venerdì 19 marzo 2021

Passaporto COVID-19, la Commissione europea (Ce) lo assicura per Giugno 2021

Ma è una operazione che potrebbe rivelarsi del tutto marginale!

Sarebbe una sorta di certificato verde digitale in grado di permettere, rendendola sicura, la libera circolazione all'interno dell'Ue durante la pandemia di Covid-19. Il “passaporto covid digitale” è stato annunciato dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Bruxelles.

Il certificato verde digitale, secondo la von der Leyen, "dichiara se una persona è stata vaccinata, è negativa al test o è guarita dalla Covid-19 e ha gli anticorpi. Assicurerà che i risultati che mostra vengano mutualmente riconosciuti in ogni Stato membro. Con questo certificato digitale puntiamo a ripristinare la libertà di movimento in modo sicuro, responsabile e fidato".

Il certificato UE sarà pronto "prima dell'estate". Lo assicura anche il commissario alla Giustizia Didier Reynders, sarà gratuito, e potrà essere disponibile in forma digitale e/o cartaceo, con un codice Qr con le le informazioni indispensabile per garantire l'autenticità.

Il certificato riporterà i dati individuali sia nella lingua dello Stato membro, quanto in inglese, segnalando lo status del soggetto interessato. Se vaccinato, guarito dal virus, con elencazioni di eventuali tamponi/test eseguiti, la loro tipologia (Pcr o rapido) ed eventuale mancanza di test/virus/vaccini.

Alcuni interrogativi inevitabili devono, tuttavia, essere ancora risolti.

Con quali restrizioni?

Un cittadino che non è stato sottoposto alla vaccinazione potrà viaggiare? Nello stesso Paese e nei restanti Paesi membri della UE?

D'accordo, qualcuno potrebbe sostenere come "tutti i cittadini hanno il diritto fondamentale della libertà di circolazione e questa si applica a prescindere dal fatto che uno sia vaccinato o meno", ma come si potrà allora, realmente, fronteggiare il “contagio-COVID-19” .

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