Da un lato il comitato “NOcargoparma”, che ha contrastato il progetto della “Cargo City” da sempre, nell’immediato della presentazione del Masterplan aeroportuale, dall’altro la plurima manifestazione dei candidati al Comune, riproposto in questa fase.
Ecco, a riguardo la nota emanata - on line su FB - dallo stesso Comitato
Nocargoparma il 4 giugno:
“L’incontro con i Candidati Sindaci del 27 maggio scorso al
Circolo Castelletto, in una sala gremita di persone, ha sancito il grande
lavoro di informazione che l’Associazione Nocargoparma ha svolto in questi
anni.
Studiando i documenti, facendo osservazioni, avvalendoci
delle competenze di esperti in ambito aereonautico siamo riusciti a veicolare
un messaggio chiaro, credibile e documentato: l’aeroporto Cargo a Parma non è
sostenibile dal punto di vista della sicurezza, ambientale, economico e di
fattibilità tecnica del progetto di allungamento della pista.
Le tantissime perplessità che l’Associazione Nocargoparma ha
condensato in due “studi” che ha messo a disposizione dei Candidati sono state
ribadite nei pareri degli Uffici tecnici degli Enti impegnati nella Conferenza
dei Servizi.
Poichè il procedimento amministrativo che darà l’ok finale
alla fattibilità del progetto deve fare necessariamente un passaggio in
Consiglio Comunale, era necessario che i Candidati Sindaco prendessero un
impegno preciso con la cittadinanza.
E tutti lo hanno fatto, dichiarando il loro impegno a non
far approvare l’allungamento della pista.
Bene, il problema sembrava davvero risolto.
E allora, come mai nei giorni successivi abbiamo sentito
dichiarazioni pubbliche che danno per certo l’allungamento della pista nel
2024? Su quali basi si fondano queste dichiarazioni?
E’ importante ricordare che ci sono due passaggi
fondamentali nell’Affair Cargo che hanno dato concretezza al progetto:
Il primo, un finanziamento di 12 milioni di euro vincolati
ai lavori di allungamento della pista, erogato attraverso la Regione
Emilia-Romagna, che sancisce l’ok della Giunta Regionale al progetto.
Il secondo, un finanziamento di 2 milioni e 700mila euro del
Comune di Parma per la progettazione della nuova viabilità che si rende
necessaria solo per l’allungamento della pista.
ll prossimo 12 giugno i cittadini e le cittadine di Parma
sceglieranno il loro nuovo Sindaco.
Lo faranno ponderando le future azioni illustrate e promesse
durante queste settimane di accesa campagna elettorale che vede Parma rinnovare
la sua Amministrazione dopo ben 10 anni.
È necessario, per il nostro futuro, riflettere su quanto
queste promesse si contrappongano e si scontrino con impegni ufficiali già
presi e non annullati.
Lo diciamo da tanto. Ormai lo ha capito la città intera. Il
nostro futuro dipende dal prossimo Consiglio Comunale. Da un voto che sarà
espressione della sua maggioranza. Di uomini e donne che consegneranno Parma ad
una storia sostenibile, ad un ambiente vivibile o ad un territorio da cui molti
vorranno andarsene. È necessario concentrare le nostre necessità, farle
confluire in una coalizione che con non abbia debiti e impegni con chi questo
progetto lo sostiene sia in termini di risorse che di sviluppo scellerato verso
un'economia vocata alla logistica.
#Parma è #Foodvalley #Parma è già troppo inquinata ed ammalata.
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