tempo predisposto misure
adeguate a mitigare l’impatto ambientale ed atmosferico generato dal traporto
aereo, il decreto Aria, non ha identificato tecniche e modalità di analisi e
valutazione dell’impatto atmosferico generato:
-
dal sistema aeroportuale a terra;
-
da quello antropico del territorio;
-
da quello viario terrestre;
-
da traffico aereo nelle fasi LTO Landing Take
Off-atterraggio/decollo.
Del tutto ignorata del Decreto Aria inoltre, appare l’analisi
e valutazione di Safety assesment e Risk assesment aeroportuali ed extra sedime,
a salvaguardia dell’attività di volo e delle ripercussioni sul territorio e sulla comunità sorvolata.
Comunicato del “Comitato Territoriale Malpensa” del 25
ottobre 2023
“Decreto “Aria”.. cit. art. Varese news del 18 ottobre 2023.
“Obiettivo : rivedere la decisione del Ministero dell’Ambiente”. In poche
parole è spiegata la volontà politica. Bastano due parole contenute nel decreto
: “nuova valutazione ….delle determinazioni adottate, alla luce del riconoscimento
strategico e di preminente interesse nazionale dell’intervento…”
Strategico e preminente. Per chi? Per i residenti? Per il
territorio? Per il Parco del Ticino? Per l’ecosistema e la biodiversità?
Per il settore? Ricordiamo un dato: attività cargo in
diminuzione di oltre il 3% solo nell’ultimo anno.
La volontà politica, responsabile del nuovo corso, è
confortata e supportata da uno studio tecnico-scientifico? Oppure bastano due
termini inseriti in un Disegno di Legge?
Esiste uno studio comparativo che avvalori la tesi per cui
la minor probabilità di inquinamento consiste nel potenziamento del traffico
cargo, che a sua volta determini una conseguente diminuzione del traffico
gomma? Perché è tale tesi che si desume dalla volontà politica e dal testo pubblicato.
É stato valutato lo scenario del "do nothing-non fare”,
scenario di riferimento nelle procedure di SIA/VIA?
Perché le motivazioni alla base del parere (positivo) della
Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente sono state disconosciute e
passibili di revisione?
Ammesso e non concesso che il potenziamento del cargo
comporti una diminuzione del traffico su gomma e non viceversa…Un ossimoro.
Acclarato che l'accentramento delle merci "cargo"
su Malpensa non è funzionale ad una distribuzione bilanciata sul nord Italia.
Infatti è notizia l’investimento per il potenziamento dell’area cargo
dell’aeroporto di Brescia Montichiari.
Di che tipo di aria stanno parlando?
Quindi ci chiediamo: perché c’è la necessità impellente di
espandere il sedime aeroportuale? Forse perché deve essere fatta salva la
possibilità futura per la realizzazione della terza pista?
E ancora:
La volontà politica, responsabile del nuovo corso, ha preso
in considerazione, ammesso che ne sia a conoscenza, il progetto OLGA (hOListic Green
Airport) che vede coinvolto l’aeroporto della Malpensa?
E’ un progetto approvato dalla Commissione Europea per
contribuire a mitigare l’impatto ambientale del settore dell’aviazione. Un
progetto che, cit. “ Sviluppa misure sostenibili innovative per ridurre le
emissioni sia lato aria che lato terra, migliorando al contempo l'efficienza
energetica, la qualità dell'aria, la biodiversità e la gestione dei rifiuti.
Queste soluzioni sostengono l’ambizione dell’Unione Europea (UE) di neutralità
carbonica e mirano a migliorare la qualità della vita” (fonte aerohabitat.blogspot.com)
La volontà politica, responsabile del nuovo corso, ha preso
o prenderà in considerazione le raccomandazioni di EASA ed EEA, (basate su
quanto si evince dal Rapporto ambientale sull’aviazione europea 2022) che hanno
come obiettivo il miglioramento del livello di protezione ambientale nel
settore dell’aviazione civile?
cit: “Entro il 2030, il piano d’azione “inquinamento zero”
del Green Deal europeo mira a ridurre del 30% la percentuale di persone
cronicamente disturbate dal rumore dei trasporti e a migliorare la qualità
dell’aria per ridurre del 55% il numero di morti premature causate
dall’inquinamento atmosferico (rispetto al 2017)”. (fonte
aerohabitat.blogspot.com)
E’ notizia di oggi che il decreto Salva Malpensa (così
passerà alla storia) sia passato alla Camera e sarà approvato in serata.
Così come è notizia di oggi, appresa dal il Sole 24 ore, che
il consumo del suolo ha raggiunto nel 2022 la cifra record di 21 ettari al
giorno. cit. : “Con oltre 290mila ettari di territorio artificializzato la
Lombardia ha anche il primato di regione con il più alto consumo di suolo (il
12,16%)………... Ispra ha stimato in 20 miliardi di euro la perdita dei servizi
ecosistemici negli ultimi 16 anni (1 miliardo e mezzo nel 2022). D’ora in poi
costerà al Paese nove miliardi all’anno rimpiazzare artificialmente ciò che il
suolo forniva gratis, ovvero la regolazione
del microclima e del regime idrogeologico, la produzione agricola, lo
stoccaggio di CO2.”.
Chi pagherà per questo? Chi pagherà in termini di salute?
Gli imprenditori che tanto auspicavano questo Decreto?
E i sindaci del CUV cosa dicono? Si piegheranno alle logiche
di partito? Come vedete… tante domande, sempre domande… forse perché non si
ottengono mai le risposte che i cittadini hanno il diritto di ottenere”.
E-mail: info@ comitatoterritorialemalpensa.it
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