martedì 29 giugno 2021

Aeroporti, dal Piano Emergenza Aeroportuale-PEA, all'Esterno-PEE e/o Protezione Civile

Il PEA si applica anche a di “fuori dei confini del sedime aeroportuale, nelle immediate vicinanze dello stesso, all’interno della Grid Map e, inoltre, entro una fascia di sicurezza di circa 1 (uno) km oltre le testate delle piste”.

La procedura adottata nel vostro aeroporto fino a quale distanza dal recinto del sedime si applica?

I cittadini interessati, ma anche i Comuni aeroportuali, sono informati sulle dimensioni spaziali “Grid Map”?

Come rileva l'ENAC, i “Ruoli e Responsabilità L’ENAC, nell’ambito delle più generali funzioni di vigilanza e controllo assunte nei confronti degli altri soggetti ed operatori aeroportuali, adotta il Piano di emergenza, considerando le caratteristiche e le esigenze dei servizi interessati e degli Enti coinvolti quali Vigili del fuoco, ente ATS, Polizia, servizi di sicurezza, servizio Sanitario.

I contenuti sono concordati con i soggetti coinvolti. Nel soccorso in caso di incidente aereo intervengono diversi Enti, interni ed esterni all’aeroporto, quali ad esempio:

• Gestore aeroportuale

• Vigili del Fuoco

• Ente ATS

• Aeronautica Militare

• Protezione Civile

• il Servizio 118

• Polizia / Carabinieri / Guardia di Finanza

• Servizio sanitario / Ospedali

• Dogana.”


La Circolare Aeroporti APT -18A rileva inoltre come il Piano di Emergenza Aeroportuale-PEA adottato dall’ENAC è assicurata dai soggetti individuati nel Piano stesso.

Particolare cura si raccomanda affinché non si riscontrino elementi contrastanti tra il Piano aeroportuale e Piano provinciale di soccorso predisposto dalla Protezione Civile e, nei casi specifici, con quello per il soccorso in mare per gli aeroporti costieri (e si suppone anche in riva ai fiumi).
Il Piano di Protezione Civile identificabile anche con il Piano di Emergenza Esterno-PEE è coordinato dal Prefetto in coordinamento con i Comuni aeroportuali interessati.

L'intervento de PEA e del PEE è associato al caso di un incidente e/o inconveniente grave aereo, ma, presumibilmente, anche in relazione ad emergenze associate, ad esempio, ad una qualche esplosione interna al sedime di uno scalo aereo.

Il campo di applicazione è nel suo ambito e/o nelle immediate vicinanze dell’aeroporto.

Ma fino a quale distanza? Come determinare l'area di sovrapposizione tra i due Piani d Emergenza: PEA e PEE?

Nel documento di 68 pagine, disponibile on-line/download, come tanti altri PEA ,  “Le NORME E PROCEDURE PER L’ASSISTENZA AGLI AEROMOBILI IN EMERGENZA E PER IL SOCCORSO AD AEROMOBILI IN CASO DI INCIDENTE -ordinanza 3/2017 – PMO P.E.A. – Edizione 3 del 6 novembre 2017 della GESAP, relativo all'AEROPORTO “FALCONE BORSELLINO” DI PALERMO -PUNTA RAISI – CINISI, si legge:

“Campo di applicazione”
Il presente PEA contempla le situazioni di luogo appresso specificate:
a) entro il perimetro del sedime aeroportuale, comprensivo dell’area di movimento e delle infrastrutture funzionali e logistiche;
b) al di fuori dei confini del sedime aeroportuale, nelle immediate vicinanze dello stesso, all’interno della Grid Map e, inoltre, entro una fascia di sicurezza di circa 1 (uno) km oltre le testate delle piste, sulla terraferma in zone comunque raggiungibili dai mezzi di intervento degli Enti aeroportuali ed in particolare dagli automezzi dei VV.F. aeroportuali, secondo la valutazione dei Vigili del Fuoco (coerentemente con quanto stabilito dalla Circolare del M.I. n. 2284 del 22 dicembre 2008) “.

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