mercoledì 23 giugno 2021

Aeroporto Treviso ed il Sile, Esposto, Interrogazioni e il ripopolamento della trota

Da un lato i media locali e nazionali (vedi articolo apparso sul Fatto Quotidiano oggi 23 Giugno) sintetizzano “Treviso, esposto in Procura sull'aeroporto: troppi uccelli, pericoloso aumentare i voli”, dall'altro la notizia apparsa sul sito “venetoagricoltura.org”, una news precisa e circostanziata, riproposta anche dai media locali. Una operazione, coordinata da Veneto Agricoltura nell’ambito dei cosiddetti “obblighi ittiogenici”, finalizzati alla tutela e alla salvaguardia del patrimonio ittico autoctono, ed effettuata dall’Agenzia per conto dei concessionari di derivazione di acque pubbliche.

Prosegue l’attività di ripopolamento dei fiumi e dei corsi d’acqua regionali coordinata da Veneto Agricoltura nell’ambito dei cosiddetti “obblighi ittiogenici”, effettuati dall’Agenzia per conto dei concessionari di derivazione di acque pubbliche.

Martedì 22 giugno è in programma la semina di oltre 98.000 individui di trota fario di 4/6 cm in provincia di Treviso, e precisamente nei fiumi e canali della Zona A di tutti i bacini idrografici.

La semina sarà effettuata in collaborazione con le guardie venatorie della provincia di Treviso e i volontari delle Associazioni di Pesca che gestiscono i tratti idrici interessati al ripopolamento e che metteranno a disposizione gli automezzi per il trasporto e la distribuzione degli avannotti.”

Quanti di questi 98mila individui di trota fario sono stati seminati in prossimità della pista del Canova di Treviso? E quanti sono stati “seminati” in un'area interna ai 13 km dalla stessa pista di volo, come EASA ed ICAO hanno da tempo identificato come “critica” per le operazioni di volo? Chi risolve la coesistenza tra itticolture, parco Naturale, fiume Sile ed aeroporto?

Per l'attività di volo il rischio impatto volatili quale é, quali sono gli indici di rischio reali?

Una risposta da ENAC, Aertre, Parlamento e Governo oltre che dalla Regione Veneto, destinatari dell'esposto e delle Interrogazioni, ma anche dei Comuni di Treviso e Quinto innanzi tutto, è attesa. Per rassicurare i passeggeri ed equipaggi da un lato e la popolazione residente nell'intorno della pista dall'altro.

L'interrogativo o “si vola o si pesca” deve essere risolto

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