martedì 5 aprile 2022

Aeroporto Genova: tra diga foranea, parco eolico e RCEA – ENAC

Dall'atteso trasferimento dei depositi costieri da Multedo a ponte Somalia a Sampierdarena, alla diga foranea, al parco eolico, sono tre le questioni decisive per assicurare il mantenimento delle operazioni di volo sulla pista dell'Aeroporto Cristoforo Colombo di Genova.

Lo stesso mantenimento del certificato EASA di aeroporto potrebbe essere in discussione.

La salvaguardia dei voli nel rispetto delle Limitazioni Piano Ostacoli ICAO, all'implementazione delle zone del Piano di Rischio ed alle ricadute sul Rischio Terzi-curve di isorischio, impongono il rispetto degli standard del Regolamento per la Costruzione e l'Esercizio degli Aeroporti – RCEA

Nel RCEA sono, infatti, prescritti i requisiti, in materia di sicurezza delle operazioni, per l'emissione ed il mantenimento della certificazione degli aeroporti.

Recenti notizie stampa, comunque, riportano, come con circa 15 giorni di anticipo sul termine previsto dalla legge, il parere positivo della Commissione Via-Vas del ministero per la Transizione ecologica sulla nuova Diga foranea del porto di Genova. L’opera, del valore di circa un miliardo di euro, è a questo punto realizzabile.

Sarebbe essere stato, invece, bocciato il parco eolico sulla nuova diga, ma esclusivamente perché danneggia il paesaggio cittadino. Il ministero della Cultura, il 21 marzo, ha dato parere negativo all’Autorità di sistema portuale sulla realizzazione di un parco eolico. Lo stesso ministero ha dato, invece, parere positivo alla realizzazione della stessa diga foranea, infrastruttura la cui costruzione - che ancora non è iniziata - dovrebbe concludersi nel 2030. Al no del ministero della Cultura al parco eolico, tuttavia, si contrappone la protesta di Legambiente. La Liguria dovrebbe sfruttare le potenzialità e produzione di energia eolica disponibili sul territorio, anche sulla diga.

Ma quale è, invece, la posizione dell'ENAC?

L'opera della diga foranea è, innanzi tutto, compatibile con i regolamenti ENA-RCEA. EASA ed ENAC?

La nota trasmessa dalla Direzione Centrale Vigilanza Tecnica di ENAC, trasmessa alla Autorità Portuale Coordinatore Dibattito Pubblico Diga Foranea Porto di Genova Dott. Andrea Pillon e p.c. all'Aeroporto di Genova è ancora valida?

Il testo ENAC del febbraio 2021, riportava:

Dalle illustrazioni dei relatori e dai documenti resi disponibili sul sito https://dpdigaforanea.it/, emerge un’ipotesi di sviluppo della diga foranea, articolata in due Fasi (A e B), che traguarda l’implementazione e l’approdo di mega navi “New Panamax” e “Ultra Large Container Vessel” (ULCV). Appare osservare che se per la Fase A non risultano disponibili elementi sufficienti a valutare puntualmente la compatibilità delle infrastrutture proposte con i vincoli aeroportuali, è possibile certamente affermare che, nella configurazione finale di Fase B dell’intervento […] per cui è previsto che le grandi navi portacontenitori di capacità di 24.000 TEU e di altezza di 60 m possano raggiungere anche i terminali posti più a ponente […], le strutture, i manufatti, le gru, le navi ed il ricorso a sistemi energetici da fonti rinnovabili (eolico), andrebbero ad impattare significativamente sulle caratteristiche fisiche, operative e di sicurezza del vicino aeroporto.
Da una prima sommaria analisi effettuata, infatti, il solo ormeggio della nave di progetto nel bacino di Sampierdarena, in corrispondenza delle due banchine, prossime alla testata ad est della pista di volo, porterebbe ad una consistente “foratura” della superficie di avvicinamento e della superficie di salita al decollo, non ammissibile ai fini della sicurezza delle operazioni di volo, se non a condizione di operare penalizzazioni della lunghezza di pista utilizzabile incompatibili con l’operatività aeroportuale.
Pertanto, considerata la complessità e il potenziale impatto del progetto, anche in considerazione delle possibili interferenze radioelettriche con la strumentazione di assistenza al volo, appare necessario che lo stesso segua un diverso percorso valutativo.
Tanto si rappresenta, restando a disposizione per esaminare il progetto nell’ambito di uno specifico tavolo tecnico finalizzato a valutare la compatibilità aeronautica dei futuri programmi di sviluppo del porto con il limitrofo scalo.”

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