mercoledì 10 marzo 2021

Flotta F-35 vs programma Tempest vs F-35: una Interrogazione

Sostenere gli accordi sottoscritti con USA e/o agevolare produzioni “europee”?

Dopo l'adesione dell’Italia al programma Tempest, dopo le dispute partitiche sulla totale e/o parziale acquisizione dei caccia USA F 35, dopo le numerose “interrogazioni” sull'argomento, la parlamentare M5S Simona Nocerino, componente della commissione Difesa, e co-firmatario il senatore Gianluca Ferrara, ne hanno inoltrato un'altro al Ministro Lorenzo Guerini, ecco uno stralcio:

 "Finora erano solo voci, ma ora la conferma arriva dal 'Times' di Londra: l'ultra-atlantista Regno Unito si prepara a tagliare di ben due terzi il programma F-35 acquistandone solo 48 invece dei 138 previsti. Lo fanno per poter investire sul più innovativo programma aeronautico anglo-italo-svedese Tempest per il cacciabombardiere di sesta generazione ideato per gli scenari operativi post-2040. Un programma al quale l'Italia ha appena aderito ufficialmente -la firma del ministro della Difesa Guerini è dello scorso 21 dicembre- ed al quale parteciperemo come partner di primo livello con le aziende Leonardo, Elettronica, Avio Aero e Mbda Italia, con notevoli vantaggi industriali in termini di ricaduta tecnologica, occupazione e commerciale. Ciononostante, qui da noi una riflessione sulla convenienza industriale e la sostenibilità economica di portare avanti il programma F-35 non è ancora stata fatta, nonostante le ripetute richieste in tal senso da parte del Movimento 5 Stelle- aspettiamo ancora da Guerini una riposta all'interrogazione che gli abbiamo rivolto qui in Senato quasi un anno fa. Alla luce della decisione britannica, per il bene del nostro Paese riteniamo doveroso e non più eludibile che anche l'Italia valuti l'opportunità di ridimensionare la nostra quota di F-35. Un programma aeronautico irrecuperabilmente difettoso ed oramai tecnologicamente superato in cui abbiamo una partecipazione industriale decisamente marginale e poco vantaggiosa e che - se portato a pieno compimento con l'acquisto di tutti e 90 gli aerei previsti- assorbirà da solo tutte le risorse finanziare della nostra difesa aerea rendendo impossibile investire su altri progetti più al passo coi tempi".


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