giovedì 26 ottobre 2023

Malpensa: Brughiera, Cargo City e Decreto Aria, la sintesi del “Comitato Territoriale Malpensa”

Con il comunicato stampa "AEROPORTO DELLA MALPENSA E AMPLIAMENTO CARGO: QUANDO LA POLITICA DETTA LEGGE" sono inquadrate e identificate considerazioni che rendono l’iniziativa del Governo del tutto pretestuosa.

Se EASA, da un lato, infatti, ha da tempo predisposto misure adeguate a mitigare l’impatto ambientale ed atmosferico generato dal traporto aereo, il decreto Aria, non ha identificato tecniche e modalità di analisi e valutazione dell’impatto atmosferico generato:

-        dal sistema aeroportuale a terra;

-        da quello antropico del territorio;

-        da quello viario terrestre;

-        da traffico aereo nelle fasi LTO Landing Take Off-atterraggio/decollo.

Del tutto ignorata del Decreto Aria inoltre, appare l’analisi e valutazione di Safety assesment e Risk assesment aeroportuali ed extra sedime, a salvaguardia dell’attività di volo e delle ripercussioni sul territorio e sulla comunità sorvolata.

Comunicato del “Comitato Territoriale Malpensa” del 25 ottobre 2023

“Decreto “Aria”.. cit. art. Varese news del 18 ottobre 2023. “Obiettivo : rivedere la decisione del Ministero dell’Ambiente”. In poche parole è spiegata la volontà politica. Bastano due parole contenute nel decreto : “nuova valutazione ….delle determinazioni adottate, alla luce del riconoscimento strategico e di preminente interesse nazionale dell’intervento…”

Strategico e preminente. Per chi? Per i residenti? Per il territorio? Per il Parco del Ticino? Per l’ecosistema e la biodiversità?

Per il settore? Ricordiamo un dato: attività cargo in diminuzione di oltre il 3% solo nell’ultimo anno.

La volontà politica, responsabile del nuovo corso, è confortata e supportata da uno studio tecnico-scientifico? Oppure bastano due termini inseriti in un Disegno di Legge?

Esiste uno studio comparativo che avvalori la tesi per cui la minor probabilità di inquinamento consiste nel potenziamento del traffico cargo, che a sua volta determini una conseguente diminuzione del traffico gomma? Perché è tale tesi che si desume dalla volontà politica e dal testo pubblicato.

É stato valutato lo scenario del "do nothing-non fare”, scenario di riferimento nelle procedure di SIA/VIA?

Perché le motivazioni alla base del parere (positivo) della Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente sono state disconosciute e passibili di revisione?

Ammesso e non concesso che il potenziamento del cargo comporti una diminuzione del traffico su gomma e non viceversa…Un ossimoro.

Acclarato che l'accentramento delle merci "cargo" su Malpensa non è funzionale ad una distribuzione bilanciata sul nord Italia. Infatti è notizia l’investimento per il potenziamento dell’area cargo dell’aeroporto di Brescia Montichiari.

Di che tipo di aria stanno parlando?

Quindi ci chiediamo: perché c’è la necessità impellente di espandere il sedime aeroportuale? Forse perché deve essere fatta salva la possibilità futura per la realizzazione della terza pista?

E ancora:

La volontà politica, responsabile del nuovo corso, ha preso in considerazione, ammesso che ne sia a   conoscenza, il progetto OLGA (hOListic Green Airport) che vede coinvolto l’aeroporto della Malpensa?

E’ un progetto approvato dalla Commissione Europea per contribuire a mitigare l’impatto ambientale del settore dell’aviazione. Un progetto che, cit. “ Sviluppa misure sostenibili innovative per ridurre le emissioni sia lato aria che lato terra, migliorando al contempo l'efficienza energetica, la qualità dell'aria, la biodiversità e la gestione dei rifiuti. Queste soluzioni sostengono l’ambizione dell’Unione Europea (UE) di neutralità carbonica e mirano a migliorare la qualità della vita” (fonte aerohabitat.blogspot.com)

La volontà politica, responsabile del nuovo corso, ha preso o prenderà in considerazione le raccomandazioni di EASA ed EEA, (basate su quanto si evince dal Rapporto ambientale sull’aviazione europea 2022) che hanno come obiettivo il miglioramento del livello di protezione ambientale nel settore dell’aviazione civile?

cit: “Entro il 2030, il piano d’azione “inquinamento zero” del Green Deal europeo mira a ridurre del 30% la percentuale di persone cronicamente disturbate dal rumore dei trasporti e a migliorare la qualità dell’aria per ridurre del 55% il numero di morti premature causate dall’inquinamento atmosferico (rispetto al 2017)”. (fonte aerohabitat.blogspot.com)

E’ notizia di oggi che il decreto Salva Malpensa (così passerà alla storia) sia passato alla Camera e sarà approvato in serata.

Così come è notizia di oggi, appresa dal il Sole 24 ore, che il consumo del suolo ha raggiunto nel 2022 la cifra record di 21 ettari al giorno. cit. : “Con oltre 290mila ettari di territorio artificializzato la Lombardia ha anche il primato di regione con il più alto consumo di suolo (il 12,16%)………... Ispra ha stimato in 20 miliardi di euro la perdita dei servizi ecosistemici negli ultimi 16 anni (1 miliardo e mezzo nel 2022). D’ora in poi costerà al Paese nove miliardi all’anno rimpiazzare artificialmente ciò che il suolo forniva gratis, ovvero la  regolazione del microclima e del regime idrogeologico, la produzione agricola, lo stoccaggio di CO2.”.

Chi pagherà per questo? Chi pagherà in termini di salute? Gli imprenditori che tanto auspicavano questo Decreto?

E i sindaci del CUV cosa dicono? Si piegheranno alle logiche di partito? Come vedete… tante domande, sempre domande… forse perché non si ottengono mai le risposte che i cittadini hanno il diritto di ottenere”.

E-mail: info@ comitatoterritorialemalpensa.it


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