Spett.le Ministero della Transizione Ecologica - Direzione Generale Valutazioni ambientali va@pec.mite.gov.it PROT.U 0091-2022 DEL 17.08.2022
OGGETTO : OSSERVAZIONI AL RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE
–VAS- PIANO NAZIONALE AEROPORTI.
“a fronte delle nuove direttive europee ed italiane riguardo
agli impatti sanitari sulla popolazione abitante vicino gli scali, è diventata
obbligatoria per le procedure di VIA anche la VIS, Valutazione d’impatto Sanitario.”
Nella stessa abbiamo richiesto “di assoggettare a VAS e a nuova VIA, includendo
la VIS, tutti gli aeroporti italiani e in particolare quelli elencati nel DPR
201 del 15 /12/2015 con i relativi masterplan aeroportuali, perché siano presi
in considerazioni tutti gli sviluppi che hanno interessato le infrastrutture
aeroportuali italiane e siano rispettate le normative in materia ambientale e
sanitaria, stabilendo per tutti gli aeroporti il limite operativo in termini di
safety, security e sostenibilità ambientale.”
In aggiunta occorre rilevare come le valutazioni associate
al Regolamento UE 139/2014, con riferimento ad eventuali deroghe, la
trasparenza e condivisione dei database di input per l’analisi – Risk analisys,
Risk assessment – Safety Assessment ed il calcolo delle curve di isorischio
attuali e future (Art.715 CdN), dell’utilizzo dell’AEDT per le curve
isofoniche, per finire con l’implementazione del Piano Emergenza Aeroportuale-PEA
e Piano Emergenza Esterno-PEE (anche in relazione alle aziende Rischio
Incidente Rilevante-RIR) debbano essere poste in premessa nel Masterplan
aeroportuale proposto ed approvato nella fase iniziale.
Consapevoli che le nostre osservazioni sono previste solo
nella fase 3, così come previsto dal documento redatto dell’ingegnera Alessia Formato,
ma al comma 4 dell’art 13 DLGS 152/2006 leggiamo testualmente che “ La proposta
di piano o programma ed il rapporto ambientale sono altresì; messi a
disposizione dei soggetti competenti in materia ambientale e del pubblico
interessato affinchè; questi abbiano l’opportunità; di esprimersi.”
Così come più volte rappresentato anche all’ENAC nel corso
degli ultimi 6 anni, riteniamo utile sintetizzare le nostre osservazioni in
fase preliminare:
1) ALLEGATO 1 - I dati rappresentati sono relativi solo agli
aeroporti relativi al PNA e per la quasi totalità degli aeroporti risultano
datati, vecchi e non rispondenti alla realtà del 2022 .
2) ACTION PLAN - Le centraline, la loro
collocazione/postazione, definite con il supporto delle ARPA Regionali, vanno
rese conformi alle disposizioni ISPRA. Le tipologie M, A e V vanno verificate
periodicamente, nella funzionalità e rispondenza. Le reti di monitoraggio
installate ed operative sono, pertanto, del tutte inadeguate a verificare
violazioni procedurali e scenari di traffico raddoppiati nel corso dei decenni.
(ALL.2 nota Arpac PROT. ENAC 053143 del 09.05.2019)
Le ARPA regionali, in sede di Commissione Aeroportuale
devono analizzare le tecniche di decollo antirumore NADP 1 e 2, utilizzando il
modello AEDT, in grado di determinare, fra l’altro anche lo stesso impatto atmosferico
dei velivoli nelle fasi decollo e atterraggio LTO (Landing Take-Off), alla data
del 21.05.2019 per ammissione della stessa ENAC tale modello non era utilizzato
in alcun scalo italiano. (ALL.3 PROT.ENAC 058208 del 21.05.2019) Indispensabile
segnalare come, nella prevalenza degli scali aerei, la zonizzazione acustica
LVA sia datata, talvolta ancora prima degli anni 2000. (ALL.4 nota Arpac PROT.
ENAC 043846 del 14.04.2019)
3) SOSTENIBILITA’ E IMPATTO SUL TERRITORIO –
Decisivo, a salvaguardia della tutela della navigazione
aerea, è la determinazione delle Mappe di Vincolo, con l’individuazione di
eventuali deroghe per orografia o costruzioni edificate/esistenti. Evidenti
criticità, in relazione alla Limitazione Carta Ostacoli, sono associabili al
sorvolo in atterraggio 06 delle aree del Vomero, Arenella, Capodimonte, ad una
distanza di chilometri dalla testata pista 06.( ALL.5 nota Arpac PROT. ENAC. 0061298
A del 28.05.2019)
4) VALORE CULTURALE - Le prescrizioni da parte del Ministero
dei beni Culturali non sono tenuti in debita Considerazione, dai documenti
ufficiali sembrerebbe che la Reggia di Capodimonte e il sito UNESCO non siano ubicati
sotto le rotte di atterraggio per pista 06 e di decollo per pista 24 a soli 3
km dalla testata pista. (ALL.6 nota MIBAC 14771 del 28.05.2019)
5) BALANCED APPROACH - Nonostante siano state adottate sullo
scalo di Capodichino, così come in altri aeroporti, specifiche procedure
operative per l’abbattimento del rumore e nonostante a Napoli siano rinnovati
NOTAM ogni 90gg. da gennaio 2019, l’ENAC non ha provveduto ad attivare alcuna
limitazione allo scalo di Capodichino, nonostante le ripetute richieste da
parte del nostro Comitato e di Assoutenti visto che le misure adottate non sono
risultate sufficienti. (ALL.7 PROT.ENAC 18.9.2020 0088964 P)
6) USO NOTTURNO DELLE PISTE - Richiediamo il massimo rigore
sull’uso notturno delle piste, chiediamo di verificare con la massima
scrupolosità i dati di traffico notturni per ciascuno scalo. (ALL.3 PROT.ENAC 058208
del 21.05.2019)
7) PROPOSTA PIANO PIU’ SOSTENIBILE - Le criticità attuali dello scalo di Napoli Capodichino, sono dovute alla cancellazione dello scalo di Grazzanise dal PNA redatto al 2012. Non comprendiamo i motivi di tale penalizzazione per il mezzogiorno, si rappresenta che la Campania è la terza regione d’Italia ed ha un solo scalo presente, Capodichino, saturo e affossato tra quartieri collinari residenziali, Pontecagnano non rappresenta certamente una soluzione, bisognerebbe rivalutare l’alternativa di Grazzanise, come scalo principale della Campania, mantenere Napoli-Capodichino come city airport e Pontecagnano deputato all’aviazione generale.
Fiduciosi che accogliate con spirito collaborativo le nostre
osservazioni e che leggiate con attenzione gli allegati quali documenti ufficiali,
porgiamo distinti saluti.
Comitato No Fly Zone
Assoutenti Campania Mobilità
Nessun commento:
Posta un commento